Dall’Arena di Domenica 1 Maggio 2005
Il progetto di Comune, Amici della bicicletta, Gaia e Albero coinvolge cinque istituti Elementari, i bimbi a scuola a piedi
«Pedibus»: i piccoli raggiungeranno da soli gli istituti, ma in sicurezza
Gli alunni di cinque scuole elementari della città raggiungeranno i loro banchi a piedi domani, lunedì 2 maggio. «Pedibus» è una delle iniziative previste nell’ambito del progetto del Comune «Vado a scuola da solo» cui hanno aderito numerosi istituti scolastici.
Seguendo dei percorsi studiati assieme agli insegnanti e ai genitori, e accompagnati dagli operatori della Federazione italiana amici della bicicletta, i piccoli studenti avranno a disposizione due percorsi per raggiungere la loro scuola.
L’iniziativa è stata presentata dall’assessore al Decentramento Ivan Zerbato, assieme a Paolo Fabbri presidente della Fiab di Verona, alle consigliere comunali Miriam Zarantonello e Anna Leso, e al direttore della scuola «Provolo» Enzo Gradizzi.
«Proseguono le iniziative del progetto Vado a scuola da solo» spiega Zerbato: «Dopo "Misuriamo il traffico" che ha coinvolto 450 ragazzi, 26 classi e 11 scuole, lunedì parte "Pedibus", un nuovo modo di concepire il percorso casa-scuola teso a recuperare la buona abitudine, oggi per lo più persa, di andare a scuola a piedi. I percorsi saranno attivi durante tutta la prossima settimana».
«La scorsa settimana l’iniziativa "Pedibus" è stata anticipata a Cadidavid, in collaborazione con l’Istituto comprensorio Primo Levi e l’associazione "Rido Ridò"» spiega Miriam Zarantonello « e i bambini ne sono stati entusiasti, tanto che hanno voluto proseguire fino alla fine dell’anno scolastico. È un’idea semplice ma concreta attraverso la quale Verona diviene città più vivibile e a misura di bambino».
«Lunedì saranno attivi i percorsi di andata e ritorno per arrivare ad ogni scuola, con vere e proprie fermate, proprio come per gli autobus» interviene Fabbri. «Le scuole coinvolte sono le Maggi, Messedaglia, Milani, Nogarola e Provolo. Un volontario in testa e uno in coda veglieranno sulla fila di bambini, che si assicureranno a una corda scorrevole». Oltre alla Fiab collaborano al progetto le associazioni Gaia e Albero.
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