Periodico degli Amici della Bicicletta
n°60 - Luglio - Settembre 1998

Cicloraduno Nazionale FIAB
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Si ritrovano vecchi amici

L’emozione di partecipare al mio sesto cicloraduno è grande. Si presenta qualche problema per il viaggio a Siena (sciopero delle ferrovie, mancanza del bagagliaio), ma la bravissima Donata risolve tutto.
Si parte da Padova in pullman. Ci seguono su un camioncino le nostre bici, tutte stipate e ben allineate come tanti soldatitni. L’accoglienza è all’Ostello della gioventù e gli amici di Siena ci attendono con i programmi, la mitica maglietta, berrettino... e una bottiglia di Chianti.
E’ tutto un festoso vociare. Si ritrovano gli amici dei raduni precedenti: ecco Flavia da Genova, Olga da Reggio, Manuela e Michela da Trento, Lello da Bari, Armin da Bolzano, Valeria da Milano, Martin da Monaco, ecc....
Siamo un po’ in ritardo per il benvenuto delle Autorità e quindi lasciamo i bagagli all’Ostello. In sella alle nostre bici affrontimo le prime salite e discese della città di Siena, incantati dal panorama unico delle sue case che sembrano costruite una sopra l’altra. Nella famosa Piazza del Campo ci sono biciclette ovunque e un gran numero di ciclisti, che essendo arrivati in perfetto orario oltre a ricevere il saluto delle autorità, si erano divorati quasi tutto il rinfresco.
Nelda Marini

Quegli eroici genitori

Era giugno 1997 a Reggio Emilia, saluti e baci, “ci vediamo sicuramente a Siena”... un anno di attesa e finalmente è giunta l’ora... ci siamo iscritti in due, però tre mesi dopo a parteciparvi eravamo 2 + 1.
Il raduno è stato stupendo, le salite dure, ma come al solito: “i paesaggi compensano la fatica!”. Mitiche le cene nelle agguerrite contrade senesi e tutto organizzato a meraviglia.
Però, nonostante tutto questo, la nostra attenzione era rivolta a quegli eroici genitori con carrettini e bebè a seguito.
Il cicloraduno è finito, la nostra scommessa è di vederci in Sardegna l’anno prossimo ..... naturalmente in tre.

Fabio Barba +
Claudia Frigotto

Il piacere di viaggiare...

Tanto ci sarebbe da raccontare riguardo i giorni dedicati al cicloraduno nazionale, ma vorrei semplicemente soffermarmi sul fatto che in quei giorni ho assaporato il piacere di viaggiare sulle due ruote come sentimento pregnante, maggiore del desiderio di raggiungere la meta prestabilita; peraltro, sentito di poter affidarmi al buono spirito organizzativo di chi conduceva il tutto.
Tale sentimento (che, a mio avviso, dovrebbe accompagnare in genere una vacanza) era favorito dal contatto completo, permesso da un mezzo come la bicicletta, con un ambiente di straordinario pregio paesaggistico, che offriva di continuo delle immagini che sintetizzerei come

Donata Avesani (nella foto) ha tutte le buone ragioni per cantar vittoria. Grazie a lei, che ha coordinato il trasferimento “treno+bici” (trasformato per l’andata in bicibus, causa sciopero ferrovie) i veronesi sono riusciti a raggiungere Siena “in massa”. Un ringraziamento da parte di tutti.

degne di essere fotografate nella memoria.
E poi... tanta simpatia, buone capacità di comunicazione... Un grazie a tutti.

Patrizia Pietropoli

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