Il 9 gennaio 2004 abbiamo inviato al sindaco una lettera aperta che contiene, nel dettaglio, tutti i provvedimenti che auspichiamo vengano adottati nel 2004 a favore dei ciclisti urbani veronesi.
Verona 9 gennaio 2004
Al Sindaco di Verona
Avv. Paolo Zanotto
Egregio Sindaco,
il 2004 sarà per noi particolarmente importante e impegnativo: non solo perché ci saranno le elezioni provinciali e i “mondiali”, ma anche perché vorremmo che questo fosse l’anno nel quale si possa finalmente dare la spinta decisiva alla politica di promozione della bicicletta nella nostra città.
Grazie ai provvedimenti che lei ha adottato, ricorderemo il 2003 come l’anno nel quale vi è stata, in fatto di promozione della ciclabilità, una significativa inversione di tendenza.
È stato costituito l’ufficio bicicletta; si è cominciato a realizzare piste ciclabili anche in zone della città dove è più difficile intervenire; si è cominciato ad intravedere quella rete di percorsi di cui si è tanto discusso; sono stati ripresi e portati avanti vecchi progetti (via Betteloni, via Santini) e ne sono stati messi in cantiere di nuovi (Camuzzoni). Sono stati adottati alcuni provvedimenti direttamente o indirettamente favorevoli ai ciclisti come l’autorizzazione a percorrere le corsie preferenziali della ZTL e, nei fine settimana, la chiusura al traffico motorizzato della città compresa nell’ansa dell’Adige.
Ancora nel 2003, per la prima volta, la nostra associazione è stata incaricata, nell’ambito del progetto “vado a scuola da solo”, di svolgere un corso di formazione sui temi della mobilità sostenibile a numerosi insegnanti e vigili urbani. Nell’ambito dello stesso progetto, entro febbraio parteciperemo a incontri che presso tutte le otto circoscrizioni si svolgeranno con amministratori e tecnici sui temi della ciclabilità e della mobilità sostenibile.
Infine, molto importante, con il concorso dell’ufficio bicicletta, decine di tecnici comunali sono stati coinvolti in un corso sulla moderazione del traffico.
Sappiamo poi che tutto questo è costato un impegno straordinario, non solo perché ogni cambiamento lo comporta, ma anche perché, contemporaneamente, nel suo primo anno e mezzo di legislatura, la giunta si è dovuta misurare con una grande quantità di questioni estremamente complesse e tutte decisive per il futuro della città.
Un bottino ricco quindi. Ricchissimo, va detto, rispetto al nulla degli anni precedenti.
Siamo tuttavia convinti che sia indispensabile fare molto di più.
Per questo, rinnovando la nostra offerta di collaborare per la loro realizzazione, chiediamo che la sua giunta adotti, per dare una spinta decisiva alla politica di promozione della bicicletta, i provvedimenti che abbiamo qui di seguito elencato.
1. Ufficio Bicicletta
Chiediamo che la giunta investa risorse umane ed economiche nell’ufficio bicicletta: la sig.ra Bettio, la responsabile dell’ufficio, sta lavorando molto, è impegnata al massimo delle sue possibilità e con lei ci stiamo rapportando benissimo. Ma è sola e, inoltre, il suo ufficio non ha ancora fondi a bilancio. Sappiamo che, come noi, anche lei pensa che la bicicletta possa molto nel contribuire a risolvere i problemi di inquinamento e di qualità della vita della nostra Verona. Come noi quindi converrà che bisogna investire di più in una struttura così decisiva per la promozione della ciclabilità in una città di 250.000 abitanti che su questo tema, è ancora all’anno zero.
2. Statistica, piano di monitoraggio e obiettivi di legislatura.
Chiediamo che il comune quanto prima proceda a “misurare” l’esistente, in termini di strutture disponibili ai ciclisti (piste, parcheggi, parcheggi custoditi ...) e in termini statistici (quanti movimenti quotidiani, quanti sono e chi sono i ciclisti urbani per età, sesso, scolarità, professione; quanti sono gli operatori economici direttamente e indirettamente legati alla bicicletta; quanti incidenti, quanti furti ..). Che formuli un piano di monitoraggio che registri tutte le variazioni. Che la giunta, sulla scorta dei dati raccolti, si ponga un obiettivo di legislatura (che percentuale di movimenti quotidiani in bicicletta si propone di registrare alla fine della legislatura? quanti si vorrebbe che fossero i ciclisti urbani nel maggio del 2006? di quanto ci si propone di ridurre il numero degli incidenti e dei furti? quante e quali strutture - piste, parcheggi ... - si vogliono realizzare?) e lo renda pubblico, unitamente agli altri dati raccolti.
