domenica 30 novembre 2008, di Alberto
Comunicato stampa del 30/11/2008
Precisazione del presidente AdB Verona Paolo Fabbri alle dichiarazioni del professor Tullo Galletti riportate sull’edizione odierna del quotidiano L’Arena: «Gli Amici della bicicletta non ritengono che la bici possa da sola risolvere il problema della mobilità. L’interpretazione degli obiettivi della nostra associazione espressa dallo stimato professore durante il convegno di sabato, ci appare superficiale e alla fine, ridicolizzante. Gli Amici della Bicicletta concordano che prima viene il mezzo pubblico e poi la mobilità ciclistica e la pedonalità. Il problema che pongono è piuttosto quello di integrare queste alternative all’automobile — precisa Fabbri — o, detto in altri termini, creare un’alleanza tra autisti, ciclisti e pedoni. Ci fa specie, quindi — prosegue Fabbri — che proprio da una personalità come Galletti venga l’avvallo di una tendenza "pelosa", riportata in auge ultimamente dall’amministrazione Tosi, rivolta a contrapporre la mobilità su mezzo pubblico a quella su bicicletta. Se vogliamo ragionare seriamente sulle convenienze, bisognerebbe ammettere, come succede in tutta Europa, che nelle città lo spostamento su bicicletta risulta vantaggioso su distanze comprese entro i 3 km. Se poi, invece, si ragiona sulla base delle abitudini radicate, bisogna allora rassegnarsi al fatto che la gente prende la macchina anche solo per andare a prendere il giornale alla domenica. Se Angela Merkel — conclude Fabbri — ha fissato l’obiettivo del raddoppio, al 20%, della mobilità ciclistica sulle strade tedesche, ci saranno delle buone ragioni. La Germania non è il paese dei balocchi».