“Notturna…”
Così iniziava il volantino, che indicava la partenza dalla sede FIAB alle ore 17,00. E così la nostra “notturna” è iniziata con la crema antisolare, rivelatasi assolutamente necessaria.
Partiti in perfetto orario sotto la guida di Enrico siamo passati per Bussolengo dove abbiamo incontrato gli altri partecipanti, raggiungendo così il numero massimo previsto di 15. Poche le e-bike, molte le muscolari, qualche pneumatico da corsa, tutti ben motivati, tutto faceva prevedere una escursione tranquilla “sulla ciclabile del Biffis e su strade a basso traffico” con cena a Rivoli e rientro “verso le ore 23:00”. Ed effettivamente abbiamo affiancato il Biffis, ma poco prima del viadotto (ma no, in realtà è un canale!) sulla Val del Tasso Enrico ci guida fuori dalla ciclabile per farci percorrere La Val del Tasso, su di uno sterrato accessibile ed assai gradevole, con la insolita visione dell’imponente opera idraulica dal basso portandoci poi a percorrere tratti del sedime della ex ferrovia Verona – Caprino – Garda ed a scoprire le gallerie sotto la autostrada A22, mai utilizzate se non da escursionisti informati come Enrico.
A cena il sole finalmente calava oltre l’orizzonte e così al momento di riprendere la via del ritorno potevamo provare un po’ di soddisfazione nell’accendere le luci delle bici e nell’indossare le casacche catarifrangenti. Mi aspettavo che saremmo saliti lungo la ciclabile fino al Parco Eolico e saremmo discesi fino al Biffis per completare il ritorno, ma non avevo fatto i conti con la perfetta conoscenza della zona che ha Enrico, che ha subito abbandonato l’asfalto e ci ha guidato su sterrati “coinvolgenti” che in qualche breve tratto ci hanno indotto a scendere di sella e a spingere, ma notevole è stata la sorpresa quando siamo arrivati in cima alla collina ed abbiamo potuto ammirare dall’alto la Val d’Adige tutta illuminata; poi però è stato necessario scendere di quota con impiego massiccio dei sistemi frenanti, fino a riprendere l’asfalto nell’abitato di Rivoli. E a quel punto non è restato che salire con un certo impegno fino alle pale eoliche per poi iniziare una discesa che praticamente ci ha accompagnato fino a Verona.
L’orario di arrivo è risultato un bel po’ più avanzato rispetto alle 23, ma devo dire che nessuno si è lamentato, tale è stata la soddisfazione di aver potuto conoscere luoghi, percorsi e panorami bellissimi e suggestivi.
P.S. Nessuna foratura.
(da Ruotalibera 175 – luglio-settembre 2022)
Foto di Giovanni Breda