Verona in un mondo che pedala:
una giornata per parlare di futuro

Il convegno organizzato da FIAB Verona e dal nostro Comune in occasione della SEM (la Settimana Europea della Mobilità, 16- 22 settembre 2023), è stato molto interessante, con contenuti di notevole spessore. Uno sguardo importante sul futuro di cui ti abbiamo già parlato e che abbiamo finalmente riportato sul nostro sito nella sua forma integrale, incluse le presentazioni dei relatori.

Si è parlato anche di Città 30, e a farlo sono stati due tra i massimi esperti italiani di urbanistica e mobilità: Andrea Colombo e Matteo Dondé. I loro interventi meritano la tua attenzione e potranno aiutarti a fare luce sul dibattito in corso che, ahinoi, scade spesso a livelli di scarsa civiltà con argomenti tutt'altro che razionali.

Città 30: rispondiamo ai dubbi e alle domande

- Ma non basta far rispettare il limite di 50 km/h?
- Sarà vero che a 30 all’ora diminuiscono quantità e gravità degli incidenti in città?
- Perché non mettere i 30 km/h solo vicino ai luoghi più sensibili (scuole, ospedali...)?
- Allora a questo punto perché non i 20 o 10 km/h?
- Ma è necessario tenere il limite dei 30 km/h anche di notte?
- Ma a 30 all’ora anche biciclette e monopattini mi superano!
- È vero che gli incidenti sono causati più dalla distrazione, che dalla velocità?
- Per la sicurezza non vanno prima messe a posto le strade?
- Per fare una Città 30 non bastano un’ordinanza e dei cartelli
- La Città 30 è solo un modo per multare di più e “fare cassa”?
- A parte i controlli, come farete a far rispettare il limite di 30 km/h?
- A 30 all’ora crescono i consumi di carburante?

Quelle sopra riportate sono solo alcune delle molte domande che trovano risposta sul sito di Bologna Città 30. Sono state raccolte in diverse categorie (sicurezza stradale, mobilità, trasporti pubblici, controlli e multe, inquinamento e rumore, spazio pubblico) e tutte ricevono una risposta motivata, a dimostrare che dietro a questa "rivoluzione" (gentile) c'è un profondo lavoro di analisi e mappatura della città e delle sue esigenze. Non si tratta di "fare cassa"; tutt'altro! La Città 30 è un importante elemento di civiltà che comporterà un radicale miglioramento del benessere per l'intera cittadinanza. Una scommessa per il futuro che vale la pena affrontare.

Dalle Zone30 alla Città30: Bologna indica la strada

Marco De Mitri è ingegnere specializzato in mobilità. Riguardo al progetto di Bologna Città 30 ha scritto una serie di argomentate osservazioni, giungendo a importanti conclusioni, che ti invitiamo a leggere.

Bologna inizia a essere una "città 30"

Gli obiettivi principali del piano Bologna città 30, dice l’amministrazione, sono sensibilizzare la popolazione e favorire un cambiamento culturale con propositi ambiziosi: incentivare la mobilità sostenibile, migliorare la sicurezza delle strade, ridurre l’inquinamento e il rumore, rendere il traffico più fluido senza aumentare i tempi di percorrenza e meno stressante l’esperienza di guida in città, favorire una distribuzione più equa dello spazio pubblico, sostenere le relazioni di prossimità e il commercio di vicinato. «Non stiamo solo dicendo a chi guida un’auto che deve andare piano, ma vogliamo raccontare un’altra idea di città». Parola di Sindaco [...]

In città a 30 km/h: davvero si può? Un test su strada...

Secondo gli esperti a regime si osserverà un "ritardo" negli spostamenti di 12 secondi medi. In cambio di un risparmio in termini di incidentalità (morti e feriti) incalcolabile (quanto vale una vita?), senza contare i molti altri vantaggi (vedi le slide di Andrea Colombo e Matteo Dondé). A noi sembra proprio che ne valga la pena. Ma davvero è possibile rallentare senza incidere negativamente sulle percorrenze? Quelli di fanpage ci hanno provato. Siamo ancora agli inizi e ci dobbiamo prendere "il piede", ma il risultato è incoraggiante. Avanti così!