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Priorità di sviluppo di itinerari ciclabili in provincia di Verona

Dopo le proposte per una nuova mobilità nella Verona metropolitana, pubblichiamo un analogo documento riguardante gli itinerari ciclabili della nostra provincia, già condiviso, come il precedente, ai diversi livelli delle varie Amministrazioni. L’aggiornamento si riferisce a ottobre 2018, praticamente freschissimo. Anche in questo caso le valutazioni sulle diverse proposte sono in corso e daremo aggiornamento dei vari progressi attraverso i nostri consueti canali informativi (rivista Ruotalibera, editoriali (il Punto) del Presidente e sito web). Riteniamo indispensabile condividere queste importanti linee guida per consentire a lettori e simpatizzanti di conoscere il nostro pensiero e le nostre posizioni riguardo al futuro del nostro territorio.

Buona lettura. 

Ci permettiamo anche di ricordarti che, qualora ti trovassi d’accordo con questa visione, il modo migliore per sostenerla è anzitutto quello di iscriverti alla nostra associazione. Non far mancare il tuo supporto perchè il territorio veronese possa crescere in termini di mobilità attiva, con una rete di percorsi ciclabili e cicicloturistici sempre più connessa ed efficiente: associati subito! Grazie. 

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Nel seguito elenchiamo quelle che a nostro avviso sono le principali priorità da curare a Verona per le direttrici ciclabili di interesse medio-grande (provinciale-regionale-nazionale).

Ciclovia dell’Adige

In Provincia di Verona i tratti cui dedicare attenzione prioritaria sono:

  • il tratto cittadino da Boscomantico (fine del canale Biffis) al Porto di San Giovanni Lupatoto (ripartenza della cicloviadella destra Adige): per esso FIAB Verona ha già presentato da tempo l’ambizioso progetto “Ecomuseo dell’Energia Pulita” che mira, similmente a quanto fatto per il Biffis, a usare per intero gli argini di servizio dei canali idroelettrici Camuzzoni e Marazza a fini di mobilità ciclopedonale e come percorso ecomuseale a cielo aperto tra i siti (centrali, dighe, …) di produzione dell’energia pulita lungo l’asta dell’Adige;
  • il tratto di circa 3 km in destra Adige in territorio comunale di Ronco che va dal ponte di Albaredo all’inizio del comune di Roverchiara, ancora in uno stato di sterrato non curato.

Aggiungiamo un paio di osservazioni.

  • Il tratto di destra Adige nei comuni di San Giovanni Lupatoto e Zevio è attualmente tenuto sterrato, peraltro ben curato. Pur rispettando la scelta dei due comuni, FIAB Verona è orientata a proporne l’asfaltatura, per allargarne l’uso e facilitarne la percorribilità.
  • Per arrivare all’auspicato sviluppo dell’intera ciclovia dell’Adige Sud (destra Adige da San Giovanni Lupatoto all’Adriatico di Rosolina Mare) sottolineiamo l’importanza di lavorare in coordinamento con la Provincia di Rovigo che ha ancora i maggiori problemi, specie nel primo tratto nel comune di Badia Polesine (sterrato di campagna in cattivo stato) e nel tratto dopo Cavarzere (dove diventa una pericolosa strada con traffico veloce).

Ciclovia della Regione Veneto REV I1 Garda-Venezia

Diversi tratti in provincia di Verona di questa importante ciclovia (che da varie indagini risulta essere la più ambita tra quelle venete dal cicloturismo internazionale per l’importante sequenza di città d’arte che congiunge) sono stati tracciati su strade tutt’altro che sicure e gradevoli, e ci sarebbe bisogno di una seria revisione. Ci riferiamo ad esempio al tratto che va dalle basse di San Martino Buon Albergo a Soave, che comprende persino porzioni della pericolosa SP Porcilana.

Ciclopista del Sole (Bicitalia 1)

Resta ancora da tabellare e mettere in sicurezza il tratto – perlopiù su strade secondarie a basso traffico – da Rivoli Veronese a Peschiera del Garda. Questo tratto riguarda i comuni di Rivoli Veronese (dove arriva da nord la ciclovia dell’Adige-Sole, e c’è il bivio tra le due direttrici “Sole” verso Peschiera e “Adige” verso Verona), Affi, Bardolino, Lazise, Castelnuovo del Garda e Peschiera del Garda (da dove riparte la ciclovia del Mincio verso Mantova e oltre).

