Come organizzare una cicloescursione
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COME TRASPORTARE LA BICICLETTA
COME PROGRAMMARE TAPPE E PERCORSI IN UN VIAGGIO DI PIU' GIORNI
SCHEDA 1 - COME TRASPORTARE LA BICICLETTA
In treno con bici al seguito.
Molti cicloturisti in altri paesi europei sono abituati a viaggiare in treno con la propria
bicicletta. Questo è possibile, da pochi anni, anche in Italia.
> Nell'orario ufficiale sono indicati i treni che effettuano il servizio treno+bici
(prevalentemente interregionali, ma alcuni, anche se pochi, su tratte nazionali ed europee)
> Occorre acquistare uno speciale biglietto, del costo di lire 5.000, utilizzabile su più treni
nella stessa giornata. Sul biglietto sono riportate le istruzioni per l'uso.
> La bicicletta va caricata e scaricata dal viaggiatore stesso nella carrozza contrassegnata.
- Ulteriori informazioni presso l'Ufficio Trasporto Locale delle F.S.
All'estero le modalità di trasporto al seguito non differiscono di molto, anzi il servizio è
generalmente più diffuso e facilitato che in Italia.
In treno con la sacca porta-bici.
Esistono in commercio delle sacche nelle quali riporre la bicicletta opportunamente smontata. Anche se come borse risultano ingombranti, sono in genere tollerate dai controllori. Anche in questo caso, in Italia, occorre munirsi del biglietto speciale da lire 5.000.
Spedizione per ferrovia.
E' il sistema più pratico per le lunghe distanze. La bicicletta va spedita alcuni giorni prima
dalle stazioni abilitate, opportunamente imballata.
In Italia questo servizio non è più in funzione. E anche per le spedizioni internazionali, le F.S.,
uniche in Europa, hanno abolito il servizio a bagaglio. Dal momento che la tariffa bagagli resta
in vigore tra gli altri paesi europei, una soluzione "disperata" potrebbe essere quella di
spedire la bici da un Paese confinante.
Spedizioniere.
Rivolgersi ad un corriere è, in genere, un sistema che garantisce sicurezza e puntualità. Oltre al costo, l'unico problema è trovare lo spedizioniere che abbia un corrispondente proprio nella zona che interessa.
Aereo.
Per alcune destinazioni è necessario usare l'aereo.
> In questo caso la bicicletta può essere trasportata gratuitamente come bagaglio personale (in
genere tra borse e mezzo occorre non superare i 20 kg.). Talvolta è necessario imballarla o
smontarla.
Automezzo.
Non è, a nostro parere, il mezzo più "ecologico" con il quale muoversi. Tuttavia nel nostro
Paese, dove il trasporto della bici sui mezzi pubblici è ben poco agevolato, può rappresentare
una soluzione.
> Su un'autovettura occorre montare gli appositi portabici ormai molto diffusi.
> L'auto può essere lasciata presso campeggi o parcheggi custoditi.
> Se il viaggio non è circolare, si può ritornare al punto di partenza utilizzando il treno.
Noleggio o agenzia viaggi.
E, infine, per chi desidera evitare il problema trasporto della bici esistono altre possibilità
> Il noleggio è molto diffuso in diversi paesi, specialmente nelle zone turisticamente più adatte
alle vacanze in bicicletta.
> Rivolgendosi ad agenzie turistiche specializzate si può, oltre al noleggio, usufruire di
combinazioni particolari o partecipare a viaggi cicloturistici guidati.
SCHEDA 2 - COME ALLESTIRE LA BICICLETTA
Sicuramente un meccanico di fiducia è in grado di consigliare ciò che meglio risponde alle
diverse specifiche esigenze. Ci limitiamo quindi a fornire alcune indicazioni tratte
dall'esperienza di cicloturisti.
> Il telaio deve prevedere gli alloggiamenti per portapacchi, parafanghi, fanali, ecc.
> Le ruote devono essere sufficientemente robuste e fornite di almeno 36 raggi di sezione non
minore di 2 mm. Da scartare senza indugi i tubolari, troppo vulnerabili e poco pratici;
preferibili i copertoni con camera d'aria. Per facilitare le operazioni in caso di foratura meglio
che i mozzi siano a sganciamento rapido.
> Il sistema di trasmissione deve prevedere almeno una doppia o tripla moltiplica.
> I freni più funzionali sono quelli del tipo "Cantilever" derivati dalla mountain-bike.
> Il manubrio può essere di diversi tipi: quello "da turismo", il più diffuso, permette una
posizione più comoda; quello "da corsa" è più adatto alle lunghe percorrenze (va regolato
all'altezza della sella); quello da "mountain bike", con particolari accorgimenti ("cornetti"
laterali) rappresenta una soluzione intermedia.
> La sella deve essere confortevole ma non troppo ingombrante e molleggiata.
> Il portapacchi, indispensabile, deve essere robusto e ben ancorato al telaio. Nei lunghi
viaggi sopporta anche pesi notevoli.
> I parafanghi sono consigliabili in resina, più leggeri e resistenti agli agenti atmosferici.
> I fanali e i catarifrangenti sono obbligatori per legge in Italia e in tutti i paesi europei e
necessari per la propria sicurezza.
Anche la mountain-bike può essere comodamente utilizzata per ciclo-escursioni, specialmente
sui percorsi più accidentati. Nei viaggi cicloturistici si consiglia di dotarla di pneumatici più
leggeri.
SCHEDA 3 - BAGAGLI ED EQUIPAGGIAMENTO
L'elenco che segue non può, e non vuole, essere del tutto esauriente.
Ognuno adatterà questi consigli al tipo e alla lunghezza del viaggio da intraprendere.
