Eclettica, il policaffè che vuole essere anche un bicigrill
Prendete nota: sulla ciclabile della Valdadige che porta a Trento all’altezza di Dolcè presto nascerà un bicigrill, o almeno questo è uno dei progetti del gruppo di Eclettica, associazione culturale costituita dai giovani del posto che gestiscono il Policaffè all’interno di un ex Circolo Noi, che con le loro idee e il loro attivismo stanno facendo parlare di sé in tutta la valle e oltre. Già adesso offrono un posto stupendo accanto alla ciclabile dove poter sostare, ma si stanno organizzando per fare le cose per bene e offrire un servizio completo.
Ne parliamo con Filippo Gamberoni, uno dei soci fondatori.
– Come è nata Eclettica?
Il nostro gruppo è nato durante la pandemia, condividendo arte su un gruppo Instagram dal quale invitavamo gli artisti ad esporre. Con Francesco Campigotto e Marco Benedetti ben presto abbiamo coinvolto un sacco di amici, tutti della Valdadige, con diverse competenze, capacità e interessi: chi sapeva fare i video, chi faceva l’illustratrice… Finite le restrizioni abbiamo provato a dare gambe a tutti questi progetti, sopra tutti l’idea di creare una residenza per artisti. Peccato che l’unico posto a nostra disposizione fosse il pub di Sant’Ambrogio.
– Di qui la scoperta di questo posto…
Sapevamo che a Dolcè c’era uno stabile enorme di proprietà parrocchiale, formato da 5 stanze, bar salone, magazzino, giardino con campo da bocce, utilizzato come Circolo Noi e poi abbandonato per mancato passaggio generazionale. Il don ci ha dato fiducia ed eccoci qua. Il primo evento, chiamato Tacabanda, esprimeva l’idea di voler iniziare qualcosa nel segno della creatività poliedrica. L’incasso della serata fu in realtà ben poca cosa, ma in compenso il gruppo continuava a crescere Abbiamo formato l’associazione culturale, Eclettica, e denominato il posto Policaffè perché qui possono trovare spazio le idee: ogni angolo dello stabile, fino al campo da bocce, è decorato da murales e affreschi fatti dagli artisti che abbiamo ospitato.
– Qual è il tuo titolo di studio e da quante persone è formata l’associazione?
Io ho finito l’Università di Marketing e Comunicazione alla Cattolica e ora sto svolgendo servizio civile. Il gruppo conta una trentina di persone di età compresa tra i 20 e i 30 anni. Ci sono cuochi, musicisti, illustratrici, insegnanti, perché ciascuno può trovare il proprio spazio. Abbiamo sale prove e sale studio. L’inaugurazione è stata fatta con un work camping internazionale ospitando 12 ragazzi da tutta Europa. Facciamo corsi di cucina, ricamo, intreccio, seguiamo gli eventi del festival del gioco e della lettura. Abbiamo un club del libro con il quale leggiamo, condividiamo e stimoliamo la creazione di nuove storie.
– E il bicigrill come si inserisce in tutto questo?
L’ultimo progetto prevedeva di recuperare una roulotte per trasformarla in un palcoscenico destinato ad ospitare serate di teatro. La fortuna ha voluto che di roulotte ne recuperassimo due. La seconda, più piccolina, pensiamo di adibirla a bicigrill. Il Policaffè è sulla ciclabile che va a Trento, quindi sarebbe un servizio utile. Al momento per usufruire dei nostri servizi bisogna essere soci dell’associazione ma appena riusciremo a diventare Aps potremo aprire partita iva e fare servizio anche al pubblico.
Tutti i progetti sono nati da noi ragazzi. Nelle singole iniziative veniamo qualche volta supportati da cooperative, associazioni o imprese del territorio. Una grossa mano ce l’ha data, per esempio, la Cooperativa Hermete. Ma anche la vecchia guardia di coloro che avevano contribuito a tenere vivo il Circolo Noi. Molti di loro si sono rimessi in gioco per aiutarci. In seguito altre realtà sono venute a cercarci. All’origine di tutto, comunque, c’è questa energia sprigionata da uno dei periodi di compressione più duri degli ultimi anni.
(da Ruotalibera 179 – luglio-settembre 2023)