Le ciclovie delle favole
Tra Mare del Nord e Mar Baltico, dalla bella Brema dei fratelli Grimm alla magica Odense di Hans Christian Andersen
Non è breve il viaggio in pullman per arrivare a Brema, situata a 80 Km dal Mare del Nord, ma ne vale la pena: colpisce a prima vista questa grande città ricca di storia, fiera della propria indipendenza coltivata fin dall’epoca della Lega Anseatica negli anni intorno al 1150, a cavallo tra il Medio Evo e l’Età Moderna, quando mercanti, pescatori e navigatori ebbero la forza di unirsi, dalla costa francese alle repubbliche baltiche, dalla Danimarca alla Svezia, reclamando libertà di commercio e autonomia amministrativa contro la tirannia e i dazi.
Nella celebre Piazza del Mercato si ammira il grande Municipio gotico con le statue di Carlo Magno e dei Paladini e, di fronte, la grande statua in pietra di Rolando del 1404, alta 5,74 metri, simbolo di indipendenza e di libertà della città. La statua è volutamente contrapposta al bellissimo Duomo di S. Pietro a significare la sfida della società civile al potere ecclesiastico.
Dato che il ciclo-tour era dedicato alle favole, non poteva mancare una visita alla statua dei 4 Musicanti di Brema, l’asino, il cane, il gatto e il gallo che, nel racconto dei Grimm, si erano conquistati con il loro coraggio la salvezza e la dignità. Molto istruttivo l’incontro con i responsabili della mobilità in bici di Brema, terza città ciclabile d’Europa, che ci hanno illustrato gli interventi strutturali e normativi per promuovere, proteggere e valorizzare l’uso delle due ruote in questa città. Interessante anche la visita alla Boettcherstrasse del periodo Liberty, chiusa dai nazisti in quanto “arte degenerata” e poi ovviamente riaperta.
La seconda tappa ci porta a Bremerhaven, cioè al porto di Brema, utilizzando ciclabili che costeggiano il Weser fino allo sbocco sul Mare del Nord. Da qui, attraversato l’estuario con il traghetto, si è giunti a Bremerhaven, alloggiando affacciati sull’antico porto dei pescatori, godendo di un tramonto infuocato. Il giorno seguente in bici si è attraversato il grande porto di Bremerhaven (il terzo d’Europa, dopo Rotterdam e Amburgo) e si è seguito il lungomare percorrendo un tratto dell’Eurovelo 12 nel parco protetto, disseminato di aree balneari.
Da Kiel, dove si è arrivati con un tratto in pullman, il giorno seguente si è iniziato a seguire l’Eurovelo 10 Baltic Sea, tra foreste, strade sterrate e campi di grano per giungere alla bellissima Flensburg, ultima città tedesca a qualche chilometro dal confine con la Danimarca. Il porto variopinto, le case a graticcio caratteristiche, le piazze, le chiese, i palazzi importanti, le piccole vie suggestive lasciano davvero un bel ricordo.
Il giorno successivo la Danimarca ci accoglie lungo la via dei fiordi, con belle ciclabili per giungere a Sonderborg, sull’isola di Als, con il suo castello. Dopo una partenza mattutina in pullman, si è preso il traghetto e si è fatto un percorso lungo l’isola di Aero, in parte costeggiando il mare, in parte attraversando l’interno fino alla piccola città di Aeroskobing con le sue casette ad un piano policrome in un’atmosfera da favole. Poi con il traghetto si è arrivati a Svendborg sull’isola di Fionia, la seconda isola della Danimarca, la cui capitale è Odense, meta del giorno successivo, città natale dello straordinario scrittore Hans Christian Andersen.
In direzione di Odense si è seguito un percorso che comprendeva anche modesti dislivelli (massima altezza 93 metri sul livello del mare!), tra campagne e colline, e si è visitato il celebre castello di Egeskov che vanta la fama di essere il castello rinascimentale meglio conservato d’Europa: il suo parco è tenuto con grande cura, con splendide aiuole e prati, con un giardino delle rose, con giochi per bambini, con museo dedicato ad automobili e aerei storici, ecc.
Giunti ad Odense si è scatenata la magia di Andersen: tutta la cittadina, con la sua casa natale, è a lui dedicata ed è indimenticabile il parco con grandi piante e laghetti, con un teatro all’aperto in cui abbiamo visto rappresentate alcune note favole di Andersen (“La Sirenetta”, “Il vestito nuovo dell’imperatore” e altre) per un pubblico incantato di bambini e non solo.
Per mantener fede alla denominazione del viaggio, in quattro serate in cui il nostro gruppo ha cenato insieme in hotel, ci siamo organizzati con una breve lettura a più voci di qualche favola dei fratelli Grimm e di Andersen: l’esperimento è riuscito, aggiungendo una piccola nota suggestiva al viaggio. Dopo Odense, a parte coloro che hanno scelto di passare qualche giorno a Copenaghen con ritorno in aereo, il gruppo ha iniziato prima dell’alba il viaggio di ritorno in pullman (di 1.000 Km) con tappa a Augsburg, l’antica Augusta, carica di storia da duemila anni.
Infine si è tornati in Italia, ma dedicando qualche ora alla visita del celebre castello voluto dal re di Baviera Ludwig II: il Castello di Neuschwanstein. Poche cose presentano un così significativo e palpabile esempio di rappresentazione di dove può giungere una mente umana colta, ma ammalata, con manie di grandezza e di ritorno a valori medioevali.
Con quest’ultima “chicca” si è concluso un viaggio ricco di elementi storici, paesaggistici e spettacolari, organizzato e guidato in modo esemplare dalla FIAB e dal nostro Michele Mutterle.
(da Ruotalibera 165 – gennaio-marzo 2020)
Per chi volesse vivere una sintesi del viaggio, su Youtube si trova una fotocomposizione con musiche di 36 minuti: basta cliccare su https://youtu.be/awh5UZkegBk (NdR: oppure guardare il video in fondo a questa pagina, direttamente).
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