Articolo da DNEWS del 25/3/2008
di Laura Lorenzini
Una giornata a zonzo tra la Bassa Padana e il Po: tutti in treno da Verona a Padova e poi via in bicicletta alla scoperta della pianura. Ma con l’uovo di Pasqua è arrivata la sorpresa. Per caricare le bici sul bagagliaio Trenitalia ha presentato il conto: 700 euro. Troppi, per la cinquantina di partecipanti alla cicloescursione della Fiab-Amici della bicicletta, che ha preferito cambiare programma. Una doccia gelata per l’associazione veronese, che da anni promuove l’uso del treno abbinato alla bici come forma di turismo salubre e non inquinante. A facilitare l’intermodalità "Bici più treno" c’era finora una convenzione tra Trenitalia e la Fiab nazionale, che soprattutto in Veneto era sostenuta da una Regione risoluta a spingere verso forme alternative di mobilità, anche alla luce di una crescita del cicloturismo in realtà come Verona, Vicenza e Venezia. Oltre agli sconti per i ciclopasseggeri, Trenitalia aveva concesso, fuori contratto, di poter utilizzare gratuitamente i bagagliai per il trasporto delle biciclette. Ma da quest’anno la musica è cambiata: L’amministratore delegato Mauro Moretti, a fronte di una situazione economica sempre più difficile, ha deciso che i servizi extra si pagano. E la Fiab non ci sta. Dopo l’annullamento della gita di Verona, rischiano infatti di saltare tutte le altre escursioni "Bici più treno", affossando una forma di turismo che sta prendendo sempre più piede anche nelle agenzie di viaggio. «Abbiamo scritto una lettera alla Regione – informa Luciano Renier, che per la Fiab regionale si occupa dei rapporti con Trenitalia - chiedendo un sostegno urgente. In Trentino le Province autonome stanno finanziando con forza le ciclopiste Dobbiaco-Lienz e quella del Brenta, con risultati lusinghieri. Trenitalia ha messo a disposizione un numero di bagagliai gratuiti per i cicloturisti e tutto l’indotto ne sta risentendo positivamente ». In Veneto, secondo Renier, bisognerebbe fare lo stesso sulle direttrici da Venezia a Bologna, Milano e Trieste: «Ci vuole unpotenziamento nel periodo che va dalla primavera all’autunno e soprattutto per la domenica. Abbiamo autostrade ciclabili con caratteristiche simili a quelle austriache ».