La Conferenza dei Presidenti delle associazioni aderenti alla FIAB si conferma una straordinaria piattaforma per la condivisione delle idee. I contributi emersi durante la tre giorni di Ravenna, dal 29 novembre al 1° dicembre 2019, hanno consolidato le linee di espansione della Federazione che vuole continuare ad essere dialogante con le istituzioni del territorio e con tutti i cosiddetti corpi intermedi, come sottolineava anche l’hashtag della Conferenza: #bikeforfuture. Il futuro lo costruiamo insieme.
Dopo le campagne “storiche” per il riconoscimento del diritto alla mobilità attiva di studenti e lavoratori (bike to school e bike to work, su cui è attualmente in corso una interlocuzione con le organizzazioni sindacali) si comincia a parlare anche di “bike to shop” con la finalità di valorizzare il ruolo della bici nel rilancio del commercio di vicinato.
Nella sessione dedicata alle Buone Pratiche, Valeria Lorenzelli, responsabile FIAB Ciclismo Quotidiano Adulti, ha illustrato i progressi fatti a Parma dove è stata intavolata una discussione con Confesercenti. Prerequisito necessario per riproporre anche altrove una iniziativa analoga è un centro urbano a misura d’uomo, caratteristica che nella nostra città, Verona, si trova più frequentemente in certi quartieri piuttosto che nel centro storico turistico e terziarizzato.
Preziosi consigli su come rapportarsi proficuamente con le amministrazioni locali sono arrivati, nell’ambito di un seminario di formazione dedicato, da Antonio Dalla Pozza e da Loretta Marini, attuali consiglieri nazionali FIAB che vantano una esperienza di peso nell’ambito della pubblica amministrazione: il primo è stato assessore alla Mobilità, Ambiente e Urbanistica del Comune di Vicenza mentre la seconda è stata referente unica dell’Ufficio Biciclette Comune di Padova.
Si conferma che la strategia dei piccoli passi è quella che paga di più nei confronti dell’interlocutore politico. Occorre pazienza, senza tuttavia fare sconti a nessuno.
Il convegno sulla mobilità ciclistica nelle aree protette ha in qualche modo consolidato la stretta collaborazione tra FIAB e altre grandi associazioni ambientaliste, una per tutte il WWF, ciascuna nel proprio ambito di competenza e nel reciproco riconoscimento delle specificità.
Lasciando per un attimo sullo sfondo alcuni seminari più tecnici come l’organizzazione delle ciclovacanze e la nuova legge sul Terzo Settore, per cui si attendono ancora alcuni chiarimenti, il quadro che è emerso da questa Conferenza dei Presidenti è quello di una associazione in ottima salute, in crescita ininterrotta da 20 anni, animata da entusiasmo e dalla consapevolezza di avere amplissimi margini di miglioramento sebbene il 2019 si sia chiuso con un aumento di iscritti leggermente inferiore rispetto alle previsioni. A novembre 2019 i soci FIAB in tutta Italia erano 18.809, ben 5.000 in più rispetto al 2010 e circa 470 in più (+2,6 %) rispetto al 2018.
Lentamente sta cambiando anche la loro composizione: per la prima volta il peso delle associazioni dell’area lombardo-veneta scende al di sotto del 50% del totale degli iscritti, precisamente si ferma al 47%. Mentre aumenta il peso delle associazioni del Sud che sono mediamente anche più giovani.
Prossimi appuntamenti nazionali? L’Assemblea Nazionale FIAB a Bari dal 24 al 26 aprile 2020 e Il Cicloraduno a Pordenone dal 25 al 27 giugno! [NdR: entrambi purtroppo annullati per l’emergenza sanitaria in corso]
(da Ruotalibera 165 – gennaio-marzo 2020)