sabato 5 gennaio 2008
I ciclisti sono amici dei commercianti. Un’alleanza possibile auspicata dagli Amici della bicicletta in una lettera inviata ai negozianti di via Stella, che recentemente hanno chiesto all’assessore Enrico Corsi di pedonalizzare la strada. Il documento, firmato dal presidente Paolo Fabbri, vuole esprimere l’apprezzamento per una richiesta che prende in considerazione alternative diverse da quelle dei parcheggi e del via libera incondizionato alle auto come ricetta indispensabile per rendere appetibili i negozi del centro. Se la città viene liberata dalle auto, è il concetto espresso da Fabbri, ne gioveranno tutti: pedoni, ciclisti e negozi.
“Una città amica di pedoni e ciclisti è una città amica dei piccoli negozi: sviluppo del commercio e ampliamento delle zone libere dal traffico automobilistico viaggiano spesso su strade parallele – scrive infatti Fabbri -. Grazie alla vostra proposta, una strada centrale della nostra città sarà restituita ai cittadini, diventando così un posto più bello, più tranquillo e meno inquinato: una via dove sarà quindi più facile e piacevole incontrarsi, passeggiare, fare acquisti. Molte esperienze europee dimostrano il positivo rapporto esistente tra aree commerciali urbane e promozione dell’uso della bicicletta: un tema sul quale ci piacerebbe confrontarci con voi. Abbiamo finalità comuni: sia i cittadini più sensibili alle problematiche ambientali che i negozianti hanno interesse a perseguire il progetto di una città più vivibile, che restituisca spazio alla socialità e al movimento delle persone”.
Un’alleanza che gli Amici della Bicicletta sperano di poter stringere anche con i commercianti di via Nizza, che in una lettera all’assessore Corsi hanno chiesto di spostare la pista ciclabile sul lato dei negozi per far posto ai parcheggi delle auto ed evitare la sosta davanti alle vetrine, che impedisce la visuale ai passanti. “A loro vogliamo far presente che non è conveniente che la monodirezionale che assicura il doppio senso sia sul lato sinistro della strada. E se qualcuno ne volesse chiedere la cancellazione ricordiamo che quella pista è percorsa da centinaia di ciclisti: il 22 settembre, nella giornata europea della mobilità sostenibile, in quel tratto abbiamo contato 506 biciclette in due ore”.