Periodico degli Amici della Bicicletta
n°55 - Aprile-Giugno 1997

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verranno consegnate a chi di dovere

Viale Piave:
Cestaro, un infermiere dell'Ospedale di B.go Roma ci fa sapere come la corsia ciclabile sia in più punti divenuta un parcheggio per auto, senza che la cosa preoccupi minimamente vigili e Comune.

Lungadige Galtarossa:
Chiara ci segnala che sul lato Est della Via, vicino all'ingresso dell'APT, all'altezza della Trattoria è stata collocata una campana di vetro che ostruisce il passaggio dei ciclisti.

Infine sempre su Viale Piave il nostro socio Adriano Speri ha scritto una lettera:

Pista ciclabile sparita in Viale Piave
In questi giorni sui giornali si grida a gran voce: "Più biciclette vuol dire meno macchine, a condizione che ai ciclisti sia garantita la sicurezza". Che sicurezza, ad esempio, abbiamo noi ciclisti, provenienti da via Tombetta per recarci in città e poi ritornare? Su viale Piave (lato cartiere Fedrigoni) c'era una stretta pista ciclabile e invece di allargarla è stata tolta: la tabella segnaletica, però è rimasta lì come prima. Non si può rischiare l'attraversamento davanti ai Magazzini Generali, passando poi, sotto il cavalcavia per portarsi sull'unica pista ciclabile a fianco delle ferrovie: si rischierebbe di essere investiti dall'ntenso traffico proveniente da stradone S. Lucia e da quello altrettanto intenso e veloce proveniente dalla città su Viale Piave. Fra le altre "crepe" del famoso Put (piano urbano del traffico) tanto studiato a tavolino, sulla zona Golosine/S.Lucia/Borgo Roma, segnaliamo anche questa.
Adriano Speri - Verona 

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