mercoledì 4 aprile 2012, di webmaster
Gli AdB chiedono che Verona aderisca a Salvaciclisti La città è tra le 4 peggiori in Italia per incidentalità stradale
Scampanellata di fine mandato per il sindaco di Verona Flavio Tosi (ecco il resoconto di TGArena]): sabato 21 aprile 2012 gli Amici della Bicicletta di Verona saranno davanti alla scalinata di Palazzo Barbieri, sede del Municipio, per la decima edizione di S.i.n.d.a.c.o! (Scampanelliamo Il Nostro Diritto Alla Mobilità, Ostrega!), la ciclo-manifestazione che ogni anno, dal 2003, nella ricorrenza delle elezioni che lo ha visto eletto, chiedono al sindaco in carica di fare un bilancio di quanto realizzato per la mobilità sostenibile e per i ciclisti.
A differenza del precedente sindaco Paolo Zanotto, che ha sempre risposto all’appello di S.i.n.d.a.c.o! acconsentendo di incontrare i ciclisti, Flavio Tosi non ha mai voluto ricevere nessuna delegazione degli AdB. Ragion per cui quest’anno la richiesta di incontro verrà anticipata da un super-invito che verrà recapito al Sindaco in una busta di 2 metri per 70 centimetri domani, martedì 3 aprile 2012, a mezzogiorno, sempre sulla scalinata di Palazzo Barbieri.
La lettera conterrà, oltre alla richiesta di incontrare una delegazione degli AdB sabato 21 aprile per la manifestazione S.i.n.d.a.c.o.!, anche la proposta che Tosi, prima della fine del suo mandato, si impegni ad aderire alla campagna nazionale Salvaciclisti. Un’iniziativa internazionale nata dal Times di Londra il quale, il 2 febbraio scorso, dopo un grave incidente accaduto ad un suo giornalista, ha lanciato al governo inglese un appello urgente perché fermi la strage che in Gran Bretagna, negli ultimi 10 anni, ha visto oltre 1.275 ciclisti uccisi.
Nel nostro Paese, tenuto conto che i ciclisti vittime di incidenti stradali nello stesso periodo sono stati più del doppio (2.556!) la campagna è stata rilanciata da un gruppo di 34 blogger, ed ha già ricevuto l’adesione di quasi la metà dei sindaci delle 12 più grandi città italiane: Pisapia a Milano, Renzi a Firenze, Merola a Bologna, Fassino a Torino, Alemanno (Roma) e Graziano Del Rio, sindaco di Reggio Emilia nonché presidente dell’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.
Con Palermo, Catania, e Venezia, Verona è tra le quattro città italiane che detiene la maglia nera in fatto di incidentalità stradale secondo l’ultimo rapporto Aci-Istat, confermandosi tra le più pericolose in particolar modo per pedoni e ciclisti. Ad ulteriore riprova, soltanto negli ultimi tre giorni, tre ciclisti sono stati vittima di incidenti molto gravi accaduti in città o nelle sue immediate vicinanze.
Anche per questo, Giorgio Migliorini, presidente degli Amici della Bicicletta di Verona, farà protocollare in Comune una richiesta formale perché il Comune di Verona aderisca a Salvaciclisti. Ufficio Stampa Amici della Bicicletta di Verona
Di seguito si riparta l’appello destinato ai sindaci d’Italia e i punti qualificanti della campagna Salvaciclisti
“Caro Sindaco, Il 23 febbraio la campagna Salvaciclisti ha inviato ai sindaci delle principali città italiane una lettera che chiedeva loro di impegnarsi per promuovere la sicurezza dei ciclisti all’interno delle proprie città, in particolare l’attuazione a livello locale di 10 punti dedicati alla tutela delle utenze deboli della strada:
1.Garantire l’applicazione a livello locale degli 8 punti del Manifesto del Times per le aree di competenza comunale,
2.Formulare le opportune strategie per incrementare almeno del 5% annuo gli spostamenti urbani in bicicletta nei giorni feriali.
3.Contrastare il fenomeno del parcheggio selvaggio (sulle strisce pedonali, in doppia fila, in prossimità di curve ed incroci, sulle piste ciclabili).
4.Far rispettare i limiti di velocità stabiliti per legge e istituire da subito delle “Zone 30″ e “zone residenziali” nelle aree con alta concentrazione di pedoni e ciclisti.
5.Realizzare, qualora mancante, un Piano Quadro sulla Ciclabilità o Bici Plan.
6.Monitorare e ridisegnare i tratti più pericolosi della città per la viabilità ciclistica di comune accordo con le associazioni locali.
7.Redigere annualmente un documento pubblico sullo stato dell’arte nel proprio comune di competenza della viabilità ciclabile indicando i risultati dell’anno appena trascorso e gli obiettivi futuri.
8.Dotare ogni strada di nuova costruzione o sottoposta ad interventi straordinari di manutenzione straordinari con un percorso ciclabile che garantisca il pieno comfort del ciclista.
9.Promuovere una campagna di comunicazione per sensibilizzare tutti gli utenti della strada sulle tematiche della sicurezza.
10.Dare il buon esempio recandosi al lavoro in bicicletta per infondere fiducia nei cittadini e per monitorare personalmente lo stato della ciclabilità nella propria città.