La mobilità di Frate Indovino
I molti nostri lettori che utilizzano il diffusissimo almanacco di Frate Indovino, girando la pagina sul mese corrente avranno sicuramente riconosciuto come familiare l’argomento affrontato questo mese.
Con il consueto tocco leggero e ironico che contraddistingue l’approccio del Frate ai temi della quotidianità ben si evidenzia, in una sola immagine accompagnata da pochi versi, come l’idea di progresso che ha accompagnato agli esordi il fenomeno della motorizzazione di massa abbia presto rivelato i molti aspetti problematici che ben conosciamo e che hanno ridimensionato gli entusiasmi degli inizi.
Ringraziamo Frate Indovino per il suo contributo e ricordiamo che la soluzione proposta da FIAB è sempre la stessa: senza voler demonizzare l’auto, in sè un’indiscutibile espressione del progresso umano, ne stigmatizziamo l’abuso, soprattutto nei contesti urbani, dove le alternative sarebbero possibili e a portata di mano con poco sforzo.
Fare il giusto mix, ovvero utilizzare il mezzo “giusto” per ciascuno spostamento (ad esempio usando la bici per gli spostamenti urbani fino ai 5 chilometri o camminando per i tragitti fino ai 500 metri), è la risposta intelligente e sostenibile ai problemi delle nostre città. Per un maggior benessere quotidiano e una ritrovata qualità del vivere. Basta volerlo, imparando a dedicare, prima di ogni spostamento, un pensiero sulle possibili alternative disponibili, evitando di agire per automatismo.
Non è difficile: provarci potrebbe rappresentare una piacevole scoperta!