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Mario Patuzzo racconta Verona

La passione e la ricerca

Ho conosciuto Mario leggendo i suoi libri sulla storia di Verona e delle valli che compongono la mia Circoscrizione (VIII Nord Est). Mario, in realtà, non è uno storico, ma un divulgatore di storia. Diciamo che è un po’ l’Alberto Angela di casa nostra.

A colpirmi è stata soprattutto la capacità di tradurre i fatti storici, mutuati da vari libri di autori di storia veronese, in luoghi e aneddoti. Ne escono libri che sono guide indispensabili per chi vive oggi a Verona e vuol conoscere davvero la sua città.

Mario ed io ci siamo incrociati casualmente un sabato mattina di due anni fa, mentre io stavo calpestando la storia (in piedi su un’antica pietra romana) sul piazzale della chiesa vecchia di Montorio e stavo propinando le mie personalissime teorie sull’origine del paese ad un gruppo di ciclisti veronesi. Mario, molto più composto e professionale stava accompagnando un gruppo di camminatori in giro per risorgive e fossi.

Ma chi è Mario Patuzzo?
È un vispo giovanotto nato nel ’36, con una carica vitale di tutto rispetto e una mente fresca e sempre attiva. Dopo aver lavorato per tanti anni come funzionario della casa editrice Garzanti ed aver contribuito a pubblicare i libri scritti da altri, ha deciso di fare il salto di categoria e, da pensionato maturo, ha cominciato a scrivere libri di storia sulla sua città e il suo territorio.
Il primo libro da lui pubblicato è del 2005. Aveva 69 anni e questo significa che anche il sottoscritto, se si decide, può nutrire qualche speranza di riuscire, prima o poi, a pubblicare il suo primo libro.

Essendo Mario anche un ecologista (è presidente del Circolo Ecologisti Veronesi) e abitando in Borgo Trieste, ha dedicato la sua prima fatica alla descrizione e alla storia delle vallate e delle montagne ad Est di Verona: i Lessini, la Valpantena e la Valsquaranto. “La Lessinia e i Cimbri” è stato il suo primo libro in assoluto. Non a caso Mario fa parte del Curatorium Cimbricum Veronense, l’associazione che si occupa di salvaguardare la lingua e le usanze degli antichi abitanti della Lessinia. Nello stesso anno pubblicò anche “Valpantena e Valsquaranto”, un excursus storico, artistico e naturalistico sulle due vallate del Nord Est del comune di Verona.

L’instancabile Mario diede poi alle stampe “Verona. Romana, medievale, scaligera”, che io ritengo il libro più interessante per chi voglia conoscere bene la storia di Verona. Beninteso, non si tratta di un libro di storia in senso stretto ma si colloca a cavallo tra i libri di divulgazione storica e le guide turistiche. Il testo scorre via con leggerezza di linguaggio ma nello stesso tempo con completezza di informazioni. Verona rivive plasticamente negli affreschi che Mario (sposato con una pittrice) ne fa, mettendo nelle parole tutta la passione che lo contraddistingue.
Il libro contiene anche degli aneddoti che ci aiutano a vedere i nostri monumenti e le strade della nostra città sotto una luce più calda e familiare. Adesso, quando passo davanti a Santa Maria della Scala mi sembra quasi di vedere uscire la bella Beatrice (detta la Regina) e non posso fare a meno di pensare al teatro alla Scala di Milano, che, indirettamente, prese il nome da questa chiesa.

Preso dall’entusiasmo per queste letture, contattai Mario e lo sventurato, cortesemente, rispose. Con lui abbiamo organizzato due incontri in sede, seguitissimi, sui ponti di Verona e sull’Isolo. A questi sono seguite le uscite in bicicletta (lungo l’Adige per vedere i ponti) e a piedi per scoprire le misconosciute bellezze dell’Isolo. Mario adesso è concentrato su altri volumi che sta curando e che vorrebbe far stampare entro il 2019.

Chissà se troverà qualche spicchio di tempo ancora per noi.
Lo speriamo.

I LIBRI DI MARIO
  • La Lessinia e i Cimbri 2005
  • Valpantena Valsquaranto 2005
  • Verona. Romana, medievale, scaligera 2008
  • Zeno – Gioiello d’Arte Romanica 2010
  • Il Ponte di Veja 2011
  • L’ADIGE – Verona e i suoi ponti 2015
  • APOLOGIA DEL SOLE – Sol Invictus 2015
DOVE SI TROVANO

In tutte le migliori librerie di Verona.
Uno scaffale interamente dedicato ai libri di Mario Patuzzo si trova alla Libre!, Interrato dell’Acqua Morta, 38, a Verona.

(da Ruotalibera 161 – gennaio-marzo 2019)

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Bepo Merlin

Giuseppe Merlin, per tutti Bepo, ciclista urbano e appassionato cicloturista, va in bici da sempre, ma più convintamente da quando, a seguito del primo infarto, il medico gli ha detto di essere in debito della vita nei confronti della sua due ruote. Da allora si spende senza risparmio per la promozione della ciclabilità, in veste di socio-attivo e animatore di uscite e serate culturali. È stato anche Direttore di FIAB nazionale (succedendo all'indimenticato Gigi Riccardi e prima di Francesco Baroncini), lasciando di sè un bellissimo ricordo in tutti coloro che hanno avuto il piacere di incontrarlo e conoscerlo, durante una delle sue molte "visite pastorali" in giro per le varie associazioni d'Italia. Tuttora collabora con FIAB Verona in mille forme e con mille strumenti, tra i quali spicca la penna, la sua "arma segreta", che Bepo maneggia con destrezza e rara efficacia. Chiunque legga i suoi scritti, infatti, non può non apprezzarne l'onestà intellettuale e la lucidità di analisi. Da tempo immemorabile tiene la sua personale rubrica "El cantòn del Bepo" nell'ultima pagina della rivista Ruotalibera, di cui è stato per anni capo redattore, riorganizzandola nella veste e nei contenuti così come la vediamo oggi. È stato anche tra i promotori e forti sostenitori della rivista nazionale BC, importante mezzo di comunicazione per le associazioni FIAB italiane e indispensabile organo di diffusione del miglior "ciclopensiero".
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