Giovani promotori crescono
Il progetto “Ciclofficina – Studenti promotori della mobilità sostenibile attiva” è stato coordinato dalla nostra Fabrizia Graziani docente del Messedaglia e da Maddalena Comparini vicepreside del Mondin, scuola molto attiva sulla mobilità sostenibile. Intervistiamo quest’ultima a nome di tutti i docenti che si sono attivati e che qui ringraziamo
– Buongiorno Maddalena, che io ricordi non vi era mai stata in passato una iniziativa così strutturata che coinvolgesse tante scuole e studenti.
Da più di 10 anni esiste un gruppo di docenti di alcune scuole veronesi che con passione e determinazione persegue l’obiettivo di formare cittadini sensibili alle tematiche legate alla mobilità. L’iniziativa di quest’anno volta non solo alla sensibilizzazione della mobilità sostenibile ma anche alla formazione di “studenti promotori”, si è distinta per la partecipazione di un numero importante di studenti delle superiori e per un coordinamento e un’organizzazione strutturati.
– Ora che il lavoro è stato svolto, come è stata la risposta sia dei docenti che degli studenti?
Il riscontro è stato molto positivo.
Dai docenti è stata apprezzata l’organizzazione e la possibilià di usufruire di materiale didattico preparato ad hoc per il progetto e dai ragazzi la possibilità di applicare il sapere teorico ad attività pratiche e utili. Ora attendiamo che gli “studenti promotori della mobilità” mettano a disposizione della città le competenze acquisite e il loro tempo durante la manifestazione “Bimbimbici 2023”.
– So che la vostra scuola indipendentemente da questa occasione svolge regolarmente attività di questo tipo, ce le puoi descrivere?
Siamo consapevoli che le scuole abbiano una responsabilià sociale nei confronti della comunità cittadina in quanto non solo sono grandi attrattori di traffico in alcuni momenti della giornata ma hanno l’opportunità di sensibilizzare e di educare gli studenti alla responsabilità individuale anche in ambito di mobilità sostenibile. Nel nostro Istituto ci sono biciclette disponibili per attività mattutine ma anche, quando non utilizzate, a disposizione per gli spostamenti dei docenti. C’è uno spazio nel cortile con rastrelliere per parcheggiare in sicurezza le proprie biciclette e c’è una “ciclofficina d’emergenza” gestita da un team di alunni e docenti. Inoltre una parte del programma di educazione civica è ogni anno focalizzato sulla mobilità attiva. I ragazzi seguono conferenze, analizzano le strade adiacenti alla scuola ipotizzando progetti migliorativi, confrontano il nostro sistema viabilistico con quello di altre realtà italiane ed europee.
Ma per incentivare anche i docenti a raggiungere la scuola senza l’automobile, si è deciso che dalle 7:40 alle 8:00 possono accedere al cortile solo pedoni o biciclette. Ci sono colleghi che hanno acquistato la bici elettrica, altri che raggiungono la scuola a piedi e altri che arrivando dalla provincia parcheggiano l’auto fuori dal centro e poi con le biciclette raggiungono la scuola evitando di contribuire all’intasamento della zona e impiegando minor tempo.
– Tornando alla mobilità quali sono le principali criticità per l’istituto Mondin (sede in via Valverde/Salvo d’Acquisto ndr)?
Il traffico automobilistico è intenso soprattutto nell’orario di ingresso a scuola, inoltre anche gli autobus sono numerosi e tutti incolonnati in via Valverde. Non essendo presenti piste ciclabili e nemmeno corsie ciclabili, la strada è particolarmente pericolosa per i ciclisti in entrambi i sensi di marcia. Ci piacerebbe che le aree davanti alle scuole non fossero solo spazi attraversati da automobili ma aree realmente vivibili per gli studenti.
(da Ruotalibera 178 – aprile-giugno 2023)
Foto fornite dall’Istituto Mondin