Verona ha il suo PUMS, al via l’attuazione
Lo scorso 12 ottobre 2023 il Consiglio Comunale di Verona ha approvato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.
Il PUMS è uno strumento di pianificazione che definisce azioni ed una strategia per raggiungere gli obiettivi prefissati. I grandi obiettivi generali da perseguire sono quelli di riduzione del traffico sulle nostre strade, dell’inquinamento dell’aria e dell’impatto ambientale complessivo della mobilità, a favore di un maggiore utilizzo del trasporto pubblico, della bicicletta, dei piedi e delle altre forme di mobilità sostenibile.
Ciò non significa muoversi meno, bensì muoversi meglio. L’orizzonte che deve guardare la nostra città è quello delle città italiane ed europee più all’avanguardia, in cui si pianifica il governo del territorio, lo sviluppo urbanistico e le politiche di mobilità della città per diminuire l’uso dell’auto per gli spostamenti urbani, rendere efficiente e vantaggioso il trasporto pubblico, rendere sicuro e confortevole muoversi in bicicletta, moderare la velocità del traffico con le zone 30, isole ambientali e strade scolastiche, aumentando la qualità dell’arredo urbano e favorendo la riappropriazione degli spazi pubblici da parte delle persone, riequilibrando l’uso degli spazi pubblici, che sono un bene collettivo e limitato.
Orientare la mobilità cittadina verso la sostenibilità globale non può prescindere da un potenziamento della mobilità ciclistica, che è un insieme di infrastrutture, quali le piste ciclabili e le altre possibilità definite dal Codice della Strada, di politiche, quali la formazione di un clima positivo per una città amica della bicicletta. La bicicletta è il mezzo più efficiente per eseguire degli spostamenti nel raggio di 3-4 chilometri.
La nostra città è in una fase dove servono forti investimenti finanziari per l’implementazione della rete ciclabile urbana: significa dare continuità a tratti di piste ciclabili presenti lungo le direttrici verso la città e tra i quartieri, elevare lo standard progettuale e di qualità delle ciclabili.
Il PUMS contiene al suo interno uno specifico piano che analizza la ciclabilità di Verona, si chiama Biciplan. Il Biciplan è stato costruito negli anni scorsi con la precedente Amministrazione Comunale con un processo di coinvolgimento dei Comuni contermini, le Circoscrizioni cittadine e l’associazionismo veronese, in primis FIAB Amici della Bicicletta Verona.
Ne sono risultati 24 itinerari ciclabili che riprendono in parte quelli esistenti, dando continuità a tratti disuniti. L’obiettivo è quello di raddoppiare gli attuali 100 chilometri di ciclabili per superare quota 200 chilometri nel giro di una decina di anni.
Rispetto al Biciplan ereditato dalla precedente Amministrazione, la Giunta Tommasi ha deciso di:
- rinforzare la sezione normativa con le indicazioni progettuali contenute nell’abaco di progettazione delle piste ciclabili del Piano degli Interventi di Verona, che punta all’alta qualità progettuale delle ciclabili (spazi generosi, ciclabili rettilinee, attraversamenti ciclabili sicuri, eccetera);
- aggiornare la sezione normativa, elencando le novità normative introdotte negli ultimi anni per sviluppare la ciclabilità diffusa, ossia le corsie ciclabili valicabili, le zone scolastiche, le case avanzate;
- sviluppare maggiormente le zone 30 nei quartieri, andando incontro e ascoltando le tante proposte arrivate nella fase partecipativa del piano, sia dalle Circoscrizioni che dalla cittadinanza, singola e associata. Sono state pertanto pianificate altre 10 nuove zone 30 nei quartieri di Verona est, ovest, nord e sud.
L’Amministrazione sta ora seguendo la progettazione preliminare degli itinerari del Biciplan, in parallelo con le Circoscrizioni interessate e FIAB Amici della Bicicletta. È infatti fondamentale passare dal piano al progetto, con uno sguardo attento di chi vive la strada e i quartieri ogni giorno.
L’Amministrazione sta già mettendo a bilancio importanti finanziamenti per poter realizzare, appena finite le varie fasi delle progettazioni, le nuove ciclabili, dando priorità agli itinerari che collegano i quartieri da e verso il centro città e i quartieri l’uno con l’altro, soprattutto nelle funzioni principali come servizi sanitari, scuole, luoghi di aggregazione sociale e impianti sportivi. Oltre a questo si stanno ovviamente portando avanti i progetti che coinvolgono altri Enti: è il caso della ciclabile che verrà ricavata sul Canale San Giovanni del Consorzio di Bonifica Veronese, tra Chievo e Corso Milano; è il caso del nuovo argine destro dell’Adige, dal Ponte San Francesco, lungo Basso Acquar e Pestrino, verso Porto San Pancrazio e il Lazzaretto, ove sarà qualificante l’intervento di recupero del compendio ex Caserma e Forte Santa Caterina al Pestrino, sostenuto dal PNRR (Piano nazionale i ripresa e resilienza).
Stanno inoltre proseguendo i cantieri di interventi già progettati in passato come il completamento della ciclabile della Valpantena tra Quinto e via Fincato e il completamento della ciclabile del canale Camuzzoni, tra via San Marco e la stazione e quella del canale Biffis, da via Turbina sino a Piazza Chievo. L’anno prossimo, invece, partiranno i lavori per nuove piste ciclabili e corsie ciclabili in Borgo Roma grazie ai finanziamenti PNRR di rigenerazione urbana dei complessi di case popolari Azzolini di Tomba e quelle di Tombetta.
di Michele Bresaola
Presidente commissione consiliare Mobilità, strade Traffico del Comune di Verona
(da Ruotalibera 180 – ottobre-dicembre 2023)
Il 12 ottobre 2023 con 26 voti favorevoli e 3 astenuti il Consiglio comunale di Verona ha approvato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, un documento fondamentale per partecipare ai bandi europei e aggiudicarsi i fondi per le infrastrutture e politiche di mobilità.
Rispetto al PUMS redatto in prima battuta dalla precedente Amministrazione, insieme alla Società Sintagma S.r.l. di Perugia che si è aggiudicata il bando, quello approvato dal Consiglio Comunale il 12 ottobre presenta delle modifiche recepite in fase di raccolta delle osservazioni e delle segnalazioni delle circoscrizioni e attraverso il contributo delle associazioni del territorio.
Una nota del Comune ha fatto sapere che “Il percorso e il futuro della mobilità sostenibile e del trasporto pubblico sarà rimodificato in coerenza con il Piano di Assetto del Territorio, la cui revisione partirà a breve”.
Secondo l’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari: “In un anno questa Amministrazione ha già avviato un percorso che punta a fare e non solo a parlare delle infrastrutture di cui necessita il nostro territorio. La scelta della nuova Amministrazione di non azzerare l’iter già avviato in passato ma di proseguirlo modificandolo in corso d’opera va nella direzione non solo di dare alla città tutti gli strumenti per rivedere e migliorare la mobilità cittadina, spostamenti, mezzi e infrastrutture, al fine di promuovere gli spostamenti sostenibili, ma anche di metterla nelle condizioni di ottenere investimenti e accedere a fondi europei per realizzarne le opere, che devono far parte di una progettualità”.
Le principali modifiche al PUMS riguardano: aumento delle Zone 30, l’estensione dell’abbattimento delle barriere architettoniche, l’utilizzo dell’urbanismo tattico, il potenziamento della sicurezza stradale davanti alle scuole con interventi di tipo strutturale, l’attuazione di precise politiche di mobility management aziendale.