Anno scolastico
1998-1999LA PROPOSTA DELLA "CITTA' POSSIBILE" PER LA SCUOLA |
Il gioco, i percorsi, i cortili, la gitaAnche per l'anno scolastico 1998-1999 gli
Amici della Bicicletta per una città possibile
promuovono i percorsi didattici attivati già da tre anni
in collaborazione con l' Assessorato all'Ecologia
del Comune di Verona (Progetto "I ragazzi alla
scoperta di Verona"). |
SICUREZZA DEL PERCORSO CASA-SCUOLA
Questo percorso è rivolto agli alunni di scuola media e vuole
portare i ragazzi a incrementare lautonomia di movimento ed
individuare i punti pericolosi del percorso casa-scuola, quindi
si studieranno proposte e si elaboreranno richieste di soluzioni
opportune.
Per sviluppare questo tema sono previsti quattro incontri presso
la scuola a cura dellassociazione Città possibile.
Per aderire a questo percorso sono necessarie come prerequisiti
queste conoscenze:
Saper orientarsi allinterno di una mappa del proprio
quartiere
Costruire diagrammi ad albero
Somministrare un breve e semplice questionario
Comprendere il concetto di percentuale
Produrre istogrammi
Scrivere una lettera, seguendo una traccia proposta
dalloperatore
Gli obiettivi sono:
Migliorare il proprio grado di autonomia e di partecipazione
Educare allosservazione dellambiente circostante
Sviluppare riflessione sullurbanistica della città e in
particolare del quartiere in cui si vive
Proporre soluzioni a situazioni problematiche rilevate
RIQUALIFICAZIONE DEL CORTILE SCOLASTICO
Il percorso si rivolge alle scuole elementari dalla 2°
alla 5° classe. Il percorso nasce dall analisi delle
esigenze degli alunni piccoli e grandi, dello spazio fisico a
loro disposizione, per arrivare ad una proposta organica e
semplice di utilizzo diverso del cortile e di un elaborato
finale.
Il percorso si suddivide in due moduli di quattro incontri il
primo e di due o quattro il secondo.
Il primo modulo, propedeutico al secondo, prevede lanalisi
e progettazione del cortile con luso di un quaderno
interattivo.
Il secondo (facoltativo) prevede invece la realizzazione pratica
di giochi o strutture permanenti in cortile.
Perché trasformare un cortile di scuola?
La povertà di molti cortili delle scuole elementari è
ampiamente conosciuta, distese di asfalto, talvolta qualche
albero, raramente un po di prato. Su queste aree si scarica
lintera popolazione scolastica e le attività di gioco
risultano ripetitive e codificate, prevale lo sfogo fisico
incontrollato, sono frequenti i conflitti e i comportamenti
aggressivi.
Il progetto propone ai bambini un percorso educativo culturale,
al fine di sensibilizzarli sullimportanza dello spazio del
loro cortile, di come renderlo più vivibile. I bambini potranno
così dare un contributo concreto come cittadini attivi e
promotori di soluzioni per una migliore qualità della vita.
Obiettivi del percorso:
- Far prendere coscienza ai bambini dei loro diritti e doveri di
piccoli cittadini
- Migliorare lautonomia e partecipazione sociale
- Saper individuare problemi e proporre soluzioni
- Sviluppare spirito creativo
GITA SCOLASTICA IN BICICLETTA
Proposta per la 3° media e la scuola superiore
Il progetto si propone di accompagnare gli studenti nella
preparazione e realizzazione di una gita scolastica in bicicletta
.Questo permetterà di far conoscere agli studenti modalità
sicure di spostamento in bicicletta su percorsi ciclabili,
sensibilizzarli sulluso della bicicletta come mezzo di
trasporto alternativo allauto. Il modulo prevede tre
incontri in classe con filmati, diapositive, cartografia e una
gita di una intera giornata.Verranno proposte attività quali:
- nozioni di manutenzione e funzionamento della bici
- cartografia ed orientamento
- regole dellandare in bicicletta
- il codice della strada del ciclista
- organizzazione di una gita in bici
- gita in bici
Il gruppo per una "città possibile"Nellambito dellAssociazione
Amici della Bicicletta si è costituito un
gruppo che dal 1994 si occupa in particolare dei problemi
della mobilià urbana vissuti dai bambini, dai ragazzi e
da chiunque si muove a piedi e in bicicletta, ma anche
dei problemi legati alla vivibilità urbana nei
quartieri, nelle scuole, ecc. COSA FACCIAMO CHI SIAMO Se siete interessati a partecipare ai nostri incontri ed in particolare collaborare con il gruppo che si occupa di formazione e scuola potete contattarci presso la sede degli Amici della Bicicletta |
Che tristezza i cortili delle scuole
elementari,tutti cemento e polvere, alberi pochi, di prati meglio
non parlare. Giocano qui i bambini metropolitani, in
cortili-galera che ricordano i campi sorvegliati a vista dove i
detenuti respirano lora daria quotidiana. Eppure
dovrebbero essere proprio questi gli spazi consacrati al gioco,
al divertimento, al recupero delle energie per tornare poi allo
studio con rinnovato vigore. Lidea di
riqualificare questi spazi è venuta agli Amici della
bicicletta che hanno presentato un articolato progetto di
sensibilizzazione coinvolgendo allievi ed insegnanti e ottenendo
lapprovazione e il finanziamento dellassessorato alla
pubblica istruzione e allecologia del Comune.
Da febbraio a giugno un gruppo di specialisti composto da esperti
dellassociazione e insegnanti svilupperà quattro incontri
di due ore ciascuno nelle scuole elementari, stimolando i bambini
a disegnare progetti, suggerire miglioramenti del loro ambiente
scolastico, favorire lo spirito creativo e migliorare
lautonomia e la partecipazione sociale.
Ma cosa vorrebbero i ragazzi veronesi nei cortili delle loro
scuole? Gli esperti degli Amici della bicicletta hanno già
raccolto decine di lettere e proposte dove non è certo mancata
la fantasia. Perché i bambini veronesi hanno espressamente
richiesto che, vicino alle aule dove ogni giorno devono
sciropparsi ore e ore di lezione, si potrebbero realizzare una
bella pista di Formula Uno, oppure una piscina, un anello di
motocross, una discoteca, una fattoria degli animali, un
campogiochi, una casa sugli alberi con vicino un jet da
top-gun. Beata innocenza. Molti alunni hanno però
dimostrato più concretezza accontentandosi di qualche aiuola, un
prato, due metri di sabbia, uno scivolo.
I bambini, armati di vernici e pennelli, hanno pure dipinto sul
grigio asfalto del cortile scolastico una peta
(ricordate il vecchio gioco che si vedeva fare sui marciapiedi?)
a forma di farfalla e i quattro cantoni, altra
testimonianza dellarcheologia ludica in una città che ha
dimenticato i diritti dei bimbi.
Giocare é sempre più difficile perché mancano gli spazi e
tutti gli angoli della città sono assediati dalle automobili. Se
a questo aggiungiamo che i genitori hanno sempre meno tempo, per
i bambini lorizzonte non è certo roseo. Perché il gioco
è una cosa seria. Esso rappresenta una continua sperimentazione,
indispensabile per lo sviluppo fisico, intellettuale e sociale.
Per questo è necessario costruire, soprattutto nelle scuole ma
anche nei vari quartieri della città piccoli ambienti adatti al
gioco, con stimoli adeguati e attrezzature non standardizzate che
offrano ai bimbi occasioni e suggerimenti creativi.
Questa è una sintesi di un articolo pubblicato sullArena, a firma di Danilo Castellarin