Non perdiamo il filobus del discorso
Il Punto - Ruotalibera 163
Probabilmente ve ne siete già accorti dalle polemiche sorte in vari quartieri per l’impatto dei lavori ormai avviati, ma su Verona sta per atterrare l’”astronave filobus”, un’Opera (questo è anche il nome della rete) di cui si parla da anni ma sulla quale è sempre aleggiato un certo velo di mistero.
Senza voler prendere posizione nel dibattito sull’opportunità di questa scelta amministrativa, ciò che appare evidente è che il filobus col suo diffuso bisogno di corsie preferenziali avrà importanti ripercussioni sulla mobilità cittadina, e in particolare sulla mobilità ciclistica sia nei percorsi esistenti che in quelli in progetto. Ormai da tempo noi di FIAB Verona, una volta capita la delicatezza della questione per chi si muove e muoverà in bicicletta, siamo in contatto col Comune e – per quanto possibile – con il team di progettazione per cercare di minimizzare i disagi e sfruttare alcune opportunità legate ai lavori: se dunque da un lato c’è da aspettarsi qualche sensibile cambiamento anche in percorsi ciclabili che si credevano conquiste consolidate (ad esempio, quello di via San Giacomo), dall’altro speriamo che il nostro lavoro salvaguardi il bilancio finale per la mobilità ciclistica, ripagando lo sforzo di non perdere il “filobus” di un discorso non semplice da seguire anche perché forse non condiviso con sufficiente chiarezza e tempestività con la città. Se e quanto ci saremo riusciti lo sapremo solo quando tutti i nodi progettuali ancora esistenti verranno sciolti. Nel frattempo restiamo “collegati”, e un augurio a tutti di serena estate.
(da Ruotalibera 163 – luglio-settembre 2019)