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Viale Piave:
Cestaro, un infermiere dell'Ospedale di B.go Roma ci fa sapere come la corsia ciclabile sia in
più punti divenuta un parcheggio per auto, senza che la cosa preoccupi minimamente vigili e
Comune.
Lungadige Galtarossa:
Chiara ci segnala che sul lato Est della Via, vicino all'ingresso dell'APT, all'altezza della
Trattoria è stata collocata una campana di vetro che ostruisce il passaggio dei ciclisti.
Infine sempre su Viale Piave il nostro socio Adriano Speri ha scritto una lettera:
Pista ciclabile sparita in Viale Piave
In questi giorni sui giornali si grida a gran voce: "Più biciclette vuol dire meno macchine, a
condizione che ai ciclisti sia garantita la sicurezza". Che sicurezza, ad esempio, abbiamo noi
ciclisti, provenienti da via Tombetta per recarci in città e poi ritornare? Su viale Piave (lato
cartiere Fedrigoni) c'era una stretta pista ciclabile e invece di allargarla è stata tolta: la tabella
segnaletica, però è rimasta lì come prima. Non si può rischiare l'attraversamento davanti ai
Magazzini Generali, passando poi, sotto il cavalcavia per portarsi sull'unica pista ciclabile a
fianco delle ferrovie: si rischierebbe di essere investiti dall'ntenso traffico proveniente da
stradone S. Lucia e da quello altrettanto intenso e veloce proveniente dalla città su Viale
Piave. Fra le altre "crepe" del famoso Put (piano urbano del traffico) tanto studiato a tavolino,
sulla zona Golosine/S.Lucia/Borgo Roma, segnaliamo anche questa.
Adriano Speri - Verona