Periodico degli Amici della Bicicletta

NEMICI DELLA BICI

articolo del n.41/1994

In questi anni abbiamo lavorato con impegno. Le iniziative degli Amici della Bicicletta per le piste ciclabili e per i diritti dei ciclisti hanno dato i loro frutti. Oggi molti cittadini si rendono conto della necessità d'incentivare l'uso della bicicletta ed alcuni amministratori pubblici iniziano a rispondere alle nostre istanze.
Ma non illudiamoci, vincere alcune battaglie non significa vincere la guerra. In realtà i nemici della bicicletta sono tanti e, se non mostriamo gli "artigli", sono pronti ad annientarci.
Lo scorso ottobre, su istanza di un gruppo di cittadini e commercianti, il TAR di Bologna ha bocciato le piste ciclabili volute dal Comune. Anche nella vicina San Giovanni Lupatoto ci sono state proteste e un parziale "blocco" del progetto di rete ciclabile.
I quotidiani locali hanno alimentato la campagna anti-bicicletta, titolando a Bologna "Il provvedimento del Tar ha liberato la città da un incubo" e a Verona "Piste ciclabili: progetto Attila".
Come è lontana l'Italia dall'Europa !!! Da noi ogni spazio urbano è destinato alle automobili. Il minimo disturbo arrecato alla "categoria" suscita valanghe di proteste...
Realizzare percorsi ciclabili, se da una parte può comportare qualche piccolo disagio per pochissimi cittadini, dall'altra ne favorisce lo spostamento in bicicletta di molti altri.
Eppure, nei casi citati, la minoranza l'ha spuntata.
Questo potrebbe accadere anche a Verona; dopo che il Comune ha "sbandierato" la prossima realizzazione di qualche ciclopista, molti cittadini si sono convinti che gli Amici della Bicicletta abbiano raggiunto i loro obiettivi.
Non ci si deve illudere. I fatti accaduti altrove ci dimostrano che il gioco si sta facendo ancor più "duro" (e quando il gioco si fa duro .... i duri cominciano a giocare!!).
Gli Amici della Bicicletta lanciano quindi un appello ai ciclisti urbani di Verona. Ci sono ancora molte battaglie da combattere: non dobbiamo perderle!!! Lasciarci ora soli in trincea, pronti all'estrema difesa con la baionetta, sarebbe il più tragico degli errori.
Cosa dobbiamo fare? Aderire agli Amici della Bicicletta, cercare nuovi soci, partecipare alle bicifestazioni e propagandare le nostre idee in ogni occasione.
I "Nemici della Bici" possiamo batterli solo se siamo uniti ed attivi.
Stefano Gerosa

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