Gli Amici della Bicicletta
"per una città possibile"

Recentemente si è svolta l'assemblea degli Amici della Bicicletta.
L'associazione, nata nel 1981, conta a Verona circa 700 soci. Promuove l'uso della bici quale mezzo di trasporto quotidiano ed ha intrapreso battaglie per i diritti dei ciclisti e, in particolare, per la realizzazione di piste ciclabili. Svolgendo nel contempo iniziative cicloescursionistiche e cicloturistiche (in costante crescita).

L'assemblea è stata l'occasione per una verifica. Si è evidenziato che l'attività svolta ha dato buoni frutti, ma che non sempre c'è stato chi ha saputo recepirli.In questi anni l'associazione ha fatto proposte concrete e credibili, ottenendo consensi. Tanto che, recentemente, alcune amministrazioni della provincia hanno realizzato qualche progetto ed il Comune di Verona si è dato finalmente un buon "piano di rete ciclo-pedonale" (redatto dall'ing. Passigato).
Purtroppo, però, molte piste ciclabili realizzate nella nostra provincia mostrano il "segno" della scarsa sensibilità tuttora esistente; se alcune sono abbastanza buone, altre presentano difetti o sono poco utilizzabili (per incapacità progettuale o per discutibili "compromessi").
Pertanto, anche se a Verona ora c'è un buon progetto, occorre attivarsi per difenderlo e per farlo realizzare decentemente!
D’altra parte, si è detto, la sensibilità per una politica a favore della bicicletta potrà affermarsi solo se nel contempo cresce anche una cultura della città più attenta alla “vivibilità” e pertanto meno disponibile a concedere ogni spazio all’automobile.....
Il dibattito si è spostato quindi sulla necessità, nei prossimi anni, di potenziare l'impegno dell'associazione per una "città possibile".
Impegno poco noto perchè, salvo sporadiche iniziative, si è svolto fin ora con interventi nelle scuole o a livello divulgativo "interno" (diffusione delle proposte dell'associazione di Torino "La Città Possibile" o dei gruppi Svizzeri per la moderazione del traffico, approfondimento tecnico delle realizzazioni in Europa grazie all'attività di studio e divulgazione svolta dall'Ing. Passigato).
Poco noto anche perchè gli Amici della Bicicletta vengono sempre “classificati”, dai cittadini o dalla stampa, come gli "appassionati" del velocipede. Mentre l'Associazione, rifacendosi ad esperienze e culture nord-europee, è nata soprattutto per proporre una mobilità alternativa ed una vivibilità urbana, della quale la bicicletta è il simbolo più appropriato.
Eppure una “città possibile” non significa solo piste ciclabili, ma anche percorsi ed attraversamenti pedonali sicuri, moderazione del traffico, recupero delle strade residenziali per creare spazi di gioco per i bambini e di socializzazione per gli adulti, ecc.
Si potrebbe cominciare, si è detto, promuovendo la limitazione della velocità nelle zone abitate:
1) con un'azione culturale ed educativa; 2) chiedendo alle autorità preposte un'azione più efficace per il rispetto della normativa vigente; 3) proponendo alle Amministrazioni l'utilizzo delle tecniche di moderazione applicate in Europa (dossi artificiali, restringimento della carreggiata presso gli attraversamenti pedonali, ecc.).

Per spiegare meglio le proprie finalità l'assemblea ha deliberato di apporre sotto il nome

Amici della Bicicletta, lo slogan “per una città possibile”. Ha dato quindi mandato al nuovo Consiglio Direttivo di studiare ed intraprendere le iniziative più appropriate in questa direzione.

Sono risultati eletti nel nuovo Consiglio Direttivo: Bassi Otello, Costantini Laura, Cassandrini Luciano, Di Puma Gaetano, Ferrari Nicoletta, Garonzi Lucio, Gerosa Stefano, Gerosa Paola, Libertà Danilo, Muzzolon Massimo, Troiani Alessandro, Rinaldi Giuseppe, Zenorini Anna Pia.
Successivamente il Consiglio Direttivo ha confermato Presidente Massimo Muzzolon, vice-Presidenti Laura Costantini e Alessandro Troiani, Segretario Stefano Gerosa. 


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