> Le borse devono avere le seguenti caratteristiche: facilità nel montarle e smontarle dal
portapacchi, comodità nel trasportarle a mano, una buona impermeabilizzazione. In commercio
esistono borse anteriori e posteriori eventualmente dotate di capace bauletto superiore. La
borsetta da applicare sul manubrio, oltre che permettere di consultare durante il viaggio la
cartina topografica, è facilmente staccabile e quindi utilizzabile per riporvi denaro, documenti,
macchina fotografica ecc.
> Il vestiario del ciclo-escursionista "tranquillo" può essere quello di una normale passeggiata
a piedi. Chi intraprende un viaggio più impegnativo ha bisogno di capi di vestiario specifici. I
più utili sono sicuramente i pantaloncini aderenti e dotati di rivestimento interno. La maglietta
da ciclista, per chi la preferisce, offre il vantaggio delle tasche posteriori e del tessuto
particolare. Un'altro capo più utile di quanto si pensi, specialmente quando si trascorrono
parecchie ore impugnando il manubrio, sono i classici mezzi guanti. Indispensabile dotarsi di
una mantella o altri capi impermeabili.
> Per le emergenze non potranno mancare una borsa per gli attrezzi e una valigetta di pronto
soccorso. La prima dovrà contenere almeno: camera d'aria di scorta, kit per riparazione
forature, chiavi fisse o a brugola, fili dei freni, pinza e piccolo cacciavite. Nella seconda
almeno cerotti, garze e disinfettante.
SCHEDA 4 - ALIMENTAZIONE E PERNOTTAMENTO
Con l'alimentazione, in genere, non sussistono problemi per tranquille escursioni di una
giornata. A chi pedala per più giorni si consiglia:
> un'abbondante colazione il mattino (te o latte, pane burro e marmellata, biscotti, miele,
cereali, ecc. ecc.).
> durante il viaggio è consigliabile tenersi leggeri consumando qualcosa di energetico (ad es:
frutta secca, moussli, ecc.).
> a metà giornata un piccolo spuntino (ad es: un panino imbottito e della frutta).
> Il pasto serale deve essere ricostitutivo in tutti e sensi, anche psicologico. E' bene affidarsi
alla gastronomia locale, senza eccedere, soprattutto negli alcolici.
> D'estate occorre reintegrare i sali minerali bevendo spesso, meglio succhi di frutta. Si può
anche sciogliere una bustina di integratore salinico nella propria borraccia. Sempre meglio,
però, non eccedere con questi prodotti.
Per il pernottamento occorre informarsi con precisione sulle strutture turistiche dei paesi dove
si viaggia e programmare le tappe in modo di arrivare a metà pomeriggio. Prenotare può
evitare apprensioni, ma può anche costringere a non modificare una tappa se lo si desidera.
> Bed and Breakfast: sono, in genere, famiglie che offrono alloggio e prima colazione. Se
viaggiate all'estero troverete che in molti paesi europei (es: Olanda, Austria) questa soluzione
è la più economica e la meglio organizzata. Basta andare negli uffici turistici o seguire le
indicazioni.
> Alberghi: in alcuni paesi se ne trovano di abbastanza economici (es: Francia, Austria) in
altri sono decisamente cari (es: Olanda).
> Tenda: in zone molto turistiche, durante l'alta stagione, è consigliabile usarla. In commercio
ne esistono di molto leggere. Se si viaggia nel nord-Europa indispensabile il doppio telo.
SCHEDA 5 - COME PROGRAMMARE TAPPE E PERCORSI
IN UN VIAGGIO DI PIU' GIORNI
Un viaggio cicloturistico deve essere, più o meno accuratamente, pianificato a tavolino. In
genere le vacanze a propria disposizione non sono molte e senza un programma si rischia di
non raggiungere la propria meta, o di arrivarci troppo presto trascurando possibili visite
interessanti e pause rilassanti. Ovviamente non bisogna essere rigidi e lasciare spazio ad
eventuali variazioni durante il viaggio.
> Innanzitutto occorre avere tutto il materiale necessario: guide e depliants turistici e
indicazioni di possibili percorsi ciclo-turistici.
> Indispensabili le mappe stradali il più possibile dettagliate (almeno 1:200.000, ideale
l'1:100.000 non sempre reperibile). Alcune forniscono notizie accessorie molto utili. Sulle
mappe italiane del Touring sono segnate le altimetrie e le salite, su quelle francesi della
Michelin il numero delle strade. Esistono carte tedesche ed olandesi che segnalano tutte le
ciclopiste esistenti, ecc. ecc.
> Tendendo conto del tempo a disposizione e delle proprie medie chilometriche giornaliere, si
deve decidere a grandi linee quale percorso si vuol fare. Nella decisione peseranno le
indicazioni turistiche raccolte, le città e i luoghi da visitare, ecc.
> Su fotocopie delle mappe stradali si segnano con un pennarello le strade da percorrere; si
utilizzano pubblicazioni su percorsi ciclo-turistici e, dove mancano, si cerca di individuare il
più possibile strade secondarie nella campagna (utilizzando strade statali solo per brevi tratti).
Può essere utile evidenziare le località dove fermarsi per una visita.
> A questo punto si rilevano le distanze chilometriche parziali e totali programmando quindi le
tappe, giornata per giornata.
Esempio:
1° tappa Passau-Ashach: | distanza parziale | distanza totale |
# Passau-Obernzell | 17 km. | 17 km. |
# Obernzell-Schlogen | 24 km. | 41 km. |
# Schlogen-Aschach | 26 km. | 67 km. |
Ovviamente questo schema può essere molto più dettagliato, con appunti sui luoghi da visitare,
strade da prendere, ecc. ecc.
Nella programmazione delle tappe si può prevedere una o più giornate di sosta (o di riserva).