Lettera aperta agli amministratori veronesi

La progressiva riapertura delle attività lavorative e sociali, oramai avviata dopo la fase più acuta dell’emergenza sanitaria, alimenta la speranza per una ripartenza delle nostre vite ma desta anche preoccupazione per quanto riguarda la ripresa della mobilità.

Abbiamo quindi scritto una lettera aperta agli amministratori veronesi, indicando quelle che per noi sono le attenzioni fondamentali da tenere per preparare la cosiddetta "fase 2", fornendo alcuni esempi di iniziative e provvedimenti adottabili da subito.

Ruotalibera 166

Tempo di Coronavirus, tempi duri per la bicicletta. Che può circolare nelle poche situazioni consentite (spostamenti necessitati per ragioni lavorative o urgenti e indifferibili) ma che deve restare chiusa nelle nostre cantine in tutti gli altri casi, mentre il tempo si va intiepidendo e i primi soli chiamerebbero a raccolta sulle piste e sui molti itinerari ciclistici della Provincia e non solo. Il senso civico impone di rispettare le regole, sopperire con la preparazione indoor (“al chiuso”, per gli autoctoni) e magari soddisfare la fantasia con qualche buona lettura.

Ecco che il numero primaverile (il 166) della nostra amata rivista Ruotalibera viene in nostro soccorso. Come sempre, lo puoi leggere anche online.

Come sarà il "dopo"? I punti da cui ricominciare

“Nulla sarà come prima”: sono in molti a pensarlo in questo periodo di quarantena, e anche FIAB onlus (la nostra Federazione nazionale) sta ragionando su quello che avverrà dopo questa drammatica emergenza sanitaria. Ovviamente limitiandosi ai temi della mobilità ciclistica che però, a ben guardare, ha molto a che fare con le possibilità dell nostro vivere quotidiano, domani.

La mobilità urbana dopo il Coronavirus

Interessanti riflessioni di Paolo Pinzuti sul "dopo Coronavirus". Costituiscono una fondamentale premessa ad ogni successivo ragionamento. Da leggere.

Perché ogni città deve dotarsi di una Rete Mobilità di Emergenza

Facciamo un passo avanti e, sempre guidati da Paolo Pinzuti, andiamo a ragionare sulle possibili vie d'uscita al problema della mobilità nella "fase 2", per evitare che l'abbandono del mezzo pubblico si riversi irrimediabilmente sull'auto privata. Irrinunciabile la lettura del ricco e completo manuale operativo, scritto in collaborazione con le migliori menti urbanistiche del nostro Paese.

Pedalognigiorno ha intervistato Valerio Montieri sulla RME (la Rete Mobilità di Emergenza)

Stanco di leggere, vorresti qualcosa da ascoltare?

Ecco qua una bella intervista a Valerio Montieri (architetto milanese, nonché Consigliere Nazionale FIAB), uno degli autori del documento sulle Reti di Mobilità di Emergenza pubblicato da bikeitalia.it.

L'occasione è propizia anche per segnalarti il nuovo canale #pedalognigiorno (con una sola o), curato dal bravissimo Filippo Catania (giornalista e social media manager, nonché presidente di FIAB Pescarabici). Disponibile su molte piattaforme di streaming.

SGUARDO GLOBALE 9
Nell'emergenza sanitaria globale, la bicicletta brilla

L'argomento è sempre lo stesso: cosa faremo dopo il "lockdown"?
Ovviamente ci sono molti modi per preparare questo momento e, sopprattutto, per raccontarlo. Questo articolo risulta particolarmente interessante per la quantità di esempi in cui la bicicletta viene vista come soluzione efficace al problema, con rimandi e collegamenti alle varie esperienze nelle più diverse zone del Globo (ma anche con un'imprecisione, ahi!, sulla situazione italiana).
Interessante e ispiratore.

Coronavirus, la bici è il mezzo ideale per la fase 2

Sono (per fortuna) moltissimi gli articoli e i rilanci che quotidiani e riviste, in cartaceo e online, stanno pubblicando riguardo ai provvedimenti necessari affinché il sistema della mobilità non riparta al collasso, soffocato da un ancor maggior numero di auto. Uno per tutti, ti proponiamo questo breve sunto di Repubblica, che riporta le proposte (anche di FIAB) alle municipalità di Roma e Bologna.