Racconti di viaggio

In bici lungo la Mosa

Un viaggio FIAB lungo la Mosa nelle terre ricche di storia, dalle stragi drammatiche di Verdun alle speranze di pace di Maastricht

Lungo la Mosa si è svolta molta storia dell’Europa.

Il cimitero di Verdun

Zona di attriti e di conflitti secolari tra la Francia da un lato e il mondo germanico dall’altro, il territorio conserva un gran numero di testimonianze di queste tristi pagine dell’umanità, fatte di odio e di sanguinose battaglie con centinaia di migliaia di morti.

Lungo il percorso in bici, cui hanno partecipato dal 16 al 23 Luglio scorso appassionati provenienti da varie regioni (Veneto, Lombardia, Emilia, Toscana, Valle d’ Aosta, ecc.), si sono visitati i luoghi della battaglia di Verdun del 1916, il Castello di Sedan, grande fortezza medievale di 35.000 mq, il Forte di Eben- Emael che ha visto il blitz con alianti (per la prima volta nella storia) da parte della Wehrmacht all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, il 10 Maggio 1940.

Ma non ci sono stati solo scenari di guerra.
La pista ciclabile della Mosa (che fa parte dell’Eurovelo 19) ci ha permesso di godere di un bel paesaggio fluviale con le tranquille anse, con le colline circostanti, con i villaggi e le città dalla tipica architettura.

Charleville-Mézieres conserva intatta una splendida piazza interamente circondata da 28 edifici nello stesso stile fatti erigere nella prima metà del ‘600 da Carlo Primo di Gonzaga, piazza molto simile a Place des Voges di Parigi.

Dinant dalla Cittadella

Dinant si fa ammirare per la Cittadella fortificata sul colle da cui si ha una vista mozzafiato sulla città sottostante, con la sua Cattedrale gotica e il Museo della birra Leffe che qui è stata nata. La cittadina ha dato i natali anche Adolphe Sax, l’inventore del Sassofono.

Anche Namur, collocata alla confluenza tra i fiumi Mosa e Sambre, ha una maestosa fortezza con 2.000 anni di storia con quartieri storici, una torre medioevale, chiese ed una rete di percorsi sotterranei. Liegi è una città di confine tra Francia, Belgio, Paesi Bassi e Germania che conserva testimonianze dei conflitti secolari che l’hanno attraversata. Si resta stupiti davanti al celebre Palazzo del Principi-Vescovi dei primi anni del ‘500, espressione architettonica di un forte potere politico.

Da Liegi si è fatta un’escursione alla vicina Maastricht, prospera città che conserva le sue mura medioevali e la caratteristica architettura; ma soprattutto, dopo aver visitato, non senza una stretta al cuore, tante fortezze e tanti luoghi di battaglie, Maastricht ha significato una cosa: i popoli che si erano inutilmente massacrati per secoli, si sono messi insieme nel nome dell’Europa per collaborare e progredire, sia pure con tutte le difficoltà di un processo complesso e difficile.

Colmar

A completamento del quadro di cose belle visitate, lungo il viaggio di ritorno si è dedicata una sosta con visita alla più tipica cittadina alsaziana: Colmar. Un bel museo che ha tra l’altro le famose opere del Grünewald, le case a traliccio colorate su corsi d’acqua, le piazzette e gli angoli pittoreschi lasciano un ricordo indimenticabile.

Purtroppo il viaggio è stato funestato da un tragico evento: lungo il percorso in bicicletta un partecipante ha avuto un malore fatale, del tutto inaspettato, nonostante i tempestivi soccorsi prestati. A Paolo un ultimo saluto ed un rimpianto da parte di tutti noi.

Un grande grazie a Michele, grande organizzatore, al prezioso Saverio e al generoso e bravo Walter.

(da Ruotalibera 180 – ottobre-dicembre 2023)

Per chi fosse interessato, su Youtube si trova una sintesi fotografica (16’39”) del viaggio: basta cliccare su https://www.youtu.be/qjsbHjqxYk8 (NdR: oppure guardare il video in fondo a questa pagina, direttamente).


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Franco De Grandis

Ama la matematica, "gioca" con i numeri... ed è ingegnere strutturista al 100%, tanto da proseguire la sua assai proficua e longeva attività professionale malgrado gli "...anta" ormai raggiunti e superati. Ma ama anche la storia, la poesia e la musica, soprattutto il melodramma, e con l’amata consorte segue assiduamente gli eventi e gli spettacoli lirici veronesi. Apprezza assai il ritmo dei pedali e in città si muove esclusivamente in sella alla sua fida bicicletta. Ogni anno puntualmente partecipa ad almeno una ciclovacanza (rigorosamente FIAB) raccontando l'esperienza in dettagliati reportage e realizzando accurati e bellissimi filmati completi di colonna sonora, che si possono leggere e apprezzare sul nostro sito.
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