martedì 9 febbraio 2016, di LucianoLor
La Patagonia, vale la pena!
Cronaca a pedali di un viaggio verso la "Fine del Mondo".
Patagonia, un luogo dai connotati quasi mistici, una meta estrema, che nel 2011 tre appassionati di bicicletta decidono di affrontare: un percorso di circa 1.000 km. Partono da El Calafate nella Patagonia argentina, sconfinano in quella cilena e, dopo aver attraversato lo stretto di Magellano, rientrano in Argentina, proseguono lungo la famosa Ruta 3 nella Terra del Fuoco sino a raggiungere, scavalcando le Ande al passo Garibaldi, Ushuaia, la città più a Sud del mondo.
L’interesse per tale viaggio nasce in parte dal desiderio di conoscere luoghi lontani, ma anche dal sogno che la lettura di alcuni scrittori, sudamericani e non, ha evocato, stimolando un’irrefrenabile attrazione verso quella terra.
Terra deserta e inospitale sulla quale sono state scritte intense pagine d’amore che ne delineano la storia, la durezza, il fascino e la poesia; spazi infiniti dominati da una natura non facile e impossibile da piegare, abitati da personaggi che sembrano poter esistere solo nelle pagine dei libri d’avventura.
Gli incontri lungo il tragitto riconfemeranno le emozioni provate nella lettura e rafforzeranno l’idea, il desiderio di conoscerla in prima persona.
Le fotografie scattate lungo il percorso tentano di documentare dove possibile le emozioni e fermare nell’immagine il ricordo di una regione del mondo dove il contatto fra terra e cielo (e tra uomo e natura) è fra quelli più prossimi a realizzarsi.
Incontro con Maria Cristina Negro e Paolo Civolari.
Luogo: Sala Lucchi all’Antistadio (Palazzina Masprone), Piazzale Olimpia 3.
Ora di inizio: 21.00.
Ingresso libero.
Clicca qui per il volantino della rassegna.
Qui di seguito la lettera con cui Maria Cristina e Paolo ci hanno presentato la loro avventura
... un giorno Cristina dice: «voglio andare in Patagonia e Terra del Fuoco in bicicletta!!!»... ed io (Paolo) e Sergio ci aggreghiamo entusiasti!... sono sempre le donne che decidono.
Nasce così questo viaggio: 1.066 km da El Calafate a Ushuaia, tra Argentina e Cile, in una natura alle volte monotona nella sua infinita estensione, ma affascinante proprio per la sua vastità.
Innanzitutto bisogna mettere in conto che, insieme a voi (se farete un viaggio di questo tipo) ci sarà sempre la presenza di un compagno di viaggio speciale e non sempre gradito: Lui, il Vento, che qui può condizionare anche gli spostamenti e la vita di quelle poche persone che vi abitano... figuriamoci quella dei ciclisti! Quasi mai a favore (se sì, sembra di essere in motorino!), molto più frequentemente contrario o laterale, noi lo abbiamo avuto per quasi tutto il viaggio da Sud-Ovest, proveniente dalle Ande, che si stagliavano là, in fondo, fredde e affascinanti. Oppure, come quella volta su uno sterrato di 50 km, dove, rabbioso (abbiamo saputo poi arrivare a più di 100 orari), ci ha costretti a spingere faticosamente e percorrere il tratto in quasi 10 ore!
Più volte però siamo stati ripagati dalla soddisfazione di arrivare e incontrare gente disponibile, calorosa, generosa e riprendere poi le forze con dell’ottima carne alla brace (cordero patagonico) e più vicini alla costa con degli ottimi piatti di granchio reale (centolla alla fueguina). Lungo la strada abbiamo incontrato, sfuggenti, guanachi e diffusi greggi di pecore che, purtroppo, ne impoveriscono il suolo. Nelle zone protette e nelle riserve abbiamo incontrato anche il pinguino di Magellano, i leoni marini e il cormorano.
Entrando nella Terra del Fuoco il paesaggio cambia e si fa più vario, a tratti con più ricca vegetazione e con montagne non impossibili che, scavalcate, guarda un po’ dal "Paso Garibaldi", ti portano alla città più a Sud del mondo: Ushuaia, disordinata, meteorologicamente imprevedibile e comunque "porta" verso il continente Antartico.
Paolo Civolari e Maria Cristina Negro