Cicloturismo

Un “Po” meno lontano

Verona-Ostiglia direttissima, una ciclovia europea

Più di dieci anni fa, con i miei soliti amici di ciclovacanza, percorsi la ciclovia Claudia Augusta, da Donauwöhrt, in Germania, sul Danubio, fino a Verona. La via Claudia Augusta, costruita in parte ai tempi di Augusto e terminata ai tempi di Claudio, quindi a cavallo dell’anno zero, collegava la Pianura Padana con i territori germanici. Sul suo percorso che nella parte italiana si biforcava, ci sono molte supposizioni e poche certezze, soprattutto sul ramo che partiva dalla città di Altino le ipotesi si sprecano.

I Laghetti della Pellegrina (foto di Oscar Vanzo)

Meno problemi, invece, sussistono sul percorso da Ostiglia a Trento, che ovviamente passava da Verona e conoscendo le abitudini dei romani antichi (su quelli moderni non mi pronuncio), sembra logico pensare che in pianura seguissero la strada più breve e diritta.

Con questi presupposti e dovendo adattarsi alle condizioni attuali del territorio, da alcuni anni FIAB Verona sta cercando di convincere Sindaci e Regione Veneto a realizzare una ciclovia direttissima tra Verona e Ostiglia, passando da Isola della Scala, per completare almeno questo pezzo di tracciato della Via Claudia.

Risaie allagate (foto di Nilla Stanzial)

E parlando di Isola della Scala viene naturale, quasi obbligatorio, sentire dal nostro socio attivo isolano Guerrino Zandonà quale sia lo stato del progetto oggi. – Magari lentamente, ma va avanti. Il capofila dall’iniziativa, il sindaco di Vigasio, Eddi Tosi, ha affidato recentemente lo studio di fattibilità del progetto allo studio Minozzi di Isola della Scala. La proposta originale – continua Guerrino – prevede, tra l’altro, il recupero del sedime del tratto di ferrovia dismessa Dossobuono – Isola della Scala e tre chilometri del tratto di ferrovia dismessa Verona-Bologna presso Ostiglia, innestandosi sull’altra pista ciclabile dell’ex ferrovia Ostiglia- Treviso. Fra i due tratti la pista correrà sull’argine del fiume Tartaro.

Treviso Ostiglia (foto di Giuseppe Pedrollo)

In sostanza, questa nuova ciclovia attraverserà un territorio ricco di storia, anche se spesso misconosciuta, e di ambienti naturali di grande pregio. Ricordiamo che in località Vaccaldo, presso Vigasio, si era accampato l’imperatore Federico Barbarossa in attesa di scontrarsi con i Comuni. Isola della Scala ha una storia antica ed è al centro di un territorio che produce un riso (e un risotto) giustamente famoso. Il percorso del Tartaro ospita antichi mulini e a Pellegrina origina i laghetti, una palude protetta. A Nogara, dopo aver gustato un risotto con le “nose”, possiamo salire in treno per tornare a Verona. Gazzo Veronese, oltre alla pieve romanica di Santa Maria Maggiore, ospita la famosa palude del Busatello.

Data la cronica carenza di percorsi ciclabili, sia urbani che cicloturistici, ogni nuova realizzazione è bene accetta. La direttissima Verona-Ostiglia non ha la pretesa di essere più importante di altre, ma certamente dovrebbe godere di una certa priorità, sia perché metterebbe in collegamento il centro Europa con il centro Italia, attirando i cicloturisti tedeschi e austriaci, sia perché la sua realizzazione può già contare su tratti ciclabili o su terreni demaniali, come argini fluviali e tratti di ferrovie dismesse, facili da trasformare in percorsi ciclabili.

L’Europa Unita si fa anche favorendo il turismo dolce e alternativo, di cui il cicloturismo rappresenta senza dubbio la punta più avanzata.

(da Ruotalibera 171 – luglio-settembe  2021)

Leggi tutto

Bepo Merlin

Giuseppe Merlin, per tutti Bepo, ciclista urbano e appassionato cicloturista, va in bici da sempre, ma più convintamente da quando, a seguito del primo infarto, il medico gli ha detto di essere in debito della vita nei confronti della sua due ruote. Da allora si spende senza risparmio per la promozione della ciclabilità, in veste di socio-attivo e animatore di uscite e serate culturali. È stato anche Direttore di FIAB nazionale (succedendo all'indimenticato Gigi Riccardi e prima dell'attuale Francesco Baroncini), lasciando di sè un bellissimo ricordo in tutti coloro che hanno avuto il piacere di incontrarlo e conoscerlo, durante una delle sue molte "visite pastorali" in giro per le varie associazioni d'Italia. Tuttora collabora con FIAB Verona in mille forme e con mille strumenti, tra i quali spicca la penna, la sua "arma segreta", che Bepo maneggia con destrezza e rara efficacia. Chiunque legga i suoi scritti, infatti, non può non apprezzarne l'onestà intellettuale e la lucidità di analisi. Da tempo immemorabile tiene la sua personale rubrica "El cantòn del Bepo" nell'ultima pagina della rivista Ruotalibera, di cui è stato per anni capo redattore, riorganizzandola nella veste e nei contenuti così come la vediamo oggi. È stato anche tra i promotori e forti sostenitori della rivista nazionale BC, importante mezzo di comunicazione per le associazioni FIAB italiane e indispensabile organo di diffusione del miglior "ciclopensiero".
Pulsante per tornare all'inizio

Questo sito utilizza strumenti che installano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie vengono usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per raccogliere dati di navigazione (cookie statistici) o per promuovere prodotti e servizi (cookie di profilazione). Possiamo usare i cookie tecnici senza il tuo consenso, ma hai diritto di abilitare o meno quelli statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuterai ad offrirti una migliore esperienza di navigazione.