Periodico degli Amici della Bicicletta
n°56 - Luglio-Settembre 1997

Lettere alla Redazione

POESIE A RUOTALIBERA

A seguito della 3 giorni di questa primavera a Merano
Loretta a scritto questa poesia che volentieri pubblichiamo

Pedalando in Trentino di Loretta Venier

Sete e diese; puntuali a la stassion,
caricà, la bici in treno,
sen partidi par Bolzano
e là, aven fato colasion.

Dopo via a pedalar in meso ai fruteti,
sercando de respirar l’aria trentina
che de solito l’ è pura e fina,
invese quel giorno; nè tocà impenirse i polmoni,
del velen destinà ai pomi.

Serimo però contenti ‘istesso,el sol ne riscaldava,
l’allegra compagnia ne rilassava
faseimo qualche trato in apnea.
par el resto, se cantava e se ridea.

Arivadi a Merano; momento de sgomento e de stupore,
avemo scoperto che la pension l’era gestida dale suore.
Ne sorto un gran sospeto e savemo domandà:
Cos’elo questo...... n ospisio? Che..... i voia lasarne quà?

Pasada la paura avemo chiarido la situasion,
in parte l’era un ospisio, in parte ‘na pension.
Gh’era tuto novo, pulUo e ordinato,
e veramente bon quel che ‘rivava nel piato.

Tra ‘i altri avenimenti gh’è stà: la Nelda che ha sbusà,
la Maria che l’è cascà,
e par finir la Laureta
insieme a la so bicicleta,
l’è volà zo da un pontesel, drita, drita in un rusel,
però è finido tuto ben, ringrasiemo pure el ciel,
avarea podudo farse del mal,
e finir la gita al’ospedal.

Par finir gh’è stà anca ci, fin su in Tirol
el ghè ‘rivà si, ma..... tirà par el col.
Da parte mia son ‘rivà su paonassa,
sull’orlo del colasso,parea proprio ‘na strassa.
Ma è bastà un bon caffè
par rimetarme da novo in piè.

A parte ‘sti picoli inconvenienti,
semo stè proprio contenti
e l’ultima sera al taolo dei Senior
tanto par no dir ansiani.
L’era tuto un sganassar,
seguido da un batimami.

Voleimo far festa a tuti e tuti ringrasiar,
specialmente la Sara e Sandro che tanto i sa dati da far.


OPINIONI

Caro Alfonso, caro Giovanni,
peccato che il vostro progetto di escursione in Lessinia non sia andato a buon fine; avrei partecipato molto volentieri anche a costo di portarmi tutto sulla bici “perchè chissà se è possibile fare arrivare un furgone di appoggio fino a Podestaria con i sacchi a pelo e tutto il resto” diceva Giovanni, “sai siamo nel Parco della Lessinia”. Miei cari, se mai riproverete ad organizzare l’escursione sappiate che non dovete avere questa preoccupazione: Podestaria può essere tranquillamente raggiunta in vettura, anzi deve essere raggiunta in vettura, perchè se provate a farlo a piedi od in bicicletta rischiate la pelle. E’ quanto ho scoperto un paio di domeniche fa quando, ignari, con mia moglie abbiamo caricato il bambino nello zainetto e ci siamo incamminati verso il “Rifugio”. Abbiamo così visto che sul percorso Bocca di Selva - Podestaria si corre ogni domenica il Rally dei Culi di Piombo, a cui si mischiano anche gli inevitabili IMBECILLI, con motori che rombano, derapate in curva, e sassi che schizzano. E i poveri pedoni? Beh, ai pedoni può anche capitare di sentirsi chiedere che ci fanno in mezzo alla strada, come è successo a chi scrive. All’Azienda di Promozione Turistica di Boscochiesanuova mi hanno risposto che tutto il tragitto da Passo Fittanze a Bocca di Selva è aperto al traffico e che “in fin dei conti è chiuso il percorso che viene da S. Giorgio e che se vado di giorno feriale trovo poco traffico”!!; si sono comunque affrettati a precisare che loro non c’entrano niente e che la decisione è della Comunità Montana. Così è miei cari, nella patria di Paola Pezzo, non si sa sfruttare un patrimonio inestimabile come l’altopiano dei Lessini, che sembra creato apposta per il cicloescursionismo ed il trekking, con relativo indotto turistico, ma si preferisce puntare sulle consumazioni domenicali dei Culi di Piombo perdendo, ovviamente, quelle degli appassionati di montagna. Miei cari, di fronte a tanta ottusità dico che è meglio non solo cancellare definitivamente l’idea del giro in Lessinia, ma anche lanciare un boicottaggio attivo delle nostre Montagne, fino a quando certe teste non si rendono conto che siamo in Europa nel 2000.

Grazie per averci provato, Valerio

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