martedì 30 dicembre 2014, di LucianoLor
Da La Verna (Toscana) a San Giovanni Rotondo (Puglia) passando per Assisi.
900 km attraverso l’Italia centrale a piedi o in bicicletta.
Incontro con Angela Seracchioli - viaggiatrice pellegrina.
Mercoledì 11 febbraio alle ore 21.00 in sede.
Serata a ingresso libero.
Clicca qui per il volantino.
Angela ci ha inviato questo testo per presentare la serata, che promette di essere molto interessante, poiché riguarda dei territori che, effettivamente, seppur ricchi di storia e tradizione, rischiamo di non conoscere. Raccontati in una forma molto personale, sincera e vissuta, come piace a noi. Vi aspettiamo.
Il cammino si fa andando… è vero!
Tutto è nato lì, in Spagna; sui sentieri fangosi, nella pioggia e nella neve del mio solitario Cammino "hasta Santiago" nel novembre di undici anni fa. Come avrebbe detto T.S. Eliot nella sua magnifica “poesia pellegrina” il Viaggio dei Magi: “Proprio il tempo peggiore dell’anno, per un viaggio, per un lungo viaggio come questo: e vie fangose e la stagione rigida, nel cuore dell’inverno…”.
Eppure l’avevo voluto così, per vivermi un’intimità antica chiusa nel mio cappuccio, aperta agli incontri e ai brevi meravigliosi sprazzi di sole nel tripudio dei colori autunnali.
Non sapevo perché andavo a Santiago, ero partita sapendo poco o nulla del Cammino, volevo essere vergine di emozioni, non sapere quelle degli altri, vivermi le mie pienamente e fu così che accadde qualcosa che ancora oggi non so se è frutto della mia immaginazione o fu realmente così, nei momenti più difficili di stanchezza e di pioggia non camminavo da sola, mia mamma a sinistra e Francesco d’Assisi a destra camminavano con me. Accanto ai miei scarponi tecnologici, ad ogni passo, “vedevo” i suoi piedi nudi, il bordo del saio stracciato. Accadde un paio di volte e poi di nuovo nel Coro delle suore benedettine di Leon questi due compagni di cammino mi chiusero nel loro abbraccio e io piansi tutte le lacrime della mia vita, belle, felici, lacrime di gioia.
Tornai a casa che più non ero la stessa che era partita: tempo di crisi, di bisogno di cambiare nuovamente la mia vita a cinquant’anni, del non saper più dove andare senza le fide frecce gialle. In primavera avevo nuovamente tempo per me stessa e decisi di partire per ringraziare coi passi -un pellegrino ringrazia così- il compagno pellegrino Francesco. Scartabellai le Fonti Francescane e decisi un itinerario: “Lui è stato qui, qui e ancora qui e ora ci vado pure io…” Non avevo carte, non sapevo dove avrei potuto dormire, partii e basta per un mio cammino di ringraziamento.
Da allora sono passati 10 anni, in fondo pochi, ma la mia vita è stata completamente stravolta, quello che era stato un mio “Cammino di Francesco” personale e unico dall’incontro casuale con la casa Editrice italiana Terre di Mezzo che allora pubblicava la sola guida italiana per Santiago, ma esiste il caso? Per coincidenza, o come mi piace dire per Dio-incidenza, è divenuto un cammino per tutti e la guida che da questo incontro nacque: “Di qui passò Francesco” è ora alla 5° edizione in italiano, 3° in tedesco “Der Franziskusweg” per Tyrolia di Innsbruck e ora anche in inglese “On the road with Saint Francis” sempre per Terre di Mezzo. Tutto è cambiato per me: mi sono trasferita ad Assisi, nel convento della Porziuncola per cinque anni ho ospitato i pellegrini in un vero “Hostal peregrino”,spedisco le credenziali per questo cammino in tutto il mondo e…i miei passi solitari sono divenuti per tutti un Cammino e per me la mia missione di vita.
Il Cammino francescano “Di qui passò Francesco” si snoda fra Toscana, Umbria e Lazio in 17 tappe per un totale di 350 km. Parte da La Verna dove San Francesco ricevette le stimmate e toccando eremi, città d’arte come: Sansepolcro e Gubbio raggiunge Assisi che è il suo cuore per poi proseguire verso sud attraversando altrettanti luoghi significativi della vita del santo d’Assisi: Spello, Trevi Spoleto e quindi svalicare in Lazio in un su e giù di colline fino a raggiungere Poggio Bustone dopo essere passati da Greccio dove Francesco inventò il presepe, Fontecolombo, dove scrisse la regola. L’Italia ha pochissime pianure e come dico sempre a chi ha percorso il Cammino Frances di Santiago, “Su questo cammino si sale a O Cebrerio ogni giorno!”.
Nella guida si trovano: le descrizioni delle tappe, sia per chi fa il cammino a piedi che in bicicletta, le cartine e i luoghi dove si può sostare anche se, essendo un cammino che ha solo 10 anni, non esiste ancora una rete di ostelli come sul Cammino di Santiago. La guida è anche, tappa per tappa, arricchita da stralci dalle Fonti Francescane che raccontano, attraverso le parole dei suoi primi biografi, cosa accadde in quel luogo a Francesco.
“Con le ali ai piedi” prosegue da Poggio Bustone verso il Gargano, in Puglia, sulla costa dell’Adriatico. Molto più lungo, sono 500 km. divise in 25 tappe, sempre percorribili a piedi o in bicicletta, attraversa zone d’Italia bellissime e poco conosciute agli italiani stessi: Abruzzo, Molise e Puglia passando da paesaggi collinari per poi inoltrarsi in zone montagnose di aspetto alpino e terminare sulla costa adriatica in una delle sue zone più belle e mediterranee. Tutte terre di transumanza così legata al culto di San Michele Arcangelo, ricche di caverne a Lui dedicate e piccoli luoghi che fanno intuire il passaggio di San Francesco pellegrino.
In tutto 900 km. circa dalla Montagna Sacra a Francesco: La Verna a quella sacra a San Michele: Monte Sant’ Angelo dove si trova la sua mistica grotta.
Due guide e un solo Cammino: “Di qui passò Francesco…con le ali ai piedi”
P.S.
Angela ci ha chiesto anche (e volentieri la accontentiamo) di dare su questo nostro sito la notizia del recente progetto di costruzione ad Assisi di un nuovo ostello per pellegrini, specialmente per quelli che vi giungono a piedi, a cavallo o in bicicletta. A breve partirà un progetto di raccolta fondi attraverso un crowdfunding.
Vedi qui.