lunedì 1 settembre 2003, di webmaster
Di seguito le ragioni per le quali riteniamo molto importante il contrasto del furto e un elenco di proposte che intendiamo presentare all’Amministrazione.
Ragioni per le quali riteniamo importante il contrasto del furto nel quadro di una politica volta alla promozione della bicicletta come mezzo di trasporto urbano.
Nel maggio di quest’anno la Prefettura ha comunicato che a Verona, nel 2002 sono state denunciati 996 furti di biciclette (una media giornaliera di 2,7) e che nei primi 4 mesi del 2003 i furti denunciati sono stati 269 (una media giornaliera 2,2; si tratta di un calo solo apparente: i furti sono più frequenti in primavera ed estate; anzi, il fatto che nei mesi invernali si sia quasi mantenuta la media dello scorso anno denuncia semmai un aumento del fenomeno).
È noto, peraltro, che sono sempre più numerosi i cittadini veronesi che, una volta subito un furto, per ragioni varie - sfiducia, rassegnazione, mancanza di tempo o impossibilità di offrire validi elementi di identificazione della bicicletta - decidono di non denunciarlo.
Le denunce registrate, pur così numerose, descrivono dunque solo una parte del fenomeno che, è una convinzione generalizzata, è molto più diffuso.
Inoltre, va sottolineato che il furto non riguarda nello stessa misura la generalità dei veronesi, ma quasi esclusivamente, quella minoranza di cittadini che, pur dovendo muoversi in una città ancora decisamente “ostile”, ha tuttavia deciso di utilizzare la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano.
Ebbene, ogni giorno almeno tre di loro - non tre fra i 250.000 cittadini veronesi - patiscono questo danno.
Il timore di essere derubati del resto - con quello di essere investiti - è una delle principali ragioni che dissuadono i cittadini dall’utilizzare la bicicletta per i loro spostamenti quotidiani.
Per lo stesso timore moltissimi ciclisti veronesi finiscono per utilizzare modelli scadenti e quindi meno confortevoli e sicuri di quelli che userebbero in condizioni più favorevoli.
Con conseguenze negative anche sulla loro “immagine”. Conseguenza questa da non sottovalutare se, come pare auspicabile, si intenderà intraprendere una politica di promozione della bicicletta anche proponendo un’immagine positiva - salute, forma fisica, status, senso civico - del ciclista urbano.
Questo reato quindi, perpetrato sempre più diffusamente, incide pesantemente sulle scelte quotidiane di molti cittadini e vanifica parte degli sforzi che la città sta compiendo per affermare una forma di mobilità altra e sostenibile.
Poiché sono indiscutibili i benefici individuali e collettivi legati alla diffusione della bicicletta come mezzo di trasporto urbano - e del resto moltiplicare il numero dei ciclisti è uno degli obiettivi dichiarati della sua giunta - ritenendo che la nostra associazione possa rappresentare gli interessi di molti ciclisti urbani veronesi, le chiediamo di adottare tutte le iniziative necessarie ad arginare il fenomeno considerando la lotta ai ladri di biciclette (e ai ricettatori) un aspetto importante, addirittura prioritario, della politica di promozione della ciclabilità.
Come contributo a tale politica abbiamo elaborato alcune proposte. Chiediamo che il Comune, attraverso l’Ufficio Biciclette:
Costituisca una sorta di “osservatorio sul furto di biciclette” che, in collaborazione con la Prefettura, sia in grado di:
* monitorare l’andamento del fenomeno, individuare le zone, gli orari, le circostanze nelle quali i furti sono eventualmente ricorrenti (anche per orientare gli interventi di prevenzione da parte delle forze di polizia);
* e di aggiornare periodicamente i cittadini attraverso il sito internet del Comune, la stampa e la televisione locali.
Coinvolgendo le associazioni e gli ordini professionali interessati, indica un concorso volto ad individuare una rastrelliera che soddisfi le esigenze dei ciclisti (per il contrasto del furto è importante poter legare il telaio) dei commercianti (la rastrelliera potrà disporre, ad esempio, di spazi pubblicitari) del Comune stesso (basso impatto, modularità, costi contenuti, logo del Comune ben visibile ...) e possa diventare - in un più generale contesto di promozione della bicicletta - la rastrelliera “modello Verona”.
In collaborazione con le associazioni interessate, predisponga un “piano dei parcheggi” aggiornato per dislocare le rastrelliere “modello Verona” diversamente assemblate a seconda della dislocazione.
Inviti pubblicamente i responsabili delle aziende pubbliche e private, scuole, grandi negozi e quant’altro, a considerare necessità di favorire i ciclisti anche offrendo loro la possibilità di ricoverare la bicicletta nei cortili interni, assumendo l’onere di dislocare idonee rastrelliere (magari le stesse che il comune potrà fornire a prezzi contenuti) e disponendo, quando possibile, un controllo degli stessi cortili.
Promuova e sostenga, anche in collaborazione con le associazioni e le cooperative sociali disponibili (alcune, interessate, possono essere contattate tramite noi), l’attivazione di parcheggi custoditi, in centro, presso i parcheggi scambiatori e presso i grandi attrattori di traffico come gli ospedali, l’università, la stazione, lo stadio e i mercati. Gli stessi parcheggi, come accade in altre città, potranno essere anche punti di noleggio.
Pretenda che Trenitalia con “Grandi Stazioni”, nell’ambito della risistemazione del piazzale antistante la stazione Porta Nuova finanziata con denaro pubblico, realizzi un parcheggio per biciclette custodito a ridosso dell’ingresso principale della stazione (come, ad esempio, a Padova)
Si convenzioni (come, ad esempio, i comuni di Ferrara e di Alessandria) con le ditte che realizzano la marcatura elettronica o meccanica delle biciclette e che assicurano la disponibilità di un registro nazionale per risalire alla proprietà delle bici ritrovate o in possesso di individui sospetti fornendo la Polizia Municipale (come già lo sono tutte le Prefetture italiane) gli strumenti necessari alla “lettura” dei microchip utilizzati per la marcatura elettronica e le convenzioni per l’accesso alle banche dati nazionali delle società che provvedono alla marcatura.
Disponga perché il personale della Polizia Municipale sia impegnato anche nel contrasto di questo reato.
Disponga perché le immagini delle biciclette ritrovate a Verona e provincia siano pubblicate sul sito internet del comune.
Anche attraverso un pieghevole distribuito alla cittadinanza e realizzato sulla falsariga dei numerosi esempi prodotti in città italiane e straniere, pubblicizzi, oltre alla propria intenzione di assumere tutte le iniziative necessarie a contrastare il fenomeno, le azioni che avrà intraprese tra quelle suggerite più sopra e:
* alcuni consigli per ridurre il rischio di essere derubati della bicicletta (mai slegata neppure per poco tempo, sempre legato il telaio, solo buoni dispositivi antifurto: lucchetti ad “U” o catene antitaglio, attenzione a come si collocano i dispositivi per non favorire il lavoro del ladro, fotografare la bicicletta per favorirne il riconoscimento ...);
* l’invito a procedere sempre, in caso di furto, alla denuncia.
approfondimenti:
Incontro del 5.5.2003
Incontro del 22.9.2003
Proposte per l’ncontro del 22.9.2003
Cosa possiamo fare con locandina e modello verbale