domenica 12 ottobre 2003, di webmaster
Ciclista va contro un camion fermo, i vigili lo multano. Gli Amici della Bicicletta lo assistono legalmente ma il giudice conferma la multa. Colletta di solidarietà.
Ecco il comunicato stampa degli Amici della Bicicletta:
Si fa riferimento all’articolo allegato comparso sull’arena del 28.02.03 (si veda “In bici si schianta contro il camion, multato”).
Nell’articolo si racconta di un ragazzo di 17 anni che, lo scorso 25 febbraio, abbagliato dal sole alle 7,50 del mattino, mentre andava a scuola in bicicletta, ha tamponato un camion parcheggiato nei pressi di piazza San Zeno.
Il camion non ha riportato danni. Il ragazzo, Filippo Brunetti, studente del Messedaglia, che se l’è cavata con qualche escoriazione e la bici distrutta (piegata la forcella), è stato multato. I vigili, infatti, hanno ritenuto di applicare l’Art. 141/2 del codice della strada che prevede sanzioni per il conducente che perde il controllo del proprio mezzo.
Filippo, nostro socio, ha presentato ricorso al Giudice di Pace con il patrocinio gratuito del nostro legale, l’Avv. Renzo Segala.
Il 13.10.03 il giudice ha confermato la sanzione: l’avvocato che ha rappresentato i Vigili Urbani ne ha sostenuto la necessità e ha insistito per un’interpretazione rigida della norma.
Noi Amici della Bicicletta siamo sconcertati. Per queste ragioni:
1. Noi riteniamo che i vigili urbani debbano sanzionare tutti i comportamenti scorretti (anche, naturalmente, quelli dei ciclisti). I vigili sono, infatti, prima di tutto i nostri difensori: in una città ostile a pedoni e ciclisti, gli utenti più vulnerabili, chi impone il rispetto delle regole protegge la nostra incolumità.
2. Comprendiamo anche, più in generale, la necessità di sanzionare chi perde il controllo del proprio veicolo: la sua condotta è oggettivamente potenzialmente pericolosa.
3. Comprendiamo ancora come i vigili, in alcune circostanze, possano essere costretti, magari loro malgrado, ad adottare provvedimenti sanzionatori pena il fatto di diventare essi stessi perseguibili per omissione.
4. Crediamo tuttavia che in questo caso, nel quale l’unico danneggiato è il nostro ciclista, si sia andati oltre il normale buon senso: davvero chi cade in bicicletta (perdendo il controllo del mezzo!) deve sperare che in giro non ci siano vigili? Passando di rigore in rigore, perchè non proporre un’estensione della norma che renda perseguibiule anche il pedone che inciampa (perdendo il controllo e assumendo una condotta potenzialmente pericolosa)?
5. Il sindaco e il nuovo comandante dei vigili, entrambi ciclisti, concordano con un’interpretazione così rigida di quell’articolo del codice della strada? Speriamo di no: in fondo quel ragazzo è uno dei pochi che, in una città ancora molto ostile ai ciclisti, va a scuola in bicicletta (da solo): un occhio di riguardo se lo sarebbe meritato!
Abbiamo già indetto una colletta: speriamo che il nostro giovane socio accetti che a pagare la multa (€ 33,60) ci pensi per lui la nostra associazione.