Prestare servizio ai “banchetti” di Fiab Verona più che un impegno è un’occasione di gratificazione.
C’è chi si ferma per iscriversi o per rinnovare l’iscrizione, c’è, naturalmente, chi si ferma solo per chiacchierare o prendere materiale informativo, chi chiede informazioni turistiche e chi si ferma per congratularsi con noi. C’è, poi, chi approfitta della nostra presenza e della nostra disponibilità per segnalarci i problemi che affliggono giornalmente e da decenni i ciclisti veronesi.
A tutti rispondiamo con gentilezza e pazienza, ricordando che noi non siamo un sindacato ma un’Associazione di ciclisti urbani e cicloturisti che da più di trent’anni si adopera in tanti modi, più o meno fantasiosi, per convincere le Amministrazioni cittadine a rendere la nostra bella città sempre più adatta a pedoni e ciclisti di ogni età.
Se badassimo al rapporto costi/benefici del nostro impegno ultratrentennale, togliendo il piacere personale e di gruppo derivante dalle nostre attività e i benefici fisici e mentali ricavati dall’uso quotidiano della bicicletta, probabilmente dovremmo dichiarare fallimento e portare i libri contabili in tribunale.
Ma l’andare in bicicletta produce tante endorfine e la cosa ci rende inguaribili ottimisti, quindi guardiamo a quanto è stato fatto per i ciclisti a Verona e, orgogliosamente, osiamo pensare che quel poco o tanto non è stato opera di Babbo Natale, né di Santa Lucia, ma della nostra insistente, infaticabile e poderosa azione di convincimento, forti dell’appoggio di tante persone che credono nella nostra azione e ci danno il loro appoggio iscrivendosi a Fiab.
Non sei fra questi, cara lettrice o caro lettore? Non aspettare Babbo Natale o Santa Lucia. Corri subito ad iscriverti o a rinnovare la tua iscrizione. Il tuo appoggio è prezioso: più siamo e più contiamo!
(da Ruotalibera 148 – maggio/luglio 2016)