martedì 1 luglio 1997, di webmaster
Scopriamo il territorio delle colline moreniche: una nuova iniziativa A.d.B. con i Comuni e le Pro Loco locali
L’opportunità di realizzare una carta cicloturistica delle colline moreniche veronesi è maturata nel 1995 all’interno del gruppo delle Pro Loco del Baldo-Garda per merito di Flavio Marchesini di Custoza che ha promosso l’iniziativa ai comuni interessati. Sono state coinvolte le municipalità di Castelnuovo, Sommacampagna, Sona Valeggio e Villafranca che hanno finanziato l’iniziativa e le Pro Loco di Castelnuovo, Custoza, Valeggio, il Club MTB di Villafranca che hanno supportato gli Amici della Bicicletta nella stesura della carta cicloturistica. Il lavoro è stato coordinato operativamente da Lucio Garonzi e materialmente eseguito da Marco Passigato che ha raccolto ed elaborato i suggerimenti emersi dalle associazioni coinvolte.
Gli Amici della Bicicletta e l’associazione delle Pro Loco credono che la Bicicletta sia lo strumento più valido per la conoscenza e la scoperta del territorio in quanto consente di apprezzarne i particolari minori e assaporare maggiormente colori e profumi. La carta vuole fornire a tutti i cittadini con capacità motoria, in modo particolare a famiglie con bambini, l’opportunità di conoscere con la bicicletta in sicurezza l’ambiente naturale ed i principali fatti culturali del territorio. Gli itinerari individuati percorrono le strade minori asfaltate o bianche, oggetto di traffico secondario e locale. Talvolta per motivi di continuità di percorso sono stati utilizzati brevissimi tratti inevitabili su strade di traffico. I benefici della carta saranno sociali per i cicloturisti locali e gli ospiti in vacanza sul Lago di Garda ed economici per molti operatori del settore turistico, della ristorazione e dell’agriturismo. In molti paesi d’Europa lungo gli itinerari classici percorsi ogni giorno da centinaia di cicloturisti si è attivata una fiorente attività turistico-economica indotta.
Per l’individuazione dei percorsi si è fatto riferimento ai seguenti elementi:
il paesaggio come conoscenza, oggetto di studio, luogo soggetto a salvaguardia e trasformazioni;
i “valori architettonici”: le ville con i parchi ed i rustici, la casa colonica, i capitelli e le piccole chiese, i ponticelli sui fossi e sui canali;
i “segni del lavoro nelle campagne”, i terrazzamenti, i muri a secco, le siepi e le colture della vite e dell’ulivo, le canalette con i platani ed i salici, le opere idrauliche;
“i monumenti viventi”, i grandi alberi centenari, le strade alberate;
La carta tematica così realizzata può essere uno strumento utilissimo anche per i giovani e per le scuole come input per le loro esperienze alla scoperta dell’ambiente.
(dalla Presentazione della carta) ITINERARIO C.4 - DA SOMMACAMPAGNA A SANTA LUCIA AI MONTI
Itinerario: Sommacampagna, Madonna del Monte, Montessora, Guastallanuova, San Rocco, Rosolotti, S.Lucia ai Monti, Coronini, Custoza, Villa Vento, Montegodi, Guastallanuova, Sommacampagna; km: 21 circa
Il paese di Sommacampagna è racchiuso tra le mura di alcune grandi ville con magnifici parchi privati. Dai campi sportivi di Sommacampagna si prende una stradina in leggera salita in direzione di Madonna del Monte, una piccola chiesa in posizione molto panoramica sulla pianura. Si scende lungo una stradella da asfaltare piuttosto sconnessa ma breve (con bici da corsa o simili si consiglia bici a mano). Si prosegue verso sinistra e senza attraversare la ferrovia si passa dalla corte Montessora, bella corte rurale con probabile origine quattrocentesca e colombaia trecentesca, quindi si supera l’autostrada e si giunge in vista dei grandi filari di pioppi che convergono alla corte Guastalla nuova.
La Corte Guastalla nuova è costituita da una corte quadrata, edificata su tutto il perimetro con al centro una splendida villa padronale del 1600 e di lato una cappella del 1700 in stile neoclassico. La villa ed i vasti territori attorno una volta di proprietà Spolverini sono ora proprietà della nobile famiglia veronese Conti Giusti del Giardino. Antiche corti rurali sono disseminate nel territorio a testimonianza di un passato legato alla terra. I filari di grandi pioppi che contornano le strade di accesso alla corte sono uno degli elementi più caratteristici del paesaggio circostante.
Si prende a dx e in prossimità della Chiesa di San Rocco l’omonima chiesetta costruita con sassi di porfido dopo la peste del XVI secolo come ringraziamento al Santo per lo scampato pericolo. Si gira a Sx in direzione di Valeggio. Dopo 2 chilometri circa si attraversa il Tione e dopo un breve salita si devia a destra per Santa Lucia ai Monti, che come lascia prevedere il nome, si raggiunge con una ripida salita. Dopo alcuni chilometri di piacevoli saliscendi si evita il primo bivio per Custoza che ci porterebbe su una ripida salita e costeggiando il limite tra pianura e collina si arriva al secondo bivio. Girando a sinistra arriveremo a Custoza con una comoda salita che nella parte terminale contorna le proprietà di una magnifica villa che domina i dintorni caratterizzandone il paesaggio. Da Custoza si sale ancora in direzione dell’Ossario e con piacevole e lunga discesa si ritorna al magnifico filare di pioppi che avevamo incontrato all’inizio del giro. Imboccando a destra il filare di pioppi con pochi chilometri si rientra a Sommacampagna.
Prima del paese di incontra a destra il cimitero con la bellissima chiesa di S.Andrea che costruita sui ruderi di un preesistente tempio pagano ha acquistato da V all’ XI secolo le caratteristiche di chiesa cristiana romanica ad architettura basilicale a tre navate costruita in rozzo ciotolo.