sabato 2 gennaio 2016, di LucianoLor
Confronto aperto sul documento “La Verona che vorrei”, sintesi dei punti essenziali per un progetto alternativo di città.
Analizzeremo nel dettaglio la proposta per il Sistema della Mobilità, dialogando sulle esigenze e sulle possibili risposte, guidati dalla nostra idea di bene comune.
Incontro con Giorgio Massignan, architetto e urbanista, fondatore di Verona Polis
Ritrovo alle 21.00 in sede
Serata a ingresso libero
Programma:
Presentazione di VeronaPolis e della sua proposta
Illustrazione del documento "La Verona che vorrei"
Breve passaggio ad illustrare i cinque punti programmatici (analisi e proposte)
Focus su Il sistema della Mobilità: la proposta di VeronaPolis
Interventi e proposte partecipative
Dibattito
È un osservatorio territoriale che si propone di tutelare il patrimonio architettonico, paesaggistico, storico, e ambientale del territorio veronese. La propria attività comprende l’osservazione e lo studio del territorio con la finalità di produrre proposte e/o denunce da rendere pubbliche attraverso pubblicazioni, incontri pubblici e organizzazione di eventi. È un’associazione apartitica, composta dai soci fondatori e dagli aderenti, che saranno periodicamente informati dell’attività dell’osservatorio e potranno partecipare e collaborare alle diverse iniziative. Per iscriversi a Verona Polis è sufficiente inviare la propria adesione all’indirizzo e-mail giorgio.massignan@massignan.com
VeronaPolis contesta il metodo utilizzato per pianificare le città contemporanee, che si è rivelato come il prodotto tra il fattore economico e quello politico/amministrativo. Chi le ha progettate non ha riconosciuto l’importanza di tenere in buona salute gli elementi naturali necessari per mantenere le città un luogo di vita, ma ha seguito i parametri dettati dalla speculazione economica e dalla convenienza politica. Per questo chiediamo un metodo democratico e partecipato per pianificare il territorio, che comprenda il blocco della nuova espansione edilizia e la riqualificazione ecologica del territorio.
Nel documento progettuale "La Verona che vorrei", si analizzano nel dettaglio cinque sistemi, osservandone le attuali criticità e formulando delle proposte di valorizzazione/potenziamento/sviluppo.
Questi cinque sistemi sono:
Il sistema del VERDE
Una nuova MOBILITÀ (in dettaglio nel paragrafo successivo)
Le ECCELLENZE veronesi
Gli ITINERARI storici
Il sogno dell’ADIGE
Sistema della mobilità (dal documento "La Verona che vorrei")
Nonostante il numero degli italiani che ogni anno muoiono a causa dell’inquinamento atmosferico abbia superato i 34.500, la nostra pubblica amministrazione, anziché progettare e cercare finanziamenti per una mobilità pubblica ecosostenibile e realmente alternativa a quella privata a motore, insiste nel progetto del traforo della collina e della strada di gronda a nord ovest, su suolo agricolo.
VeronaPolis propone:
a) Una tramvia elettrica che da Verona est, provenendo da San Bonifacio, arrivando in Borgo Venezia, indirizzi un ramo verso Grezzana; continui il percorso costeggiando le mura magistrali, sbocchi in via Pallone, attraversi Piazza Bra e percorra Corso Porta Nuova; poi un ramo si diriga verso Verona sud; uno prosegua verso l’aeroporto Catullo; uno verso stazione-stadio-Borgo Milano; ed un terzo verso Borgo Trento. Quindi un ramo si diriga verso la Valpolicella, Affi e Garda.
b) I parcheggi scambiatori all’esterno del tessuto urbano storico.
c) Un sistema di percorsi ciclabili.
d) Un sistema di minibus elettrici che dai parcheggi scambiatori si colleghino con il centro storico.
e) L’intero centro storico (compresa Veronetta) e le aree centrali dei borghi periferici. pedonalizzate.
f) Borgo Trento, Cittadella, Valverde, San Bernardino e San Zeno, Zone a Traffico Limitato.
Per maggiori informazioni leggi i documenti in allegato:
un sunto del documento "La Verona che vorrei"
la locandina e la scaletta del Convegno organizzato in febbraio da VeronaPolis per illustrare alla cittadinanza il contenuto del documento "La Verona che vorrei"