Il Punto - Ruotalibera 147

martedì 1 marzo 2016, di Bepo


Stazione, aperto il cicloparcheggio ma qualche mistero permane

Nella vita le sorprese non mancano mai! Così quando in occasione di “M’illumino di meno” siamo andati al cicloparcheggio della stazione per propiziarne l’apertura ecco la sorpresa: il lunedi successivo il parcheggio avrebbe cominciato a funzionare. Incredibile, forse Metropark o Grandi Stazioni hanno voluto farci una sorpresa! Bene, siamo contenti, adesso però c’è ancora un problema: come si fa ad arrivarci in sella alla bici? Mistero, perchè il piazzale altro non è che un grande marciapiede, quindi bici a mano. Ci sarebbe una ciclabile ma nessuno si sta preoccupando di mettere la segnaletica, cartelli verticali e pittogrammi, così anche lì siamo abusivi. Ulteriori commenti fateli voi a casa.

Buone notizie

La fine del 2015, ormai è noto a tutti, ci ha portato alcune buone novità legislative. Per prima l’approvazione definitiva della legge sull’infortunio in itinere, cavallo di battaglia FIAB da molti anni, con l’ulteriore soddisfazione che il primo firmatario della proposta di legge è stato un parlamentare veronese. Poi abbiamo lo stanziamento da parte del Governo di, se non notevoli, non trascurabili risorse a favore della mobilità sostenibile. Fra l’altro ci sono finanziamenti a favore del percorso ciclo turistico Verona-Firenze, un itinerario indubbiamente di grandissimo prestigio. Nei giorni in cui sto scrivendo poi è arrivata la notizia che la Regione Veneto ha trovato i finanziamenti per il “percorso delle Risorgive”, ovvero il collegamento Adige Mincio da San Giovanni Lupatoto a Valeggio s/m. La storia di questo percorso di cui esiste già il progetto esecutivo come sapete è stata particolarmente tormentata ma sembra ormai arrivare al lieto fine o forse meglio “al lieto inizio” visto che fino ad ora si è solo parlato. Speriamo! Resta comunque lo sconcerto per queste enormi difficoltà nel concepire una rete di percorsi ciclabili a vari livelli, dal comunale al nazionale. Non esiste una cabina di regia, un piano strategico e sono convinto (vorrei tanto essere smentito) che non esista neppure una mappatura precisa dei percorsi ciclabili esistenti a livello, non dico nazionale ma regionale e provinciale.

Sorprese e novità in quel di Verona

Siete sopravvissuti alle polveri sottili di questo inverno, avete anche voi partecipato, naturalmente in auto, alla domenica ecologica del 21 febbraio? Bene! Adesso arriva qualche buona notizia, i dettagli sono in un altro articolo, qui solo un commento. Dall’uno all’otto maggio a Verona ci sarà il “Festival in bicicletta”. Evento coorganizzato da FIAB e Comune di Verona, in particolare l’Assessorato all’ambiente. Molti di voi resteranno stupiti o perplessi e si chiederanno: cosa sta succedendo? Succede semplicemente che ci è stata fatta questa proposta. Potevamo rinunciare e di validi motivi ce ne sono molti vista lo politica di mobilità sia “sostenibile” che “insostenibile” adottata da questa amministrazione. Noi invece abbiamo accettato la sfida, non si può essere sempre il partito del no. La nostra missione come FIAB è diffondere la cultura della bici, della mobilità alternativa al mezzo a motore privato, quindi anche se sappiamo che dopo questo evento non è che le cose cambieranno è già qualcosa porre la questione e una settimana di eventi non è poco. L’obiettivo quindi è sempre di mettere in evidenza il problema della mobilità sostenibile. A dire il vero a me piace chiamarla mobilità razionale, il giusto mezzo di trasporto per ogni tipo di spostamento. Credo soprattutto che potremmo aprirci nuove strade con i ragazzi delle scuole superiori ed anche stanare molti adulti che anche solo per pigrizia mentale sono abituati ad usare l’auto privata. E poi comunque per una settimana saremo, noi FIAB e la bicicletta in generale, al centro dell’attenzione cittadina. Insomma è una scommessa culturale che non potevamo perdere. Ricordiamoci sempre che se il politico percepisce che una quota consistente della popolazione incomincia a chiedere una diversa mobilità non mancherà di intercettarla prendendo provvedimenti diversi da quanto fatto fino ad ora. Da ultimo il solito ritornello: per organizzare tutto questo occorre un po’ di impegno quindi carissimi soci fatevi avanti, suddividendo il lavoro fra tanti l’impegno diventa modesto. Per concludere in bellezza grazie a tutti i soci che si sono impegnati in questo 2015 denso di avvenimenti, non dimentichiamo che fra l’altro per la terza volta abbiamo organizzato il cicloraduno nella nostra provincia. Anche il programma 2016 è denso di eventi e novità e se qualcuno si fosse dimenticato di fare una proposta siamo sempre in tempo ad aggiungerla nel corso dell’anno!

(da Ruotalibera 147 - marzo/aprile 2016)