Bike To SchoolMobilità Urbana

Parco di bici scolastiche: quando la didattica incontra la mobilità sostenibile

«Quando sono arrivato al Ferraris, 8 anni fa, proveniente da una scuola privata, trovare un set di bici scolastiche è stata per me una bella sorpresa, che subito mi ha fatto scattare un’idea…». Emanuele Michelon, docente di Disegno e progettazione di Impianti energetici all’Istituto tecnico Galileo Ferraris di Verona, illustra come la scuola utilizza la flotta di bici scolastiche.

– Professore, partiamo dal principio: quante bici avete a disposizione e come vengono usate?

Sono 30 biciclette di tipo rampichino con le quali portiamo fuori le classi terze per illustrare le ciclabili della città, in particolare sul percorso dell’Ecomuseo dell’Energia Pulita. Per esempio, percorriamo la ciclabile del Biffis fino alla centrale elettrica di Bussolengo.

– Queste uscite sono gradite agli studenti?

I ragazzi sono entusiasti ogni volta che si propongono iniziative fuori dall’aula. Sono esperienze che permettono di fare gruppo e di diffondere la conoscenza di attività e pratiche che solitamente si trovano al di fuori del loro range di interessi. Inoltre, nel caso specifico, la mobilità sostenibile ha sicuramente un ruolo importante nel percorso “energia” e l’ecomuseo come destinazione è una scelta appropriata. Per questo ho detto di essere stato molto contento di aver trovato queste biciclette.

– Quali altre attività vengono svolte con le bici?

Facciamo inoltre degli incontri di base per la manutenzione ordinaria delle biciclette. La cosa molto bella è che quando passano in quarta gli studenti preparano i mezzi che poi vengono messi a disposizione per le uscite delle terze.

– E tutto questo fa parte integrante delle attività scolastiche?

Certamente. L’uscita è inquadrata come attività curricolare e anche il corso di manutenzione è modulo di meccanica o meccatronica. L’uscita, la visita, il corso di manutenzione, sono tutti momenti formativi strettamente legati tra di loro. Finora ho parlato degli aspetti che seguo direttamente, ma le bici sono usate anche da altri docenti per altre materie, per esempio Scienze motorie, e sono a disposizione di qualunque altro insegnante ritenga utile una uscita o una visita per approfondire alcuni particolari aspetti o argomenti. Prezioso, in tutte queste attività, è il supporto fornito dai volontari della FIAB. Soprattutto nelle uscite, in strade comunque trafficate, poter contare su qualcuno che dia una mano è molto importante per noi insegnanti.

– Va bene la manutenzione ordinaria, ma quando si rompe un pezzo come fate?

La manutenzione straordinaria era, effettivamente, la parte mancante di questi progetti. Parlo al passato perché la dirigenza della scuola ha destinato una somma grazie alla quale, proprio di recente, sono state rimesse in sesto sette biciclette, cosicché ora la flotta è al completo e tutti i mezzi sono funzionanti.

– Tutto molto bello. Ma è anche una grossa responsabilità…

Occorre tanta buona volontà. Come dicevo prima, le uscite avvengono nel contesto di strade comunque molto trafficate, e portare fuori le classi è piuttosto impegnativo. Con il nostro mobility manager di istituto ci stiamo organizzando per ampliare e sviluppare ulteriormente queste iniziative ed essere sempre più presenti, partendo proprio dalla Settimana della mobilità sostenibile di settembre.

(da Ruotalibera 183 – settembre-dicembre 2024)

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Michele Marcolongo

Michele Marcolongo è nato il 5 novembre 1975 a Verona, la città dove vive. Laureato in Scienze Politiche all’Università di Padova con il massimo dei voti, dal 2005 svolge attività giornalistica e di comunicazione collaborando con quotidiani, riviste e come addetto stampa di associazioni ed esponenti politici. Nel campo della comunicazione per la mobilità sostenibile dall’ottobre 2010 collabora con il trimestrale BC (la rivista di FIAB nazionale) mentre è da ben più tempo addetto stampa di FIAB Verona e capo redattore della rivista Ruotalibera.
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