| SE NON VI ASCOLTERANNO PER LE VOSTRE RAGIONI, LO FARANNO PER LA VOSTRA INSISTENZAarticolo del n.40/1993 |
Gli Amici della Bicicletta di Verona hanno vinto una lunga battaglia
CENTRO STORICO CHIUSO AL TRAFFICO, MA FINALMENTE APERTO ALLE BICI.
Certo, nonostante i divieti, nessuno di noi ha mai rinunciato ad usare la bicicletta. Ma, seppur
la maggior parte dei vigili chiudesse un occhio, ci faceva un po rabbia rischiar la multa o
essere considerati dei fuorilegge (tollerati), quando pedalando contribuivamo a rendere
Verona un po meno inquinata e "trafficata".
Quindi, dopo tante proposte e proteste, possiamo finalmente cantar vittoria. Forse è una
vittoria simbolica. Nonostante tutto siamo ancora in attesa delle piste ciclabili e quelle poche
che si faranno rischiano linsuccesso, nascendo un po a caso per la mancata predisposizione
di un serio "piano di rete ciclabile".
Tuttavia è un segno positivo, finalmente qualcosa si è mosso e, dopo anni di completo
immobilismo e di inganni, vuol dire che qualcosa incominciamo a contare...
I CICLISTI SONO TRISTI
Con questo slogan gli Amici della Bicicletta si sono trovati Sabato 8 Maggio in Piazza Bra per
una manifestazione di protesta/proposta. E seguito un corteo in fila indiana per le strade del
Centro Storico (portando le biciclette a mano), che è andato a seppellire 10 anni di "buone
intenzioni" e di promesse mai mantenute dagli Amministratori veronesi.
Nel proclama letto in piazza veniva ricordato che:
" I ciclisti, infatti, in questi giorni, hanno ragione di essere particolarmente tristi.
La manifestazione, diversamente che in molte altre gioiose occasioni, non si svolgerà in sella
ma portando la bici a mano.
Infatti, ormai, pedalare per il Centro Storico è severamente proibito!!
Listituzione di zone pedonali e corsie preferenziali per gli autobus ci va bene, ma è assurdo
ostacolare i ciclisti.
Nei paesi del nord-Europa e in qualche città italiana (si veda per esempio Bolzano) nei centri
storici si permette laccesso alle biciclette in alcune zone pedonali e lungo alcune corsie
preferenziali. Esistono inoltre corsie ciclabili per percorrere alcune strade a senso unico anche
nel senso opposto a quello prescritto.
Occorre segnalare degli itinerari ciclabili che consentano ai ciclisti di circolare e di
attraversare il centro storico "legalmente in tutte le direzioni".
Non costa quasi niente... basterebbe qualche barattolo di vernice e qualche segnale stradale,
eppure non si è mai fatto.
LE ORDINANZE PER GARANTIRE LA CIRCOLAZIONE IN CENTRO
Lazione degli AdB questa volta ha incontrato un interlocutore più sensibile. Il nuovo
assessore al Traffico, Giacinto Albanese ci ha incontrati e, con lassenso del Comandante dei
Vigili Urbani e dei responsabili dellUfficio Traffico e dellUfficio Strade, ha accolto alcuni
nostri suggerimenti preparando le ordinanze per garantire la libera circolazione delle bici in
cantro.
Gli instancabili AdB nel mese di Giugno, a più riprese, hanno sollecitato il Comune a rendere
operative le due ordinanze del Sindaco ed oggi finalmente gran parte del Centro è "legalizzato"
alle biciclette.
