Periodico degli Amici della Bicicletta
n°58 - Gennaio-Marzo 1998

put put put

di Marco Passigato

Il Piano Urbano del Traffico di Verona punta a valorizzare e potenziare la ciclabilità e la pedonalità. Un risultato importante per gli Amici della Bicicletta ma anche un punto di partenza per un impegno che deve continuare

Come molti soci avranno saputo dai media, nei primi giorni della scorso mese di dicembre l’Amministrazione Comunale ha approvato il Piano Urbano del Traffico.
Come ogni strumento della programmazione urbana anche questo piano ha avuto un percorso approvativo complesso e difficoltoso in quanto ha cercato di recepire le numerosissime istanze delle varie rappresentanze dei cittadini.
Il PUT dice che la ciclabilità e la pedonalità sono modalità strategiche e da potenziare per favorire la mobilità dei cittadini e contiene un programma per la realizzazione di circa 100 chilometri di percorsi ciclabili in 5 anni con una spesa di circa 20 miliardi. Per la pedonalita sono previsti la realizzazione di circa 150 attraversamenti pedonali “migliorati” con isoletta salvagente centrale di protezione e circa 10 chilometri di marciapiedi da migliorare con una spesa di circa 2,6 miliardi in 5 anni. Sono state inoltre recepite le osservazioni della nostra associazione che ha chiesto che venga inserito nel documento la definizione di isola ambientale al fine di favorire la riqualificazione delle strade locali delle periferie attraverso la partecipazione delle Circoscrizioni e dei cittadini con la realizzazione di alberature, marciapiedi migliorati, parcheggi ordinati, maggior sicurezza ciclabile e minor inquinamento per gas di scarico e rumore.
Quanto sopra esposto è il risultato di anni di impegno degli Amici della bicicletta a livello locale e nazionale ed il segnale che le mobilità ciclabile e pedonale stanno assumendo la dignità che le caratterizza negli altri paesi d’Europa. Ricordiamo comunque che il PUT nel suo complesso contiene anche moltissimi altri interventi di gestione e riorganizzazione della viabilità e dei parcheggi per complessivi 82 miliardi di spesa in 5 anni e che pertanto gli uffici comunali preposti saranno oberati di progetti e lavori da eseguire, pertanto se vogliamo che le cose che ci stanno a cuore rimangano prioritarie e vengano realizzate sarà necessaria una presenza ed una visibilità continua dell’Associazione al fine di esercitare un efficace “pressing” sull’Amministrazione.

Marco Passigato

Quale futuro per Verona - città possibile?

di Stefano Gerosa

Il Piano Urbano del Traffico, come scrive l’Ing. Passigato, recepisce molte nostre proposte. Ritengo sia un risultato importante, sicuramente il segno concreto del fatto che, dopo anni di duro lavoro, gli Amici della Bicicletta di Verona sono riusciti a fare “cultura” a livello tecnico-progettuale e, pertanto, ad orientare almeno un po’ la pianificazione del traffico nella direzione auspicata.Non tutti gli Amici della Bicicletta la pensano così. Di concreto, fino ad oggi, non hanno visto quasi nulla. E non esultano per un pezzo di carta, si chiami anch’esso PUT; continuano a non fidarsi degli amministratori e dei politici nostrani. E’ difficile dargli torto; ne abbiamo visti tanti di progetti rimasti nel cassetto, altri approvati e poi reiterati, altri ancora realizzati in maniera incompleta (vedi ciclopista di Viale Piave). Si rilegga soltanto, a tal proposito, l’articolo di Lucio Garonzi sullo scorso numero di Ruotalibera.
E’ troppo facile però farsi prendere dall’amarezza e dallo sconforto. Come nell’articolo che pubblichiamo di seguito nella nuova rubrica CONTROPEDALE, scritto da un amico da sempre molto attivo nell’associazione, che preferisce firmare con uno pseudonimo. Egli ci pone molte domande.... ad ognuno la sua risposta.
La mia l’ho già anticipata. Seppure i cambiamenti siano molto lenti, il nostro lavoro ha già dato dei validi risultati, anche se prevalentemente sul piano culturale e tecnico progettuale. Su questi si dovrà basare la nostra azione in futuro.
Comunque ricordiamoci che la “città possibile” è la città di tutti e per tutti, a cui tutti dobbiamo contribuire con idee, iniziative partecipazione ed entusiasmo. Pertanto anche se qualcuno di noi, dopo anni di battaglie, è un po’ stanco e demotivato, occorre che qualcun altro si faccia avanti.. e sicuramente qualcuno ci sarà tra i nostri 700 soci!!

CONTROPEDALE di Paperoga

Verona e una città strana.Circa sedici anni fa è nata l’Associazione Amici della Bicicletta che attualmente è una delle più vecchie, grosse e attive associazioni nazionali..Oltre dieci anni fa e stato pubblicato in 2.000 copie il primo opuscolo “proposte per una rete di percorsi ciclabili”. Il documento ha fatto scuola in altre città.
Da oltre cinque anni è attiva presso la nostra associazione una rappresentanza del movimento nazionale “la città possibile” che nel frattempo è felicemente germogliato in numerosi comuni e città del Piemonte e dell’Emilia con iniziative legate al miglioramento del verde, del traffico, dei quartieri, attraverso la partecipazione dei cittadini.
Da quattro anni abbiamo rapporti stabili, viaggi di studio e conoscenza con il Gruppo per la Moderazione del Traffico della Svizzera Italiana. Un anno fa e stato pubblicato il primo quaderno sulla moderazione del traffico da un’idea dell’instancabile ing. Marco Passigato condivisa e realizzata con altri soci di Mestre, Mira e Padova.
Insomma, la nostra è una delle associazioni leader in Italia, che fa scuola, con numerosissimi soci, con molte iniziative ed attività e nonostante tutto ciò Verona e rimasta il fanalino di coda in fatto di ciclabilità, sicurezza stradale, bisogni di mobilita di bambini e di anziani.
Ma perchè? E’ un fatto di cittadini, di politici, di circostanze, della sottocultura individualistica del nord-est? Perchè tanto lavorare per nessun risultato concreto, al massimo parole rassicuranti ma fatti nessuno?
Tra pochi mesi ci saranno le elezioni comunali; è il caso di rimanere spettatori passivi o di impegnarsi ancora una volta per le cose che desideriamo e che ci accomunano?
E dopo le elezioni sarà il caso di continuare o di cambiare hobby, giocare a tennis, andare in piscina, farsi lampade e saune e comperarci il “macchinone”? Cosi noi saremo sicuri nel traffico... e del resto chi se ne frega!!

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