3. Sicurezza dei ciclisti - percorsi attualmente più utilizzati - corsie preferenziali - sportello bicicletta
Chiediamo che:
- sia quanto prima costituito un osservatorio sugli incidenti stradali che coinvolgono i ciclisti allo scopo di individuare possibili interventi;
- siano individuati, a partire dai ponti e dalle porte della città, i percorsi che oggi i ciclisti urbani veronesi praticano più frequentemente per muoversi in città; che su questi percorsi vengano effettuati gli interventi necessari a migliorare la sicurezza soprattutto in prossimità degli incroci e con interventi di ordinaria manutenzione (ad esempio, sistemando i tombini!);
- sugli stessi percorsi siano individuati i tratti di corsie preferenziali sui quali eventualmente autorizzare i ciclisti quando manchino o siano impraticabili, per lunghezza e pericolosità, percorsi alternativi;
- sia aperto, presso l’URP, uno “sportello bicicletta” al quale i cittadini possano far pervenire osservazioni, segnalazioni e proposte.
4. Attenzione nella realizzazione delle strutture dedicate ai ciclisti
Chiediamo sia posta maggiore attenzione nella progettazione e realizzazione delle strutture destinate ai ciclisti. Siamo certi che nelle intenzioni della giunta chi sceglie la bicicletta deve essere premiato con piste sicure, confortevoli e dirette. Del resto l’esperienza insegna che una pista mal fatta non solo non viene praticata, ma finisce con il comportare, addirittura, un effetto controproducente nella alla promozione della ciclabilità: chi fa i progetti e dirige i lavori è bene che provi i percorsi che disegna mettendosi bene nei panni di chi quelle piste intende utilizzarle per muoversi velocemente in città, aderendo così agli indirizzi politici di questa giunta.
Dico questo perché stiamo verificando, nelle piste realizzate (Montorio - Ponte Florio, Bassona, Porta Vittoria - Piazza Bra, Piazza Bra - Stazione ) errori, difetti e omissioni che rischiano di compromettere, almeno in parte, lo sforzo profuso dall’amministrazione. Abbiamo segnalato da tempo, verbalmente, i nostri rilievi all’ufficio bicicletta e sappiamo che la sig.ra Bettio li ha fatti propri segnalandoli ai centri di responsabilità interessati.
Le piste ciclabili stanno “partendo”. È fondamentale che “partano bene” meritando da subito il consenso dei ciclisti veronesi.
La stessa attenzione deve essere prestata affinché le strutture realizzate siano protette e, in particolare, che diventino uno spazio parcheggio in più per le macchine o una corsia preferenziale per i motorini.
5. Contrasto al furto
Chiediamo che sia quanto prima dato seguito alle nostre richieste in fatto di contrasto al furto: prioritariamente a quelle relative all’osservatorio da costituire in collaborazione con la Prefettura, alla semplificazione delle denuncie, alla pubblicazione in internet delle bici ritrovate, all’adozione delle rastrelliere per biciclette individuate dalla commissione alla quale abbiamo partecipato e costituita dal comune su nostra proposta, alla attivazione di parcheggi custoditi (in primo luogo in stazione).
6. Piano dei parcheggi
Chiediamo che il comune predisponga un piano di parcheggi ed inizi a dargli corso adottando - lo ripetiamo - le rastrelliere individuate dalla commissione alla quale abbiamo partecipato.
7. Formazione degli insegnanti alla mobilità sostenibile
Chiediamo che il comune organizzi nuovamente i corsi sulla mobilità sostenibile rivolti agli insegnanti delle scuole elementari e medie nell’ambito del progetto “vado a scuola da solo” e rinnovi l’incarico di tenerli alla nostra associazione.
8. Non solo mondiali - un convegno sulla ciclabilità
Chiediamo che sia accolta la nostra richiesta e che il Comune organizzi, parallelamente ai mondiali, un convegno su temi quali la mobilità sostenibile o i riscontri economici che in Svizzera, Austria, Germania e Trentino Alto Adige hanno fatto seguito alla promozione del cicloturismo. A questo convegno siamo disponibili a chiedere la partecipazione di personalità eminenti della ECF (European Cyclist’s Federation) che rappresenta i ciclisti di 21 paesi europei.
9. Zone 30.
Chiediamo che si realizzi, in un quartiere della città, una “zona 30” realizzata introducendo elementi di moderazione del traffico nella quale sia dimostrabile la possibilità di convivenza tra automobili, pedoni e ciclisti una volta realizzati gli interventi necessari a costringere gli automobilisti ad una effettiva riduzione della velocità e una volta disincentivato l’uso delle vie residenziali, ancora da parte degli automobilisti, come scorciatoia per evitare semafori o code.
10. Sinergie
Chiediamo che il comune, attraverso il Mobility Manager e l’Ufficio Bicicletta, intensifichi i rapporti con i responsabili delle realtà pubbliche e private presenti sul territorio che potrebbero adottare, in proprio e sostenuti dal comune stesso, provvedimenti di promozione della ciclabilità (l’università per quanto, ad esempio, alle biciclette in comodato agli studenti, o i mobility manager delle aziende veronesi per realizzare parcheggi e facilitazioni per i ciclisti ...).
