Avete presente le levatacce alle 4 di mattina per andare al ritrovo, caricare le bici sul carrello con il buio e poi spararsi una giornata di viaggio in pullman sperando di arrivare un po’ prima di cena per farsi un giretto nella località di partenza? Niente di tutto questo… quest’anno si parte da casa! Il ritrovo è in Piazza Bra dove ad attenderci ci sono, oltre a Corrado e Giorgio (presidente e vice) il Vicesindaco Luca Zanotto e l’assessore all’Ambiente Ilaria Segala. Entrambi ci augurano buon viaggio, e ci consegnano un presente da portare al rappresentante della Municipalità di Monaco di Baviera, per ricordare il gemellaggio nato nel 1960.
In fase di ideazione qualche dubbio ci era venuto… quanti sceglieranno un viaggio cosi semplice, poco “esotico”, un itinerario così vicino a noi e forse a tanti veronesi conosciuto? Ma i dubbi sono stati sfatati da una buona partecipazione (41 partecipanti), che sarebbe stata ancora maggiore se avessimo potuto disporre di posti negli alberghi fino alla partenza. Il viaggio suddiviso in sette tappe (due in più degli standard abituali, partenza di sabato e arrivo di domenica), per un totale di circa 500 km, ci ha visto inoltrarci nella familiare val d’Adige seguendo l’antica via Claudia Augusta e poi le ciclabili lungo i fiumi Inn e Isaar, attraversando parte dell’Austria e della Baviera per arrivare a Monaco. Un percorso che al 90% si è svolto in sede ciclabile e quindi ci ha permesso di pedalare senza troppo stress, se non quello provocato dal flusso consistente di ciclisti, al quale siamo ancora un po’ impreparati mentalmente. Mi spiego meglio: quando si è in ciclabile scatta in noi l’idea (pericolosa) che quella striscia di asfalto sia nostra e dell’amico con cui chiacchieriamo affiancati, ma non è così, ricordiamocelo!
I viaggi organizzati della FIAB sono in realtà esperienze dove l’aspetto dell’andare in bici diventa quasi marginale, perché è lo stare in gruppo, condividere la fatica, scoprire affinità con persone nuove, che rende il viaggio qualcosa di unico, per cui alla fine ci lasci un po’ di cuore.
Ma ora ripercorriamo in sintesi il viaggio, per dare qualche informazione utile a chi volesse percorrerlo magari in autonomia. Ricordiamo che nelle prime due tappe non abbiamo avuto il pullman al seguito ma solo il trasporto bagagli da albergo ad albergo.
1^ tappa Verona – Rovereto (80 km)
Dopo il saluto dei nostri amministratori siamo partiti inoltrandoci nelle gole di Ceraino sulla bellissima ciclabile, da poco inaugurata. A Dolcè incontriamo il sindaco Massimiliano Adamoli, che ci ragguaglia sui nuovi progetti che interessano quel territorio compreso un ponte tibetano che dovrebbe unire la ciclabile di Ceraino con quella di Rivoli. Dopo la sosta pranzo a Rivalta, ripartiamo alla volta di Rovereto dove arriviamo in tempo per fare anche un bel bagno in piscina.
2^ tappa Rovereto – Appiano (81 km)
Prima di partire, breve giro a Rovereto, uno sguardo al MART e al centro storico, poi via nella val d’Adige che si apre sontuosa davanti ai nostri occhi, sosta pranzo nell’attrezzatissimo bici-grill di Faedo, (il più grande d’Italia) e via immersi nei meleti per arrivare finalmente ad Appiano con qualche km di salita resa più impegnativa dal fondo sterrato, dai tanti km ormai nelle gambe e da un sole implacabile!
3^ tappa Appiano – Pfunds
Questa lunghissima tappa (140 Km) necessitava di alcuni tagli per renderla accessibile alle nostre forze e l’abbiamo così adattata: partenza con pullman da Appiano e arrivo a Naturno (47 km), da Naturno in bici percorriamo tutta la ciclabile della val Venosta e arriviamo a Glorenza (45 km) dove facciamo sosta pranzo all’interno di questo borgo gioiello. Di qui riprendiamo il pullman fino a San Valentino alla Muta per togliere po’ di km di salita (alcuni audaci faranno anche questo tratto in bici), di qui poi in bici (altri 35 km) fino al Passo Resia confine fra Italia e Austria, con sosta foto davanti al famoso campanile di Curon. Dal passo poi, sempre in ciclabile ci lasciamo andare per km in discesa… purtroppo però le nuvole che ci avevano seguito nel pomeriggio ci scaricano addosso un temporale memorabile, fradici arriviamo a Pfunds piacevole paesino del fondo valle austriaco! Togliendo le due tratte in pullman abbiamo percorso comunque 80 km!
4^ tappa Pfunds – Imst
Tranquilla tappa di 60 km con sosta pranzo a Landeck piacevole ed animata cittadina. Salitone finale, ma fatica ripagata, al nostro arrivo abbiamo una vista mozzafiato… se poi troviamo un’ottima spa, un’ottima cena e il compleanno di Antonella da festeggiare cosa volere di più?
5^ tappa Imst – Grainau (57 km)
Oggi i km non sono tanti e quindi possiamo prenderci il lusso di dormire un po’ di più. Lo sterrato in discesa mette alla prova i più paurosi ma ecco subito la salita che ci porterà al Fernpass, il passo che segna il confine fra Austria e Germania. Arriviamo a Grainau poco distante da Garmisch, nelle alpi Bavaresi, ed i colori delle montagne ci regalano scenari incredibili. Anche qui ci ritempriamo nella attrezzatissima spa a disposizione dell’albergo, che ci regala anche un’ ottima cena.
6^ tappa Grainau – Lenggries (66 km)
Pochi km dopo la partenza attraversiamo Garmisch- Partenkirchen, accogliente e ricco paese, ubicato sullo sfondo di imponenti montagne dove d’inverno si svolgono le gare di coppa del mondo di sci e poi senza grosse difficoltà altimetriche arriviamo a Lenggries, piccolo centro bavarese dove è in svolgimento la “sagra” del paese, a cui molti di noi si uniscono alzando copiosi calici di birra sotto il tendone!
7^ tappa Lenggries – Monaco (72 km)
Ci siamo quasi, un ultimo sforzo. Attraversiamo la cittadina di Bad Tölz con le facciate degli edifici splendidamente decorate, sosta pranzo a Wolfratshausen e poi seguendo l’Isar, arrivo tutto in ciclabile fino a Marienplatz! Per noi ha davvero dell’incredibile che si possa arrivare tanto vicino al centro di una grande città su un percorso dedicato in un ambiente naturale cosi ben conservato, e ha dell’incredibile quanto le rive larghe ed accoglienti di questo fiume siamo piene di gente di ogni età, che gioca, che cammina, che va in bici.
8° giorno (Monaco)
Alle ore 10.30 abbiamo appuntamento con la rappresentante del Comune di Monaco in Marienplatz. A lei consegniamo la bella stampa delle Arche scaligere e il gagliardetto del Comune di Verona, e buttiamo lì un idea: l’anno prossimo ricorre il 60° anniversario del gemellaggio, perché non ricordarlo con due staffette che partono da Verona e da Monaco e si incontrano al Brennero? L’idea piace, si può lavorarci. Foto ricordo e poi via a zonzo, chi a piedi chi in bici per le vie di Monaco dandoci appuntamento per l’ultima cena in birreria!
di Fabrizia Graziani
(da Ruotalibera 164 – ottobre-dicembre 2019)