PISTE CICLABILI: DA VENEZIA NOVITA
Finalmente la legge regionale n. 39/91 sulle piste ciclabili (da noi sostenuta) è diventata
operativa. Il 19.5.93 la commissione regionale ha approvato il riparto dei fondi con il seguente
risultato:
INTERVENTI
FINANZIATI PER PROVINCIA
VENEZIA Lire 3.892.000.000
PADOVA Lire 3.324.000.000
TREVISO Lire 3.164.600.000
VICENZA Lire 2.739.000.000
VERONA Lire 1.927.600.000
ROVIGO Lire 1.000.000.000
BELLUNO Lire 0.752.000.000
Verona non solo ha ricevuto molto meno di altre provincie con pari numero di abitanti, ma lo
stesso capoluogo ha ricevuto meno di Venezia, Padova e Rovigo.
Verona città ha avuto finanziati due progetti: 1-Pista ciclabile "TRATTO
CIRCOVALLAZIONE" Spesa prevista L. 795.000.000 Contributo regionale L. 556.500.000
2-Pista Ciclabile "Chievo-Ponte Catena"Spesa prevista 547.380.000 Contibuto L. 323.100.000
In Provincia sono stati finanziati:
1-S. Giovanni Lupatoto - Piano percorsi ciclabili L. 500.000.000
2-Malcesine - Lungo Lago di Garda L. 354.000.000
3-Bardolino - Lungo Lago fino a Cisano L. 134.000.000
Il nostro lettore si chiederà: come mai Verona, pur essendo città turistica e con un centro
storico di valore internazionale, ha ricevuto meno finanziamenti di altre realtà?
I soliti politologi direbbero che Verona conta poco a livello regionale, noi non pensiamo che
sia solo questo il motivo. Infatti spulciando tra i criteri adottati per la ripertizione dei fondi
notiamo che elementi ritenuti importanti sono stati lincidenza della popolazione di ciascuna
provincia e per ogni provincia il numero di Comuni che hanno utilmente presentato domanda
(nel veronese pochi si sono dati da fare). Inoltre sono stati privilegiati, a livello tecnico, i
Comuni che si erano dotati di un piano di RETE DI PERCORSI CICLABILI e nella città di
Verona questa è la lacuna che pesa gravemente sulla progettualità municipale.
Questa nostra richiesta è stata colta dal Consigliere dei Verdi Giuseppe Campagnari, che al
momento della votazione degli stanziamenti a carico del Comune per le piste ciclabili sopra
elencate, ha proposto e fatto approvare dal Consiglio Comunale la delibera n. 108 che impegna
la giunta ad "avvalersi di un TECNICO ESPERTO (cioè che abbia concretamente progettato e
realizzato) che valuti complessivamente i protetti in unottica di SISTEMA A RETE DI PISTE
CICLABILI"_ Quando lAmministrazione intende concretizzare questa delibera?
La realizzazione di un PIANO è urgente per la città di Verona.
Il Comune dovrebbe:
1 - Costruire una rete di percorsi ciclabili (recuperando i progetti esistenti e i piani generali
dei quartieri approvati dalla II°, VI° e VII° Circoscrizione) con lo scopo di collegare il centro
con la periferia;
2 - Individuare le priorità di interventi di PERCORSI CICLABILI, cioè nuove piste ciclabili
ma anche adattamenti di strade esistenti (creando sensi unici o sistemando i parcheggi auto);
3 - Realizzare i progetti esecutivi dei percorsi ciclabili ritenuti prioritari, per poter accedere a
nuovi finanziamenti;
4 - Unificare i Settori Traffico e Strade per permettere una sinergia di programmazione, di
esecuzione e di controllo delle opere e incaricare un tecnico a seguire tutte le procedure
relative ai percorsi ciclabili.
Seguendo questo iter il Comune eviterà di compiere gli errori del passato... che si protraggono
tuttora. Oggi assistiamo che il tratto di circonvallazione tra ponte Navi, Via Torbido fino a
porta Vescovo è stato considerato una priorità dei progetti esistenti e pertanto è stato finanziato
dalla Regione...
A noi sembrano soldi mal spesi... nessuno di noi ha intenzione di intossicarsi per raggiungere
dal Centro, Porta Vescovo. Se qualcuno la pensa diversamente ce lo faccia sapere!!
Lucio Garonzi