La tranvia di Graz, un'esempio di convivenza tra i ciclisti e il mezzo pubblico Chi
continua a ripetere che, con la realizzazione della
Tranvia, non sarà più possibile circolare in
bicicletta, dovrebbe farsi un viaggio a Graz (in
Austria). A proposito di tramvia: la nostra associazione - gli Amici della Bicicletta onlus - non ha sin qui preso posizione sulla questione. Personalmente, per quel che conta, sono favorevole alla sua realizzazione sulla base delle motivazioni che accomunano gran parte degli ambientalisti veronesi: è l'unica risposta possibile alle esigenze di trasporto di massa ed è alternativa all'uso degli automezzi privati. Naturalmente si può dissentire. Mi sembra però che chi si oppone alla tramvia tenda spesso a presentare come insormontabili i disagi conseguenti al transito di questo mezzo di trasporto nelle strade dei quartieri e del centro storico. A inizio giugno, in bicicletta, siamo andati a Graz in 46. Bellissima città: capitale europea della cultura per il 2003, seconda città austriaca per numero di abitanti (235.000 , Verona 250.000), quasi tutta "zona 30" (per consentire la convivenza tra pedoni, bambini, anziani, ciclisti e traffico privato), una grande università, il 17,5% di movimenti quotidiani svolto in bicicletta (a Verona siamo al 2,5%!) e, appunto, una tramvia che la percorre in lungo e in largo. L'abbiamo fotografata e chi vuole, visitando il nostro sito www.amicidellabicicletta.it, potrà vedere con i suoi occhi come, in quella città, con la tramvia convivano benissimo, anche nelle strade strette del centro, pedoni, attività commerciali varie e persino, importantissimo, anche i ciclisti. Paolo Fabbri, Presidente degli Amici della Bicicletta onlus. per ingrandire le foto cliccare sopra
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