Ciclovia “Adige-Po Ovest” Legnago-Torretta-Bergantino sugli argini del Bussè

È un naturale collegamento tra l’Adige e il Po, alternativa “corta e occidentale” all’esistente da Barbuglio a Polesella in territorio rovigotto. Rientra già nell’elenco dei progetti selezionati a regia dalla Regione ma non ancora finanziati; l’auspicio è che l’iter venga sbloccato al più presto.

Ciclovia Verona-Villafranca-Mantova(Bicitalia 16 TiBre dolce)

Itinerario molto interessante ma migliorabile, ad esempio rendendo via Chioda più sicura tra la ZAI e Dossobuono, e sistemando la strada Grezzanella tra Dossobuono e Povegliano.

Ciclovia Verona-Isola della Scala-Nogara-Ostiglia sugli argini del Tartaro

Ad opera della Regione Emilia Romagna, che ha finanziatio il recupero come pista ciclabile dei lunghi tratti di sedime ferroviario dismessi nel proprio territorio in occasione del recente raddoppio della linea Bologna-Verona, tra non molto avremo una ciclabile Ostiglia-Bologna: appare dunque di primario interesse lavorare per un itinerario diretto Verona-Ostiglia che completi la fondamentale direttrice nord-sud Brennero-Verona-Bologna (ramo ostiliense della Via Claudia Augusta) restando nelle vicinanze della ferrovia. In quest’ottica il Tartaro, fiume di risorgiva dai bellissimi scenari,offre un’opportunità naturale per andare da Vigasio a Gazzo Veronese passando da Isola della Scala e Nogara; il collegamento da Verona a Vigasio sarebbe anche l’occasione per creare una seria direttrice cittadina tra il centro e la zona di Verona Sud (Fiera e, presto, il terminal del filobus alla Genovesa); e il collegamento finale tra Gazzo e Ostiglia avverrebbe tramite l’oasi del Busatello.

Ciclovia Villafranca-Sorgà-Nogara sugli argini del Tione

Anche il Tione è un fiume di risorgiva di grande interesse paesaggistico e naturalistico. Il progetto ciclopedonale del Tione da Villafranca a Sorgà, unito alla già esistente ciclopedonale per Bonferraro e Nogara offrirebbe un’interessante alternativa per arrivare a Ostiglia utile a chi proviene dalla Ciclopista del Sole (Valeggio sul Mincio) usando la ciclopista delle Risorgive.

L’ex ferrovia Treviso-Ostiglia (tratto Cologna Veneta-Minerbe-Legnago-Casaleone)

La Provincia di Verona è nettamente indietro rispetto a quella di Vicenza nel processo di recupero di questo storico sedime ferroviario regionale. La nostra proposta, come FIAB Verona, sarebbe di valutare di iniziare dal tratto di circa 15 km tra Cologna Veneta e Legnago, che congiungendo questi due grossi comuni della parte sud della provincia (e passando tra l’altro nel centro di Minerbe) avrebbe anche una notevole valenza di mobilità locale. Naturalmente sarebbe importante che i comuni interessati credessero in questa idea e lavorassero assieme per svilupparla.

Ciclovia del Menago tra Buttapietra e Cerea via Bovolone

Dall’innesto con la ciclovia delle Risorgive fino a quello con la Treviso-Ostiglia a Santa Teresa in Valle, sarebbe un’interessante opportunità di raggiungere importanti comuni recuperando all’uso ciclopedonale gli argini di uno dei più suggestivi corsi d’acqua della provincia.

Verona, 19 ottobre 2018

Corrado Marastoni e Giorgio Migliorini
FIAB Verona – Amici della Bicicletta Onlus


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FIAB Verona

FIAB Verona - Amici della Bicicletta APS promuove un modello di città "possibile", sempre più centrato sulle esigenze dei pedoni, dei ciclisti e degli utenti dei mezzi pubblici. Propone stili di vita sostenibili basati sull'utilizzo della bicicletta come mezzo abituale di trasporto e di svago e si impegna quotidianamente quale portavoce dei cittadini, per interloquire con l’Amministrazione Pubblica affinché prenda provvedimenti per favorirne e tutelarne l’uso. Conta circa 1.800 iscritti, confermandosi l'associazione FIAB più numerosa d'Italia. L' 85-90% dei soci dichiara di iscriversi per ragioni ideali, per richiedere alle Istituzioni un maggiore impegno a favore della mobilità sostenibile.
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