1 dicembre 2017
Ciclista illuminato: qualche considerazione
Sostanzialmente stabili i dati sull’utilizzo delle luci da parte dei ciclisti. Vediamo.
Per il settimo anno consecutivo siamo andati a misurare la situazione ai varchi di Viale Piave, Corso Cavour, Ponte Vittoria, Ponte Nuovo, con condizioni meteo simili nei vari anni. Infatti i numeri dei passaggi dei ciclisti sono sostanzialmente stabili dal 2011.
NOVITÀ? Per quanto riguarda i ciclisti “spenti”, quelli che purtroppo amano viaggiare in incognito, ovvero senza luci, il dato si stabilizza sul 43%. Se pensiamo che nel 2011 erano il 58% non è un cambiamento da poco, anche se il numero dei non in regola è decisamente ancora troppo alto. Molti purtroppo le luci non le hanno proprio e se per alcuni, vista la condizione dei mezzi e considerata la tradizione culturale meno “regolata”, si possono immaginare, anche se non giustificare, le cause, per altri più avvezzi al corpus normativo del nostro Codice della Strada, questa trascuratezza è decisamente incomprensibile.
Singolari sono talvolta le risposte dei ciclisti che fermiamo e che le luci le avrebbero: “anche senza luci vedo la strada…”, “devo fare solo poche centinaia di metri…”, fino alla più sincera “mi sono dimenticato di accenderle…”. Ricordano un po’ quelle di chi parcheggia l’auto in seconda fila dicendo “avevo messo le quattro frecce…” per non parlare di cellulari e limiti di velocità ed altro ancora. Purtroppo la sensazione è che molti cittadini, siano essi a piedi, in bici, in moto o in auto, sono insofferenti se non indifferenti alle regole.
COME USCIRNE? Si può; per esempio FIAB Verona ci ha provato, ottenendo qualche risultato. Grazie ad un contributo del Comune di Verona quest’anno abbiamo distribuito circa 600 delle 1.000 luci a led che abbiamo acquistato, con grande apprezzamento per la iniziativa, anche da parte dei passanti a piedi che ci hanno visto in azione. È cambiato qualcosa? Una successiva rilevazione fatta in viale Piave, dove il 47% dei ciclisti risultava spento e solo il 36% dotato di due luci, ha dato questo risultato: 34% spento e 49% con due luci. Un bel cambiamento, e non vi sono dubbi che fosse dovuto al nostro lavoro in quanto le luci che abbiamo distribuito sono ben riconoscibili. Quindi qualcosa si può fare per questo problema e più in generale per la sicurezza di tutti in strada e non è poi così difficile e impegnativo. FIAB, sia a Verona che a livello nazionale lo sta dimostrando con questa iniziativa del “ciclista illuminato”, cominciata ben prima della conta dei ciclisti illuminati e spenti. Il resto lo lasciamo alle istituzioni od altre associazioni.
Chiudiamo con una speranza: che dei 1.700 soci FIAB Verona nessuno, proprio nessuno giri di sera senza luci. Essere in regola con il Codice della Strada, quando questo tutela principalmente la propria sicurezza è una priorità che non ammette deroghe o scuse del tipo “mancano le ciclabili” o “bisogna prima moderare il traffico”. No, assolutamente no! Se proprio non le avete, costano come due caffè. E se il vostro bilancio familiare non ve lo consente, passate in sede, provvederemo noi!.
di Giorgio MIGLIORINI
Ciclista illuminato 2017 - Rilevazioni
Ciclista illuminato 2017 - Andamento 2011-2017 - Forma compatta
Ciclista illuminato 2017 - Andamento 2011-2017 - Solo percentuali
Ciclista illuminato 2017 - Andamento 2011-2017 - Report dettagliato