Nell'elaborazione del Piano Urbano del Traffico il Comune di Verona ha chiesto la collaborazione dei cittadini e delle associazioni. Gli Amici della Bicicletta sono stati tra i pochi a rispondere all'appello, presentando nel 1995 addirittura 116 schede di esigenze, che sono state raccolte e, in parte, fatte proprie dall'Amministrazione. Più recentemente (aprile 1997) sono state avanzate ulteriori proposte.
Egr. Dott. Francesco Girondini
Assessore al Traffico del Comune di Verona
Io sottoscritto Massimo Muzzolon, presidente dellassociazione Amici della Bicicletta, a nome e per conto
di tale associazione, mi pregio di formulare le seguenti osservazioni inerenti al del Piano Urbano del Traffico
del Comune di Verona.
1) Il Regolamento viario allegato al suddetto Piano dovrebbe prevedere la possibilità di individuare le strade
residenziali, selezionate tra le strade classificate come locali aventi caratteristiche non adatte agli
spostamenti motorizzati di attraversamento. Tali strade, presenti in gran numero soprattutto allinterno del
Centro Storico di Verona e nei nuclei più antichi dei quartieri periferici, dovrebbero essere contraddistinte dal
segnale previsto dal vigente Codice della Strada. Lo scopo di un provvedimento di questo tipo é quello di
garantire la sicurezza anche ai cosiddetti utenti deboli della strada: pedoni, ciclisti e disabili. Il tutto stante
limpossibilità, in questo tipo di situazioni, di realizzare quelle strutture (marciapiedi, piste ciclabili, ecc.) che
normalmente si utilizzano ove le sedi stradali presentano sufficiente spazio.
2) Non solo nel Centro Storico cittadino, ma anche nei nuclei urbani dei quartieri periferici dovrebbero essere
introdotte zone pedonali, zone a traffico limitato e zone 30. Vi sono infatti molte parti della periferia
cittadina che avrebbero bisogno di essere rese più vivibili e alleggerite da una eccessiva presenza di
automobili, per permettere a bambini, anziani ed altri utenti di muoversi a piedi o in bicicletta in spazi più
sicuri. Le zone 30 sono aree ben individuate nelle quali é consentito laccesso a tutte le componenti del
traffico, anche con funzioni di parcheggio. Grazie al limite di velocità di 30 Km allora esse realizzano
condizioni di circolabilità in sicurezza per le sopra citate categorie di utenti della strada. Limposizione di tale
limite di velocità viene effettuato, più che con i normali controlli di polizia, con artifici di vario tipo (dossi,
rallentatori, aiuole, strettoie) e con una ridisposizione degli spazi stradali tale da non consentire alle
automobili di raggiungere elevate velocità.
Rimanendo a Vostra disposizione per ulteriori chiarimenti, Vi ringrazio per lattenzione porgendo distinti
saluti.
Verona, 02/04/97
Massimo Muzzolon
presidente dellassociazione Amici della Bicicletta
Per un esame più dettagliato sulle osservazioni al PUT elaborate dagli Amici della Bicicletta di Verona, vedi anche l'articolo (nelle pagine del trimestrale Ruotalibera, n. 55 - Aprile - Giugno 1997): Osservazioni al Piano Urbano del Traffico del Comune di Verona