domenica 19 agosto 2007, di webmaster
In questa lettera, che è stata pubblicata dall’Arena il 23 giugno 2007, una cittadina veronese difende l’utilità della pista ciclabile di via San Giacomo.
Ne L’Arena del 17 giugno 2007 leggo che il sig. Paolo Tosato, neoassessore Strade, Giardini e Arredo Urbano, per corso Milano dichiara: «Cercheremo di evitare errori come in via San Giacomo, dove una doppia pista ciclabile ha compresso a due le corsie per le auto. Eviteremo il più possibile i disagi ai cittadini e ai commercianti».
Sono un’insegnante di tedesco dell’Istituto Tecnico Einaudi, via San Giacomo 13, che raggiungo da diversi anni in bicicletta o con i mezzi pubblici, perché convinta che anche l’impegno di ciascuno può contribuire a ridurre il traffico e l’inquinamento che assediano Verona. Da quando è stata istituita la doppia pista ciclabile e le corsie per le auto sono state ridotte a due, la viabilità in via San Giacomo è stata resa molto più sicura - fattore estremamente importante soprattutto per una via su cui gravitano direttamente due istituti superiori, frequentati da circa 1.700 allievi -. La velocità media dei veicoli è stata ridotta e attraversare la strada non è più un pericolo come lo era precedentemente. Ai semafori non si formano code di veicoli e ci sono ampie possibilità di parcheggio sia nei posti auto ricavati sulla strada che nelle vie laterali. La viabilità è nel complesso notevolmente migliorata e io posso solo auspicare che si prenda personalmente visione della situazione direttamente e non attraverso le lamentele dei commercianti, a tutela del bene comune. Io spero inoltre che si proceda al collegamento delle piste ciclabili tra di loro, costituendo una rete sicura ed articolata che permetta di muoversi anche con la bicicletta, mezzo di trasporto che non inquina, permette spostamenti veloci e contribuisce al benessere psico-fisico.
Silvana De Bortoli
Verona