La ciclabile dei Trabocchi e la costa abruzzese


Il successo di questa ciclovacanza era nell’aria fino dalla sua presentazione ed infatti i posti disponibili sono stati bruciati in soli 15 giorni con una buona lista di cicloscalpitanti in attesa che qualche posto si potesse liberare.
Di buon mattino sotto una leggera pioggia, per fortuna iniziata sul finire del carico delle bici nel carrello, siamo partiti per Vasto. Il viaggio si preannunciava lungo, ed in effetti una volta arrivati c’è stato solo il tempo di scaricare le bici e scalare le dure rampe che portano dal mare al cuore del paese di Vasto, ripagati però dal bel castello Caldoresco nella centrale piazza Rossetti.
Dopo la levataccia di mercoledì ci voleva una partenza non solo soft ma anche spettacolare e infatti poche pedalate per raggiungere la ex stazione ferroviaria di Vasto e subito ci si trova sulla ex sede ferroviaria, trasformata in ciclabile e sede anche di una tappa a cronometro del giro d’Italia, a pochi passi dalla battigia con i primi trabocchi in vista. I trabocchi sono delle antiche macchine da pesca tipiche delle costa abruzzese realizzate in legno e si presentano con una piattaforma protesa sul mare ancorata alla roccia da tronchi di albero dalla quale si allungano, sospesi a qualche metro dall’acqua, due o più bracci, le antenne, che sostengono un’enorme rete a bilancia detta trabocchetto.
Lo spettacolo prosegue quando poco dopo si arriva a Punta Aderci, un promontorio a picco sul mare che ricorda paesaggi irlandesi. Si ridiscende verso il mare per arrivare ad Ortona. Con una nuova salita si raggiunge la rocca dove si trova il centro del paese e si gode il bel panorama sulla costa. Dopo aver pasteggiato con dell’ottima frittura ci aspetta la visita al castello Aragonese, costruito nel XIII secolo dagli Angioini, ricostruito dagli Aragonesi, semidistrutto nel 1943 nella battaglia di Ortona ed infine restaurato negli anni novanta. Arriviamo a Francavilla al Mare ma purtroppo il mare è agitato e la nostra idea di rilassarci con un bel bagno rimane insoddisfatta. Per fortuna l’hotel ci propone un gradevole aperitivo di accoglienza che ci ripaga della delusione del bagno mancato.

I trabocchi sono finiti ma il lungomare che ci accompagna fino a Pescara ed il bel ponte ciclabile, detto del Mare, che attraversa il fiume Pescara, sono comunque apprezzabili anche perchè ci aspetta poco dopo la riserva marina di Borsacchio con al centro la torre del Cerrano. La torre era parte di un sistema di torri di avvistamento predisposta da Carlo V per contrastare le incursioni saracene. Oggi è sede della riserva marina e siamo stati accompagnati alla visita della torre da due giovani entusiasti biologi che ci hanno anche parlato delle attività di ricerca della riserva che si estende dalle dune al mare antistante a protezione della flora e della fauna. Il nostro itinerario prosegue sempre lungo la costa fino a Giulianova. Qui scopriamo che alla domenica ci sarà una festa dell’aeronautica militare ma già il paese è in festa con chioschi e stand di varia natura. Il mare non ci è ancora una volta amico ma una passeggiata sul bagnasciuga ci ripaga dalle “fatiche” del giorno.
Da qualche giorno è passata una tappa del giro d’Italia e addobbi rosa ci accompagnano sabato sulla pista ciclabile che costeggia il lungomare fino a Martinsicuro e alla foce del Tronto. Abbandoniamo qui il mare che ci ha accompagnato fino ad ora in direzione Ascoli Piceno attraverso strade secondarie, una pista ciclabile in costruzione ed una ciclabile di vecchia data, costeggiando il Tronto ma senza poterlo vedere in quanto la vegetazione ci avvolge. Il tempo ci ha voluto bene fino ad ora ma oggi nuvole minacciose ci accolgono nell’entroterra ed infatti poco prima della sosta pranzo una pioggia leggera ci rinfresca. Giusto il tempo di rifocillarci e ripartire che la pioggerellina aumenta di intensità ma ormai il nostro pullman è nelle vicinanze e riusciamo a raggiungerlo senza inzupparci. Una vecchia villa padronale in stile belle epoque, ora albergo dove facciamo sosta per la notte, ci preannuncia la giornata di domenica all’insegna dell’arte e della storia.
La guida che abbiamo prenotato ci accompagna per una Ascoli in festa, stand gastronomici con le famose olive ascolane e altre leccornie e banchetti di antiquariato invadono le due piazze maggiori. La visita alla cattedrale dedicata a Sant’Emidio è una sorpresa per la bellezza degli interni e soprattutto della cripta risalente all’XI secolo con affreschi coevi ed un ciclo di mosaici del ‘900 che ricorda la storia recente di Ascoli, e colonne in marmo rosso di Verona. Bello anche il palazzo comunale dove vengono esposti drappi della famosa Quintana, un’antica giostra cavalleresca che si corre per le piazze di Ascoli ad inizio agosto. Ascoli è detta anche la città delle cento torri, ora ne rimangono solo alcune, ed ha in piazza del Popolo uno dei caffè storici d’Italia, il caffè Meletti famoso per la produzione di un liquore dal leggero sapore di anice. Assolutamente da provare il caffè dedicato.
Come tutte le belle cose anche questa vacanza è giunta al termine ma i paesaggi e le visite di questi giorni ci lasceranno un bel ricordo e forse la voglia di tornare e magari fare finalmente un bel bagno!
(da Ruotalibera 183 – settembre-dicembre 2024)