La nuova sede
Dal 20 aprile siamo nella nuova sede in piazza S.Spirito 13. La sede è spaziosa e accogliente. In maggio, data da stabilire, faremo l’inaugurazione ufficiale. Nella nuova sede avremo spazio per iniziative di ogni tipo e saremo molto più visibili, quindi apriamo un concorso di idee, mandate email con qualche proposta!
Riflessioni varie
Ricordo le più recenti iniziative fatte da noi o in collaborazione con altri: il classico “M’illumino di meno” con il “Candidato illuminato”, il “Giro dell’Adese” la Valpolicella con i “No-bel” e poi “Bici e salute”. I nostri argomenti sono sempre più condivisibili e condivisi anche da associazioni che un tempo avremmo pensato lontano da noi come il Lions. Sono condivise dai sindaci, di diverso colore politico, di S.Giovanni Lupatoto, Zevio e S.Martino B.A, apprezzate da imprenditori turistici del lago che incominciano ad investire nel cicloturismo. La regione Veneto a breve tabellerà circa 1000 km di percorsi ciclabili regionali in sede propria o su vie a basso traffico. Chi ancora non ci crede? Ovviamente il comune di Verona che ancora ci delude perché era, non formalmente, ma di fatto l’unico assente al “Giro dell’Adese” . Pensate, basterebbe sistemare un po’ meglio 2 km di sterrato dal Ponte di porto S.Pancrazio alla centrale del Colombarolo ed avremmo pronto un bellissimo anello di 30 km quasi tutto fuori dal traffico. A “Bici e salute” abbiamo avuto un incontro con l’assessore all’ambiente ma non ci ha incoraggiato molto. Chiedere ai nostri amministratori di farsi vedere in bici, di dare un’esempio, è ancora una chimera. Nella fine dell’Ottocento quando comparvero le prime bici tutti andavano a piedi ed i ciclisti apparivano come degli eccentrici personaggi. Adesso tutti vanno in macchina e noi siamo ancora trattati come gli eccentrici personaggi che non si adeguano all’andazzo comune delle 4 o 2 ruote a motore. Questo pregiudizio sul ciclista urbano è il punto su cui ci scontriamo con l’amministrazione e purtroppo anche con molti cittadini. Avrà i soldi per comprarsi la macchinetta? Suda e puzza. Prende freddo. Se piove si bagna. Il sistema di trasporto individuale con l’auto privata è sempre più lento, costoso, ed inefficiente ma resta il pregiudizio di base sul ciclista urbano. In molte città anche vicine a noi l’uso della bici è normale, anzi “fa tendenza”. Qui il mito della “macchinetta” è ancora vincente. Questo ci porta sempre di più nella spirale ”aumenta il traffico servono più strade” da cui non si esce. Speriamo che la spinta dal basso, è inequivoacabile l’aumento dei ciclisti, spinga i nostri amministratori ad un cambiamento. A Verona i presunti innovatori ragionano con la mentalità figlia del boom motoristico degli anni ’60. Non pretendiamo che cambino pensiero ma che, perlomeno davanti all’evidenza dei fatti e anche per pura convenienza elettorale, accettino l’idea che esiste un altro tipo di mobilità urbana e di sviluppo della città. Altrimenti anche questa volta di fronte ai grandi cambiamenti arriveremo ultimi.
Tre consiglieri
Si è appena svolta l’assemblea nazionale FIAB a Vicenza. Oltre agli storici
consiglieri Stefano Gerosa e Marco Passigato abbiamo anche Paolo Fabbri in Consiglio Nazionale. A tutti loro con orgoglio, i migliori auguri.
(da Ruotalibera 133 - maggio/giugno 2013)