La conta maggiorenne
Per il diciottesimo anno consecutivo abbiamo misurato i flussi ciclistici ai varchi cittadini
La tradizionale conta dei ciclisti settembrina è diventata maggiorenne! Sono infatti ben diciotto anni che di buon mattino, in una giornata di metà settembre, i nostri volontari si presentano ai varchi della città, sui ponti verso il Centro e all’imbocco delle ciclabili ad Ovest (Corso Milano – Camuzzoni) e a Sud (viale Piave), per contare e misurare i flussi del traffico ciclistico (e premiare i virtuosi con un sorriso e un cioccolatino). Quest’anno siamo stati affiancati da Legambiente, che da molti anni organizza in altre città italiane il Giretto d’Italia, un’iniziativa analoga, approdata da questa edizione anche sulle sponde dell’Adige. La continuità statistica è garantita: invariato il periodo (la Settimana Europea della Mobilità, dal 16 al 22 settembre), invariati i punti di rilevazione, invariati gli orari e, per quanto possibile, alcune condizioni di contorno (rimandiamo in caso di maltempo ed evitiamo i lunedì e i venerdì, quando notoriamente alcune variabili esterne rischiano di “drogare” i conteggi). Eppure, nonostante queste attenzioni, ogni anno osserviamo variazioni interessanti, che ci raccontano qualcosa. Cos’è accaduto a questo giro?
Abbiamo rilevato un ennesimo calo, passando da 5.016 a 4.609 rilevazioni, ovvero 407 in meno, corrispondenti a un -8%. Come mai? Anzitutto la chiusura di Ponte Nuovo. Previdenti, ci eravamo anche organizzati per cercare di capire verso dove si fossero spostati i flussi impossibilitati a quel transito temporaneamente interdetto, riprendendo la conta sul Ponte Pietra (abbandonato qualche anno fa per via dei flussi poco rilevanti). Il conteggio sul ponte pedonale più antico di Verona non ha però mostrato variazioni interessanti rispetto al momento in cui lo abbiamo interrotto: i 152 passaggi sono in linea con i numeri degli anni precedenti il 2015. È perciò probabile che i flussi di Ponte Nuovo si siano diretti altrove. Dove, non sappiamo dirlo.
Trascurando il “mistero di Ponte Nuovo”, che riprenderemo, speriamo, il prossimo anno, abbiamo comparato i risultati complessivi annui senza contare Ponte Nuovo e Ponte Pietra. Risulta una situazione ben più stabile, con una flessione limitata al 2% (72 passaggi in meno, 4.457 sui 4.528 del 2021). Il dato più interessante, nel contesto di questa sostanziale stabilità, deriva dall’analisi dei flussi dei singoli varchi: ci sono infatti cali importanti su alcuni varchi del Centro Storico, Ponte Garibaldi e Castelvecchio su tutti, a fronte di aumenti consistenti sui varchi più periferici, in particolare Viale Piave e Ponte Aleardi (uno degli ingressi ad Est). È forse il risultato di alcuni traslochi importanti di aziende e uffici fuori dalla cerchia delle Mura (dopo UniCredit, qualche anno fa, è stata la volta degli Uffici Finanziari di Lungadige Capuleti), ma di certo anche dell’aumento dello smart-work: l’alleggerimento del traffico conseguente al minor numero dei lavoratori pendolari è infatti evidentemente… multimodale!
Lasciamo ai lettori più curiosi l’analisi delle tabelle comparative (qui sotto riportate in versione integrale). Ci teniamo a ricordare che la nostra conta artigianale è un’istantanea soggetta a troppe variabili per potersi definire scientifica. L’unico modo per misurare con criteri oggettivi, capaci di supportare una conseguente politica di pianificazione, è dato dai rilevatori stabili (meglio se più d’uno e in rete), come quello da noi posizionato in Corso Porta Nuova lo scorso anno. Presto potremo cominciare a confrontare i dati anno su anno: ve ne renderemo sicuramente conto.
Chiudiamo questa analisi con un dato interessante: a seguito della percezione di una certa rilevanza, abbiamo pensato di contare anche i monopattini. Orbene, il numero di passaggi su questi mezzi si avvicina al 10% del totale (con una punta del 13% in Viale Piave). Rilevanti sì, ma non avremmo certo immaginato quanto!
(da Ruotalibera 176 – ottobre-dicembre 2022)