Vita associativa

Emanuele, piccolo grande socio

Chi ha partecipato all’assemblea annuale di FIAB Verona, nel marzo scorso, ricorderà di un ragazzino che è intervenuto per dire la sua nel dibattito seguito alla relazione del nostro Presidente. Quel ragazzino si chiama Emanuele Pietrobon, abita nel quartiere dello Stadio con il fratello Giovanni, di quattordici anni, e i genitori Elisabetta e Michele. Ha dieci anni, ha frequentato la V elementare e, soprattutto, ha un’autentica passione per la bicicletta, che usa ogni volta che può. Ci è sembrato naturale intervistarlo per Ruotalibera. In questo periodo, finite le scuole, Emanuele si trova in un campeggio sul lago di Garda e mi ha detto al telefono di essere felice perché intorno al campeggio ci sono tante possibilità di pedalare in pista ciclabile.

– Ciao, Emanuele. È vero che da piccolo piangevi perché non volevi andare in bicicletta? Come mai?

Sì, da piccolo piangevo, perché avevo paura di cadere e di farmi male e non volevo provare ad andare su questo mezzo di trasporto, perché non capivo come si facesse a stare in piedi soltanto su due ruote

– E ora che sei più grande, ti piace andare in bicicletta o vai a piedi? E dove vai con la tua bicicletta?

Naturalmente mi piace di più andare in bicicletta, perché faccio molta meno fatica e mi sento più libero. In bicicletta vado a scuola, dai nonni, al mercato a fare la spesa (n.d.r. con la mamma), in centro e quando d’estate sono al Lago di Garda, vado ogni giorno alle terme di Sirmione per fare le cure termali.

– Nel tuo quartiere è facile andare in bicicletta o incontri delle difficoltà?

In alcuni punti del quartiere è più facile, in altri mancano le piste ciclabili e quindi è pericoloso.

– Se potessi incontrare il Sindaco di Verona, cosa gli chiederesti?

Veramente l’ho già incontrato un anno fa, per portargli le firme per la ciclabile di Via Camuzzoni. Lui ha promesso di farla, ma se lo incontrassi di nuovo gli chiederei di collegare tutte le piste ciclabili della città, perché sono tutte spezzate e non collegate.

– E cosa chiedi alla FIAB di Verona, la tua associazione?

Alla FIAB chiedo sostegno per realizzare le piste ciclabili, perché sono i più esperti sull’argomento.

Ragazzi come Emanuele, con le idee chiare e determinate, sono fondamentali per ridarci l’entusiasmo e superare le tante difficoltà che incontriamo. Il futuro è già qui.

(da Ruotalibera 163 – luglio-settembre 2019)

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Bepo Merlin

Giuseppe Merlin, per tutti Bepo, ciclista urbano e appassionato cicloturista, va in bici da sempre, ma più convintamente da quando, a seguito del primo infarto, il medico gli ha detto di essere in debito della vita nei confronti della sua due ruote. Da allora si spende senza risparmio per la promozione della ciclabilità, in veste di socio-attivo e animatore di uscite e serate culturali. È stato anche Direttore di FIAB nazionale (succedendo all'indimenticato Gigi Riccardi e prima dell'attuale Francesco Baroncini), lasciando di sè un bellissimo ricordo in tutti coloro che hanno avuto il piacere di incontrarlo e conoscerlo, durante una delle sue molte "visite pastorali" in giro per le varie associazioni d'Italia. Tuttora collabora con FIAB Verona in mille forme e con mille strumenti, tra i quali spicca la penna, la sua "arma segreta", che Bepo maneggia con destrezza e rara efficacia. Chiunque legga i suoi scritti, infatti, non può non apprezzarne l'onestà intellettuale e la lucidità di analisi. Da tempo immemorabile tiene la sua personale rubrica "El cantòn del Bepo" nell'ultima pagina della rivista Ruotalibera, di cui è stato per anni capo redattore, riorganizzandola nella veste e nei contenuti così come la vediamo oggi. È stato anche tra i promotori e forti sostenitori della rivista nazionale BC, importante mezzo di comunicazione per le associazioni FIAB italiane e indispensabile organo di diffusione del miglior "ciclopensiero".
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