11. Piano della comunicazione
L’esperienza condotta in altre realtà dimostra che per promuovere la bicicletta non è sufficiente istituire zone trenta, realizzare piste ciclabili o percorsi diretti: è fondamentale dedicare attenzione e risorse anche ad un piano della comunicazione che abbia come obiettivi almeno quelli di (1) migliorare l’immagine del ciclista urbano, di (2) informare i cittadini sui i vantaggi individuali e collettivi legati all’uso della bicicletta, (3) sulle azioni intraprese per migliorare la sicurezza di pedoni e ciclisti, (4) su quelle volte a contrastare il furto e (5) su quelle intraprese per premiare chi sceglie la bicicletta.
I provvedimenti via via adottati potranno essere compresi e condivisi se i cittadini verranno informati, coinvolti e ascoltati e, ancora, se potrà essere percepito, magari anche in termini di sfida e proprio grazie al piano della comunicazione, il disegno complessivo di città diversa e migliore che i provvedimenti adottati, tutti insieme, vogliono realizzare.
Il piano deve prevedere almeno:
- di dare risalto a quanto viene via via realizzato (non sono stati fatti comunicati stampa per segnalare la fine lavori della pista ciclabile Montorio - Ponte Florio, non sono ancora (!) stati aggiornati i segnali che nella ZTL indicano gli autorizzati a percorrere le corsie preferenziali ...)
- un pieghevole che informi i cittadini circa i benefici individuali e collettivi legati all’uso della bicicletta e circa gli obiettivi che si pone l’ amministrazione e le tappe per conseguirli;
- un pieghevole che informi ciclisti e automobilisti sulle regole da adottare e le attenzioni utili per aumentare la sicurezza e ridurre il rischio di incidenti che coinvolgono ciclisti e pedoni;
- un pieghevole che fornisca utili consigli per contrastare il furto e i provvedimenti adottati dalla giunta; le modalità per sporgere denuncia e il sito dove vedere le immagini delle biciclette ritrovate in città;
- una serie di interventi pubblici programmati nel tempo in modo da tenere viva l’attenzione dei cittadini su queste tematiche e per dare loro informazioni sulla rete ciclabile in costruzione, sui tempi di massima, sulle caratteristiche delle piste che verranno realizzate e sulle motivazioni che hanno spinto i rappresentanti politici e i progettisti a scegliere i vari percorsi e le varie priorità;
- una serie di iniziative volte a promuovere l’uso quotidiano della bicicletta (non trascurando di celebrare come accaduto nel 2003, ad esempio, il 22 settembre, la “giornata europea senz’auto”) che preveda anche il ricorso a testimonial del mondo della cultura, della medicina, dello sport e dello spettacolo.
Le segnaliamo infine che quest’anno la nostra associazione chiederà l’appoggio del comune per queste manifestazioni:
1. Nella settimana tra l’1 e il 5 marzo: “dame ‘n ocio alla bici”.
Un’iniziativa per richiamare “Grandi Stazioni” alla necessità di realizzare, nell’ambito della già finanziata risistemazione del piazzale antistante la stazione di Porta Nuova, come accaduto in altre città italiane (es. Padova), un parcheggio per biciclette custodito a disposizione dei pendolari (e, come punto di noleggio, dei turisti). Parcheggio custodito tanto più utile ora che la stazione è collegata alla città (ad esempio alle sedi universitarie di Veronetta) con una pista ciclabile.
2. Il 9 maggio “Bimbimbici”,
Una pedalata attraverso la città che vuole richiamare l’attenzione della cittadinanza e degli amministratori sulla necessità di dare sicurezza ai ragazzi delle scuole elementari e medie sui percorsi casa scuola; nella settimana che precederà la manifestazione, ci proponiamo di garantire, con l’aiuto di alcune associazioni di genitori, su un numero limitato di percorsi casa scuola, un servizio di “pedibus”: accompagneremo i bambini a scuola a piedi, su un tragitto prefissato che prevede regolari “fermate” per “far salire” lungo la strada, i bambini che decideranno di avvalersi del “servizio”.
3. Il 5 giugno “S.i.n.d.a.c.o.” (Scampanelliamo Il Nostro Diritto Alla Ciclabilità, Ostrega).
A due anni dalla elezione della sua giunta un incontro in piazza Bra come occasione per fare un bilancio di quanto realizzato a favore dei ciclisti.
4. Il 22 settembre “Prima il piacere poi il dovere”
In occasione, della giornata europea senz’auto, una iniziativa per far sì che molti veronesi, quel giorno, vadano al lavoro in bicicletta
Grazie per l’attenzione. Cordialmente
Il Presidente
dr Paolo Fabbri