venerdì 5 agosto 2016, di LucianoLor
GIORNO 81
Nel pomeriggio di mercoledì 3 agosto 2016 i ciclo-maratoneti ucraini raggiungono Verona, dopo aver viaggiato per 8.500 km attraverso l’Europa, con l’obiettivo di arrivare almeno a 10.000 prima di rientrare in patria. L’ultima tappa li ha visti pedalare per oltre 190 km (provenienti da Milano), prima di incontrare il nostro socio Oleksandr e gli amici di Fiab Verona.
Li aspetta un ricco programma di incontri ed esperienze. Oleksandr, con l’aiuto del console onorario dell’Ucraina Marco Toson e della sua assistente Andrea, hanno organizzato proprio tutto, fin nei minimi dettagli. Anzitutto una visita a un museo cittadino, approfittando dell’opportunità offerta a tutti i cittadini ucraini di entrare gratis nei musei veronesi, quale gesto di riconoscenza dopo il ritrovamento delle tele rubate a Castelvecchio. Terminato il momento culturale, la delegazione ha proseguito con una pedalata per le vie della città, in visita ai suoi monumenti principali, doviziosamente descritti dal nostro Paolo Weiss. Durante il tour hanno destato grande interesse gli incontri con le associazioni di volontariato cittadine presso le quali Oleksandr presta servizio: oltre alla Fiab, tappa finale del percorso, anche la Croce Verde (di cui è stata visitata la sede storica di via Panvinio -ex "via Libera"-) e la Protezione Civile. Rappresentanti di ciascuna associazione hanno raccontato la loro esperienza, nella veste di ambasciatori di uno stile di servizio che i ciclonauti hanno promesso di voler portare in patria quale testimonianza significativa del "lifestyle" solidale veronese.
Una trentina di soci Fiab e cittadini si sono uniti al corteo festoso di biciclette, approfittando dell’occasione per condividere la visita ai monumenti e alle sedi delle associazioni, e conoscere una cultura che presenta molte insospettate somiglianze con la nostra. Il momento conclusivo, organizzato (con assaggi tipici) presso la sede Fiab di piazza Santo Spirito dalla comunità ucraina residente a Verona, ha rappresentato un momento di vero scambio e amicizia e ha consentito agli ospiti di poter raccontare il loro lungo viaggio e le motivazioni umanitarie che lo hanno ispirato.
La carovana dei ciclo-maratoneti si propone infatti di raccogliere fondi e sensibilizzare l’opinione pubblica con le seguenti finalità:
sostenere iniziative di soccorso a famiglie bisognose, vittime della guerra del Donbass e della situazione di instabilità politica degli ultimi anni;
attirare l’attenzione pubblica sul problema della Riabilitazione dei Veterani ATO (Anti Terrorist Operation);
ripristinare la fiducia della popolazione nei confronti delle fondazioni benefiche;
accrescere l’immagine positiva e il riconoscimento dell’Ucraina nel Mondo;
realizzare un film sulla vita degli Ucraini emigrati in Europa.
«L’iniziativa dei ciclo-maratoneti nasce dalla volontà di fare conoscere ai cittadini europei la situazione dell’Ucraina ma anche di incontrare i connazionali emigrati per verificarne lo stato di integrazione», ha spiegato il nostro socio Oleksandr Bobrovskiy, organizzatore della tappa veronese e prezioso interprete di tutti i momenti ufficiali. E al di là delle dinamiche della politica internazionale, ci sorprende ancora una volta la capacità della bicicletta di farsi veicolo di conoscenza, confronto e, si spera, anche di vicinanza tra i popoli.
Il loro viaggio continua... non dimentichiamoli.
Grazie a tutti i partecipanti.
Per conoscere i protagonisti del viaggio e seguirne le avventure è possibile visitare il sito http://samchuk.org/en/ (in inglese), attraverso le cui pagine è pure possibile effettuare una donazione.
È anche possibile guardare la galleria fotografica Facebook, con il commento-resoconto del nostro Oleksandr/Alessandro.