| IN MOUNTAIN-BIKE RISPETTANDO LA NATURAarticolo del n.25/1990 |
MOUNTAIN-BIKE: REGOLAMENTARSI OGGI PER NON LAMENTARSI DOMANI !
Con un articolo apparso sul numero speciale di Ruotalibera del marzo di quest'anno abbiamo
iniziato ad occuparci del pianeta mountain-bike.
Trattandosi di una pratica sportiva che si va diffondendo a macchia d'olio, abbiamo ritenuto
opportuno, in quanto gruppo cicloecologistico, invitare tutti gli appassionati a fare un uso
corretto della bici da montagna, cioe' in primo luogo rispettoso dell'ambiente naturale, degli
altri escursionisti, delle proprietà altrui.
Riteniamo, infatti, che la mountain-bike sia un mezzo che permette di fondere in un'unica
attività sport, natura e cultura. Con il "rampichino" è possibile soddisfare la propria passione
ciclistica, è possibile vivere qual-che ora a contatto con la natura, è possibile, infine, scoprire
e conoscere il territorio nelle sue caratteristiche ambientali e culturali. E tutto ciò lasciando
una impronta quasi invisibile sull'ambiente.
Con questi intenti e anche per evitare che in futuro determinati comportamenti poco corretti,
che qui e là cominciano ad affiorare, possano essere pagati da tutti in termini di proibizioni,
chiusure, multe, ecc., proponevamo una sorta di codice di autodisciplina.
Quella nostra presa di posizione non è rimasta lettera morta. Si è visto, infatti, che la necessità
di un momento di riflessione sul fenomeno mountain-bike era sentita anche da altri gruppi e
associazioni. Sono stati così coinvolti nell'iniziativa ATB Libertas, Comitato Gruppi
alpinistici e naturalistici veronesi, Commissione TAM del CAI, Federazione Ciclistica
Italiana, Italia Nostra, Lega Ambiente, SASS, Udace, UISP-Arci, U.S.-Acli e WWF.
Nel corso di una serie di incontri il discorso da noi iniziato è stato approfondito e ampliato, e
si è così giunti, grazie al contributo di tutti i gruppi, ad una nuova più completa redazione del
codice di comportamento (vedi sotto).
Quest'ultimo verrà presentato alla cittadinanza nel corso di un incontro pubblico che si terrà
nel mese di settembre ed a cui parteciperanno tutti i gruppi che aderiscono all'iniziativa.
Seguiranno altre iniziative volte a coscentizzare i sempre più numerosi amanti della bici di
montagna.
Lorenzo Rocca
Lucio Garonzi
CONSIGLI PER UN USO CORRETTO DELLA BICI DA MONTAGNA
1. PROCEDERE CON PRUDENZA
E' consigliabile procedere a velocita' moderata indossando il casco, in quanto i sentieri
per-corsi possono rivelarsi insidiosi e nascondere pericoli per la propria incolumita' e per
quella di altri eventuali escursionisti.
2. NON AVVENTURARSI OLTRE LE PROPRIE CAPACITA'
L'escursionismo in mountain bike e' una pratica sportiva impegnativa che richiede una certa
preparazione fisica. Per evitare, fra l'altro, che a qualcuno tocchi la seccatura di venirci a
togliere dai guai, e' meglio scegliere percorsi adeguati alle proprie capacita' e conoscenze, e
comunicare a qualcuno la zona della propria escursione.
3. RISPETTARE GLI ESCURSIONISTI A PIEDI
Monti, colline e campagne sono di tutti, e tut-ti hanno il diritto di goderne. Evitiamo quindi che
il nostro mezzo possa essere causa di disturbo per gli altri. Quando si incrociano escursionisti
a piedi, farsi sentire e procedere con cautela; in caso di sentieri stretti dare la precedenza a chi
non e' meccanizzato.
4. EVITARE DI TRANSITARE SU SENTIERI AFFOLLATI
Il territorio a disposizione delle nostre mountain bike e' amplissimo. E' inutile, quindi,
ammassarsi tutti negli stessi luoghi e frequentare i soliti affollatissimi sentieri, correndo il
rischio di creare situazioni di tensione con gli altri escursionisti.
Il transitare su percorsi meno battuti, inoltre, diluisce l'impatto ambientale della bicicletta sul
territorio.
5. RISPETTARE L'AMBIENTE CON CUI SI ENTRA IN CONTATTO
Evitiamo di arrecare danno alla flora e di disturbare gli animali selvatici e domestici.
6. PROCEDERE SU STRADE O SENTIERI
Per il rispetto del territorio e della proprieta' altrui e' doveroso seguire sentieri; mulattiere,
carrarecce non calpestando i pascoli e lasciando eventuali cancelli come si sono trovati. Se, in
casi eccezionali, fosse necessario abbandonarli, poniamo la massima attenzione a non
danneggiare i prati ed eventuali colture.
7. NON ABBANDONARE O NASCONDERE RIFIUTI
I rifiuti non solo sono brutti da vedere, ma costituiscono una grave fonte di inquinamento per il
suolo e i corsi d'acqua. In certi casi possono anche rappresentare un pericolo per gli altri
escursionisti. Abituiamoci, percio', a raccogliere e a riportare a casa tutti i nostri rifiuti (e
magari anche quelli abbandonati da turisti maleducati).
8. EVITARE FRENATE BRUSCHE E DERAPATE
Soprattutto in discesa e in caso di terreni soffici, questi comportamenti possono favorire il
dissesto dei sentieri e il formarsi di solchi, i quali, a lungo andare, agevolano l'azione erosiva
delle acque. In alcuni tratti particolari e' meglio procedere a piedi, anche per evitarci
spiacevoli incidenti.
9. AVERE IL MASSIMO RISPETTO NELLE AREE PROTETTE
Prestiamo la massima attenzione in caso di passaggio attraverso parchi, riserve, oasi
naturalistiche, sentieri natura o altre zone di particolare interesse ambientale. Sara' bene
informarsi circa l'esistenza di eventuali vincoli o norme da seguire.
10. INDOSSARE UN ABBIGLIAMENTO ADEGUATO ALL'AMBIENTE FREQUENTATO
In alcune situazioni, indossare capi fluorescenti puo' essere utile (strade con traffico, di sera ,
nella nebbia, ecc.), ma in altre puo' essere inopportuno (sentieri natura, riserve o parchi
naturali, ecc.).