lunedì 10 dicembre 2007, di lupoinbici
MOBILITÀ. Sopralluogo del sindaco nella strada dove la Giunta ha deciso di non realizzare la ciclabile già finanziata
da L’Arena - martedì 04 dicembre 2007
di Alessandra Galetto
La decisione deriva dalla nostra volontà di tutelare i cittadini. È proprio perché siamo amici dei ciclisti che riteniamo che qui non vada realizzata una pista ciclabile».
Parole del sindaco Flavio Tosi, che ieri mattina si è recato direttamente sul luogo «incriminato», cioè in via Cesiolo, insieme all’assessore alle Strade Paolo Tosato, al presidente della Seconda Circoscrizione Alberto Bozza e al comandante dei vigili Luigi Altamura, per verificare le condizioni della strada in cui, secondo il progetto già finanziato dalla precedente Amministrazione, sarebbe dovuta nascere una pista ciclabile per collegare via Monte Ortigara (cioè Avesa) alla città.
La polemica sulla scelta della giunta Tosi di non realizzare questa ciclabile è stata sollevata dagli Amici della Bicicletta, che hanno organizzato due settimane fa una bicimanifestazione di protesta, alla quale hanno partecipato 600 ciclisti.
Tosi e Tosato hanno voluto spiegare meglio le ragioni della scelta. «Non ci sono le condizioni per realizzare una ciclabile sicura», ha spiegato Tosato. «Basta guardare l’incrocio con via Nervesa: la strada è strettissima, come si fa a pensare che possa starci anche la pista? Quanto al finanziamento previsto, è stato utilizzato per l’asfaltatura di via Monte Ortigara e la sistemazione di piazzale Stefani, di via Bassini e di via De Lellis».
«Stiamo valutando anche una soluzione alternativa, più sicura, per la ciclabile», aggiunge Bozza. «È allo studio un progetto che prevede la possibilità di far uscire i ciclisti su via Mameli da via Monte Ortigara per creare un attraversamento ciclo-pedonale e far entrare le bici all’interno dell’ospedale con uscita in piazzale Stefani e via Lellis».
«Vorrei far notare che non abbiamo realizzato noi il progetto della ciclabile, ma i tecnici comunali», precisa il presidente degli Amici della Bicicletta Paolo Fabbri. «Noi ci limitiamo a chiedere a questa Amministrazione perché sta cancellando varie ciclabili che la precedente aveva previsto e finanziato. In ogni caso questa è una zona residenziale: il sindaco, con un’ordinanza, può disporre quello che vuole sul passaggio delle auto, anche che sia zona 30. Inoltre dicono che via Cesiolo non è sicura. Ma già oggi passano centinaia di ciclisti. Quanti incidenti si verificano? Perché è questo il vero dato sulla sicurezza, fondato sui fatti, non l’opinione vaga di un amministratore. Vogliamo o no favorire a Verona un sistema di ciclabilità? Se sì, non possiamo pensare di fare le piste in campagna, dove non diano fastidio a nessuno».